Attualità

Bonus Casa. Nuova Guida dell’Agenzia delle Entrate

Contiene gli aggiornamenti più recenti per la corretta richiesta dei benefici fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio abitativo. Anche la cessione del credito con la formula dello “sconto diretto in fattura”

Per il Bonus Casa, ovvero i benefici fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio abitativo sia individuale che condominiale, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare una nuova guida contenente gli ultimi aggiornamenti. Il documento, che consta di 43 pagine, aggiorna l’edizione precedente che risale allo scorso maggio (vedi news).

Gli aggiornamenti più recenti in materia di bonus casa riguardano tre aree, come appare a chiare lettere dal post-it in copertina:
-la proroga al 31 dicembre 2019 delle maggiori detrazioni Irpef;
-la cessione del credito di imposta e
-la comunicazione ad Enea dei lavori effettuati.

Merita particolare attenzione il punto relativo alla cessione del credito affrontato per il caso degli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, come ad esempio la sostituzione dei vecchi serramenti. E che, specifica la Guida, sono interventi che “possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia”.

Rispetto all’edizione dello scorso maggio la Guida dell’Agenzia delle Entrate introduce una nota di sette righe che tengono conto dell’entrata in vigore del DL Crescita 34/2019 convertito nella Legge 58/2019. Il passaggio recita:

Dal 30 giugno 2019 (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge n. 34/2019), i contribuenti beneficiari della detrazione spettante per questi interventi possono scegliere di cedere il corrispondente credito in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla loro realizzazione. Il fornitore ha a sua volta facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. È ogni caso esclusa la cessione a istituti di credito e a intermediari finanziari”.

La cessione del credito già introdotta di legge in precedenza e regolamentata dal provvedimento n.100372/2019 dell’Agenzia delle Entrate viene estesa, secondo quando previsto dall’infausto articolo 10 con la formula dello sconto diretto in fattura, anche agli interventi di risparmio energetico eseguiti sotto il cappello del Bonus Casa. Ovvero nell’ambito degli interventi di recupero del patrimonio edilizio sia quando si effettuano sulle singole unità abitative sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali.

Proprio sulla formula dello sconto diretto in fattura ieri (vedi news). le sette Associazioni del settore serramenti avevano fatto sentire nuovamente la loro voce contro pubblicando un messaggio rivolto al grande pubblico in cui si illustrano i perché dell’inapplicabilità della misura.

Una nota finale riguarda i vincoli di trasmittanza termica per gli infissi da “Bonus Casa”. Il riferimento qui il Decreto requisiti minimi del 26 giugno 2015 che riporta i valori di trasmittanza termica dei serramenti da rispettare in funzione della zona climatica di pertinenza.

a cura di Ennio Braicovich