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Cessione del credito. Anche per i serramenti di legno

Due significative realtà, Sciuker Frames e Pavanello Serramenti, comunicano oggi di aver preso la strada dello sconto diretto in fattura. Ma i metodi per concederlo sono diversi…

Cessione del credito anche per i serramenti in legno. Lo concedono due significative realtà del settore: Sciuker Frames e Pavanello Serramenti. Singolarmente entrambe lo comunicano proprio oggi. Ma le strade per l’erogazione dello sconto in fattura sono nettamente diverse. Via Esco l’una, assorbimento diretto l’altra. E Marco Pavanello lancia una proposta…

Cessione del credito versione Sciuker Frames

La prima a comunicare la novità di buon mattino è stata Sciuker Frames, attiva nella progettazione e produzione di finestre in legno alluminio e in legno vetro strutturale, quotata sul mercato AIM Italia della Borsa e con un fatturato 2018 di quasi 10 milioni di Euro. L’azienda avellinese ha stretto un accordo con una non meglio precisata Esco per la cessione del credito ecobonus del cliente. Nella nota stampa l’azienda elogia il Decreto Crescita che “sarà un volano per dare maggiore impulso al settore infissi comportando benefiche ricadute su tutto il comparto dell’edilizia”.

Marco Cipriano

“L’obiettivo è quello di favorire la realizzazione di interventi di efficienza energetica che pongono al centro il tema dell’ambiente – rileva il presidente e amministratore delegato Marco Cipriano -. E noi, come azienda che da tempo fa sue queste finalità, non possiamo che apprezzare il “Decreto”, adoperandoci anche per offrire alla clientela un percorso più agevole. L’accordo oggi concluso permetterà una sostanziale riduzione dell’esborso da sostenere, pari al 50% del costo complessivo, per i clienti interessati alla sostituzione degli infissi. Approfittare di questa agevolazione fiscale, sulla base dell’accordo da noi posto in essere, significa per il cliente poter ottenere uno sconto immediato per i lavori da realizzare”. Attendiamo dettagli in merito sull’operazione e sul suo modo di funzionamento.

Cessione del credito versione Pavanello Serramenti

Passano un paio d’ore e arriva in redazione il comunicato di Pavanello Serramenti, azienda rovigina con 38 dipendenti e 5 milioni di euro di fatturato. La nota è entusiasta e parla di “Eco-Sconto, straordinaria opportunità che poche aziende sono in grado di offrire in Italia, che costituisce la reintepretazione targata Pavanello del tradizionale ecobonus. Studiato per rendere l’acquisto di un nuovo serramento ancora più semplice e accessibile, l’Eco-sconto va oltre il concetto di Ecobonus (in cui si detrae il 50% del costo del serramento in 10 anni) per proporre uno sconto immediato del 50%. Grazie all’Eco-Sconto oggi acquistare un nuovo serramento è ancora più semplice ed economico” Insomma, c’è tanta enfasi promozionale (ma ci sta!)  ma anche materia per alzare il telefono a chiamare Marco Pavanello che non si nega. Gli chiediamo come funziona.

Pavanello Marco
Marco Pavanello

Così risponde: “Anzitutto, noi rileviamo direttamente il credito di imposta dell’ecobonus del cliente finale. E rileviamo anche quello dei nostri rivenditori fino a un plafond massimo di ordini fino a 500.000 euro”. E per il cliente come funziona? Pavanello: “Come tutti sanno, l’operazione non è gratuita. Non siamo Babbo Natale. Vi sono costi di gestione della pratica e, poi, ci sono degli oneri finanziari. Tenendo conto di tutto ciò, su una commessa di 10 mila euro, il cliente finale ottiene uno sconto immediato in fattura di 3500€ invece di stare ad aspettare 10 anni con le detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi. E gli oneri di gestione, vi assicuro, sono tanti. In azienda praticamente da settembre siamo dietro a comprendere come funziona il tutto. In ogni caso, già a settembre abbiamo iniziato a praticare lo sconto ma in maniera discreta. Oggi lo facciamo pubblicamente”.

Alla fine chiediamo che cosa ne pensa dell’articolo 10 del Decreto Crescita e dello sconto in fattura. Così Marco Pavanello: “Nonostante tutte le difficoltà gestionali, ritengo che la cessione del credito sia uno strumento perfetto per attrarre i clienti e stimolare i consumi. Concordo sul fatto che non sia uno strumento alla portata di tutte le aziende. Dovrebbe essere reso più semplice e veloce e alla portata anche delle piccole aziende”. Insomma, uno strumento più democratico.  Una proposta che rilanciamo.

“Certo – si lascia scappare Pavanello alla fine- non fa piacere veder un’azienda controllata in buona parte dallo Stato, Enel X, ad acquisire il credito ecobonus dei clienti italiani e cedere il corrispettivo a un’azienda che se lo porta oltre frontiera e non paga un euro di tasse nel nostro paese. Il tutto in cambio di due bombolette di sigillante. Se fosse successo in Francia sarebbe stata un’altra musica. Noi esportiamo oltralpe ma abbiamo dovuto sudare sette camicie e rifare tutte le prove sui serramenti e dotarci del marchio NF per poter vendere!”.