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Articolo 10. Le Confederazioni Artigiane: va abrogato

CNA, Confartigianato e Casartigiani audite ieri dalla 10.a Commissione Industria del Senato: Abrogare sconto in fattura: esclude dal mercato i piccoli imprenditori del Sistema Casa

Articolo 10. “La norma va abrogata. È l’unica strada utile a riportare in equilibrio un sistema incentivante che ha rappresentato lo strumento più efficace di sostegno alla riqualificazione energetica e all’adeguamento antisismico degli edifici e che, con questa modifica, rischia di mettere in crisi migliaia di PMI nel settore delle costruzioni, dell’installazione impianti e del serramento”.

È con questa frase che si conclude il documento unitario di CNA, Confartigianato e Casartigiani consegnato alla Commissione Industria del Senato nel corso di una audizione sulle ricadute dei sistemi di incentivazione per la riqualificazione energetica degli edifici sulle filiere produttive di settore (AS 290).

Nel documento si sottolinea come le detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica e per il recupero del patrimonio edilizio esistente abbiano rappresentato lo strumento maggiormente efficace per incentivare gli interventi. Le detrazioni fiscali sono state infatti ampiamente utilizzate dalla collettività per il loro carattere immediato e semplice, che non richiede particolari aggravi burocratici e che, per l’utente, presenta un rapporto costo/beneficio particolarmente profittevole ed hanno rappresentato negli ultimi anni l’unico elemento anticiclico che ha permesso agli operatori di resistere in presenza della più grave crisi che il comparto delle costruzioni italiano ha sopportato dal dopoguerra.

Purtroppo però la misura introdotta col decreto crescita il cosiddetto “Sconto in fattura”, si legge nel documento, “produce una importante distorsione del mercato e premierà soltanto i pochi fornitori più strutturati e dotati di elevata capacità organizzativa e finanziaria (ad esempio le grandi multiutility e le multinazionali del “fai da te”), che saranno infatti i soli nella condizione di anticipare all’utente la liquidità necessaria ad integrare lo sconto, nonché di avere una sufficiente capienza fiscale per compensare il credito di imposta”.

Che l’idea di un eco-bonus scontato direttamente in fattura non sia praticabile lo dicono soprattutto le imprese che hanno presentato ricorsi all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e alla Commissione Europea affinché venga accertata l’illegittimità dell’ articolo 10 per violazione del Diritto Comunitario e/o Nazionale in materia di Concorrenza a cui si aggiunge il ricorso al TAR per impugnare la circolare dell’Agenzia delle Entrate del 31 luglio 2019 contenente le modalità attuative delle disposizioni relative all’articolo 10. “La richiesta di abrogare lo sconto in fattura e la nostra indisponibilità a soluzioni pasticciate con modifiche alla norma che mantengano però in vigore lo sconto in fattura – dichiara Mauro Sellari, componente della Presidenza CNA Produzione Nazionale – sono state chiaramente espresse alla Commissione e saranno ribadite nel confronto sugli effetti derivanti dall’applicazione dell’ articolo 10 del DL Crescita che si aprirà giovedì 31 al MiSE”.