Normativa

Bonus mobili: non deve superare il valore della ristrutturazione

Ma sempre al di sotto dei 10 mila euro

Il doppio tetto per il bonus mobili resta confermato. Valore massimo: 10 mila euro di spesa per i mobili, ma sempre mai sopra il valore delle spese di ristrutturazione edilizia, intervento che rende possibile il bonus. Nonostante le attese, infatti, il DL 47 del 28 marzo non ha previsto l’eliminazione dell’obbligo di non superare le spese di recupero edilizio.

La storia del doppio limite introdotto per il bonus mobili è recente ma molto accidentata, testimone dell’incostanza di una certa nostra politica. Per la mancata conversione del Dl 151/2013, infatti è tornata in vigore la norma (legge di stabilità per il 2014) in base alla quale per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati dal 1° gennaio 2014, le spese detraibili non possono comunque essere superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del fabbricato cui sono destinati.

Ricordiamo che sono numerose le opere di tipo serramentistico e fabbrile (vedi allegato) che possono godere delle detrazioni del cosiddetto bonus casa del 50% permettendo quindi l’accesso al bonus mobili. Il bonus energia del 65% non permette invece l’accesso al bonus mobili.
Ad essere escluse da ogni forma di agevolazione fiscale sono invece le tende e le porte interne, salvo il caso di grandi interventi.

In allegato, la Guida al bonus mobili ed elettrodomestici dell’Agenzia delle Entrate del 7 marzo scorso che ricapitola molto bene l’articolazione della detrazione.