Economia

Arriva il Green New Deal con SuperEcobonus 80pc

Il disegno di legge si inserisce nel contesto del Green Deal europeo recentemente lanciato dalla Commissione europea. Riguarda tutti i settori dell'economia. Piano schock per l’edilizia green

Il Green New Deal è quasi pronto. L’avevamo annunciato qualche mese fa (vedi news). Poi, è sparito dai radar fino all’altro ieri. Il provvedimento, che gira sotto forma di bozza, si inserisce nel contesto del Green Deal lanciato dalla Commissione europea per favorire la transizione ecologica dell’Unione.

Il Green Deal europeo riguarda tutti i settori dell’economia, in particolare i trasporti, l’energia, l’agricoltura, l’edilizia e settori industriali quali l’acciaio, il cemento, le TIC, i prodotti tessili e le sostanze chimiche. È prevista una tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’Unione europea, stimolare l’uso efficiente delle risorse, grazie al passaggio a un’economia circolare e pulita, arrestare i cambiamenti climatici, mettere fine alla perdita di biodiversità e ridurre l’inquinamento.

Il Green New Deal del Governo Conte si compone di tredici Titoli. Particolarmente interessante il titolo Emissioni ed energie rinnovabili – mobilità sostenibile, efficientamento energetico, inquinamento luminoso (Titolo XI) che prevede un forte aumento dell’ecobonus che sale all’80 per cento, a meno che non si raggiungano i risultati promessi. Lo riprendiamo qui sotto:

In materia di efficientamento energetico degli edifici, sono apportate modifiche all’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013 recante “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché’ altre disposizioni in materia di coesione sociale”. In particolare:
a) dopo il comma 2 è inserito il seguente comma:

2.1. Le detrazioni di cui ai commi 1 e 2 sono aumentate all’ 80 per cento per le spese sostenute dal 1 Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2021 in caso si opti per soluzioni di contabilizzazione dei consumi energetici e dei risparmi ottenuti dopo l’intervento come indicato al punto c), ferme restando riduzioni ed esclusioni previste nei commi citati.
b) Il comma 2-bis è abrogato;

c) Dopo il comma 2-quinquies è inserito il seguente comma:

2-quinquies 1. Nell’ambito delle verifiche di cui al comma precedente, in caso si opti per la detrazione maggiorata all’80%, Enea può quantificare l’effettivo risparmio e autonomia energetica conseguito nei 3 anni successivi all’intervento di riqualificazione energetica basandosi sui dati dei consumi dei 5 anni precedenti l’intervento stesso e cumulando, se del caso, l’energia termica con quella elettrica consumata e prodotta al fine di valutare la prestazione complessiva dell’edificio. Enea comunica tempestivamente all’ Agenzia delle Entrate i risultati di tali verifiche, la quale:
nel caso in cui il risparmio medio annuo complessivo (inteso come differenza fra somma dell’energia termica ed elettrica consumata sottratta eventuale energia prodotta prima dell’intervento ed energia termica ed elettrica consumata sottraendo eventuale energia prodotta) rispetto al medesimo dato precedente l’intervento sia superiore all’ 65%, dispone la restituzione dello sgravio fiscale per ulteriori due anni, fino al raggiungimento della soglia di cui al comma 2.1;

b) nel caso in cui il risparmio medio annuo conseguito come definito al punto a) sia inferiore al 65% rispetto al medesimo dato degli anni precedenti l’intervento, dispone la cessazione della restituzione al quinto anno (65%).

Il meccanismo introdotto dal Green New Deal è una specie di superecobonus premiante in funzione del superamento della soglia del 65% di risparmio energetico conseguito con eventuale controllo di Enea. Tuttavia la formulazione della bozza è ancora un po’ imprecisa e meriterebbe maggior chiarezza specie per quanto riguarda il periodo di restituzione delle detrazioni fiscali. Se passasse questa ulteriore agevolazione, in caso di esiti positivi dopo le verifiche di Enea,  saremmo di fronte a un piano schock in grado di stimolare fortemente l’edilizia green. E questa è la carota. In caso di risultati negativi, saremmo di fronte al bastone con la cessazione della restituzione dell’ecobonus al quinto anno dopo l’intervento. Introducendo il meccanismo bastone-carota, il Green New Deal stimolerebbe fortemente i proprietari degli immobili a pensare in termini di risultati ottenuti anziché di sole detrazioni fiscali.

Chi volesse dare un’occhiata all’articolo 14 del decreto  legge n. 63/2013 può cliccare qui

 

a cura di Ennio Braicovich