Chiusure tecniche. Closing 2019 coglie nel segno

La seconda edizione dell’evento organizzato da ACMI in collaborazione con DBInformation contenuti elevati, grande attenzione tra gli esperti in sala

A Closing 2019 serrato confronto sulle chiusure tecniche tra opportunità e vincoli, tra punti di forza ed aree di debolezza mentre avanza in ogni segmento la regolamentazione, in genere volontaria, raramente obbligatoria. Spesso richiesta dagli stessi operatori del settore. Questa in sintesi è stata la seconda edizione di Closing, l’evento del settore organizzato da ACMI, l’associazione di riferimento assieme a Nuova Finestra, pubblicazione di DB Information. Contenuti elevati, grande dibattito e qualificate presenze in platea sono i tratti essenziali di Closing 2019, manifestazione, che si è svolta il 20 giugno a Bologna, in collaborazione con CSI, Istituto Giordano e MADE expo.

Nicola Fornarelli
Nicola Fornarelli

L’ottimo riscontro del primo Convegno ci ha spinto, ha dichiarato in apertura il presidente di ACMI Nicolò Fornarelli, ci ha spinto a una seconda edizione voluta a grande richiesta da soci e simpatizzanti. Contenuti di grande valore hanno riguardato un’ampia serie di argomenti: il Nuovo Codice Prevenzione Incendi e il suo impatto sul settore delle chiusure tagliafuoco anche alla luce delle normative europee e di nuove tecnologie. Il progetto di norma sull’installazione delle chiusure manuali e motorizzate e per la professionalità degli installatori, le opinioni di opinion leader ma anche un sano e indispensabile richiamo ai doveri di marcatura CE per chi opera nel settore. All’ordine del giorno non potevano mancare il tema del BIM ma anche un richiamo al DL 106/2017 (il Decreto Sanzioni). Infine, un’introduzione alle procedure semplificative del Cascading ITT e dello Shared ITT utilizzabili anche da chi produce chiusure tecniche e porte tagliafuoco (alla luce della EN 16034), argomento nuovo per molti del settore anche se argomento conosciutissimo nel mondo del serramento normale. A Closing 2019 ha fatto seguito il giorno successivo l’Assemblea generale di ACMI dove pure non sono mancati temi di grande attualità.

A Closing 2019 focus sulle Chiusure tagliafuoco

Ing. Marco Ghimenti dei Vigili del Fuoco

Elemento clou di Closing è stato certamente l’intervento del Dirigente Generale del Corpo dei Vigili del Fuoco ing. Marco Ghimenti, di recente nominato a capo dei Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna. In apertura lavori Ghimenti, ha porto i saluti dell’ing. Dattilo, da pochi mesi a capo del Corpo, a dimostrazione della sensibilità di questa Istituzione nei confronti del mondo dell’industria e degli installatori. In maniera approfondita Ghimenti ha affrontato il tema all’ordine del giorno per i professionisti dell’antincendio: le “Norme tecniche di prevenzione incendi” ovvero il nuovo Codice Prevenzione Incendi che dovrebbe presto vedere la luce e che è stato pensato “all’insegna di semplificazione, imparzialità, legalità e buona amministrazione”.

E’ stato un discorso improntato ai principi inspiratori dove è stato impossibile al relatore scendere nei “dettagli” (esattamente quello che interessava ai tanti esperti presenti in sala) visto che il documento, giunto oramai alla 248.ma bozza (!), consta di quasi 300 pagine. Tuttavia ben volentieri Ghimenti si è prestato ad ascoltare con grande attenzione la voce di relatori, organizzatori e dei tanti esperti tra il pubblico come Mario Sanvito e Alessandro Brunelli solo per citarne qualcuno.

L’ing. Gianrico Delfino

Così l’ing. Gianrico Delfino, coordinatore del neocostituito Gruppo Tagliafuoco di ACMI, nonché a capo del Gruppo di lavoro UNI sulla revisione della UNI 11473, ha sottolineato il valore e l’importanza della normativa europea dalla EN 16034 (fuoco) alle 14351-1 e 2 (oirte e finestre) e alla EN 13241 per porte commerciali, industriali e da garage ai fini della marcatura CE dei prodotti. E poi ci sono i prodotti “nuovi” o emergenti (almeno per il panorama produttivo e applicativo italiano) come le serrande tagliafuoco e le tende tagliafuoco. A complicare il panorama normativo ci si mettono le nuove procedure come le EXAP e il Cascading. Globalmente si tratta di un lavoro importante e corposo che dovrebbe essere meglio recepito all’interno delle “Norme tecniche di prevenzione incendi”.

Ennio Braicovich
Ennio Braicovich

In effetti, ha rilevato il moderatore Ennio Braicovich si assiste a una specie di scollamento tra il mondo dell’industria proiettato su una dimensione competitiva europea che impone grande attenzione al Regolamento Prodotti da Costruzione n. 305/2011 e alle norme EN e il mondo italiano della prevenzione incendi non sempre aggiornato su questo argomento. L’esempio tipico è quello delle porte tagliafuoco e delle porte sulle vie di esodo che dovrebbero (o meglio devono) essere prodotte sotto sistema VVCP1 (ex SAC 1) sotto sorveglianza di ente di controllo. Gli esperti antincendio ignorano tutto questo.

Mario Sanvito, padre della UNI 11473

Altro tema scottante è quello della qualificazione degli installatori e manutentori di porte tagliafuoco e vie di fuga. Oramai i soggetti qualificati secondo la UNI 11473 sono oltre 1700, un numero che testimonia il successo del processo di qualifica e dell’attenzione che una parte degli operatori dell’edilizia riserva al problema. L’augurio di tutti è che marcatura CE dei prodotti e installazione e manutenzione qualificata trovino evidenza all’interno di un corpo normativo di ben 300 pagine.

Alessandro Brunelli

In positivo il Direttore regionale dei Vigili del fuoco dell’Emilia Romagna ha segnalato la disponibilità dell’amministrazione ad accogliere interventi di aggiornamento. Quanto alla qualificazione degli installatori ha sottolineato che “il fattore umano è sempre la bestia nera” e che pertanto è benvenuto ogni intervento migliorativo che affronti il problema.

Sempre l’ing. Delfino ha evidenziato in dettaglio le problematiche sul tappeto del settore tagliafuoco che non sono poche: chiusure tagliafuoco, porte su vie di fuga, tende tagliafuoco, EXAP, cascading, procedura quest’ultima “già nota e applicata per i serramenti non tagliafuoco, ma che diventa di attualità nel settore tagliafuoco”.

Paolo Monticelli, esperto del CSI

Insomma, ancora norme europee, tema caro pure all’esperto di direttive e regolamenti europei del CSI Paolo Monticelli che è ritornato a parlare con competenza su Marcatura CE EN 14351-2 e EN 16034, dai requisiti alle prestazioni e agli obblighi per aggiornare i presenti sullo stato dell’arte. Così, tra “fuoco e fiamme” si chiudeva la prima parte di Closing 2019.
Il pomeriggio, come vedremo nella news successiva, veniva dedicato principalmente alle chiusure tecniche manuali e motorizzate.

(eb)