Economia

Finstral: apertura alla cessione del credito ecobonus

Cessione sì ma con una gestione prudenziale e no secco allo sconto in fattura, afferma Luis Oberrauch, vicepresidente dell’azienda di Bolzano

Finstral apre alla cessione del credito derivante da lavori di efficientamento energetico ma oppone un secco no allo sconto in fattura. Lo scenario quest’anno è molto diverso da quello del 2019 grazie soprattutto all’apertura della cessione del superbonus ed ecobonus alle banche e alle istituzioni finanziarie inserita all’articolo 121 del Decreto Rilancio.

“Si, se il cliente proprio lo desidera, nelle nostre rivendite dirette possiamo accettare il suo credito di imposta ecobonus. Escludiamo però categoricamente lo sconto in fattura. Non fa parte del nostro orizzonte aziendale. Lo sconto in fattura è una pratica che equivale, secondo noi, a un finanziamento senza garanzie. Il che non è accettabile in una ottica di gestione prudenziale dell’azienda”.

Luis Oberrauch
Luis Oberrauch, Finstral

Così afferma Luis Oberrauch, vicepresidente di Finstral in un colloquio riservato ai lettori di Guidafinestra e spiega: “Anche le banche anticipano dei soldi ma chiedono in cambio delle garanzie. È una pratica normale nel mondo degli affari. Come può il rivenditore o un produttore di serramenti fidarsi di una persona che si è vista un paio di volte e sulla quale non abbiamo nessuna informazione? e sulla quale neanche possiamo richiedere informazioni. Noi non abbiamo il rating del cliente come lo hanno invece le banche. Lo sconto in fattura è a nostro avviso un istituto troppo rischioso. Che cosa ha in mano il fornitore? Sostanzialmente ha in mano solo la promessa che dopo gli cederà il credito di imposta. Alla fine possono insorgere dei problemi che impediscono al cliente di acquisire il credito e quindi di cederlo al fornitore delle finestre”.

Come funziona la cessione del credito versione Finstral?

Il cliente paga normalmente tutta la fornitura dei serramenti secondo un primo accordo e, di solito, secondo la formula classica di pagamento: acconto iniziale, secondo acconto e quindi fattura finale. Il cliente cede all’azienda di Bolzano il suo credito di imposta secondo un altro accordo a parte. Nel momento in cui il credito appare nel cassetto fiscale del produttore di serramenti, e dopo aver fatto qualche controllo che si impone, solo allora Finstral gli versa l’importo pattuito. “Così l’azienda riduce al minimo i suoi rischi e non perde tempo, soldi ed energie dietro gli eventuali problemi che si potrebbero manifestare nel tempo” sigla Luis Oberrauch.

Notoriamente lo sconto in fattura è molto richiesto in certe aree. Sempre il vicepresidente di Finstral: “Io dico ai nostri partner di stare molto attenti a non mettere a rischio la loro azienda. E suggeriamo a tutti di fare eventualmente la cessione normale, magari lavorando con una banca. Certo, dobbiamo pensare che un giorno torneremo a un mondo normale dove uno per aver qualcosa deve anche ….pagare”.

L’occasione è utile per qualche riflessione sul Superbonus 110%, un argomento molto caldo nel paese che si sta riverberando anche sulla semplice sostituzione dei serramenti. Sempre Oberrauch: ”Ancora oggi tanti clienti vorrebbero tutto gratis e non vogliono capire che ci vuole un progetto. Noi produttori di serramenti è meglio che rimaniamo fornitori. Le banche e altri intermediari finanziari sono interessatissimi a rilevare i crediti ecobonus. Hanno rendimenti più elevati degli investimenti normali. Tuttavia, per i piccoli importi delle commesse di finestre la cessione del credito al fornitore è probabilmente la via migliore. Per una banca acquisire il credito direttamente da un cliente, significa aprire una posizione per un piccolo importo. È meglio che il credito di imposta lo rilevi il rivenditore o il serramentista che poi lo cede alla banca”.

Foto: Doc. Finstral

a cura di Ennio Braicovich