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Legge di Bilancio 2018, ecobonus e serramenti. Il dirigente CNA, e serramentista, Sellari: contrastare il provvedimento

E auspica: “sia unanime il coro di protesta di tutte le altre associazioni che sono a difesa delle imprese e dei cittadini”

A pochi giorni di distanza dalla sua lettera al Direttore (vedi news), il presidente di CNA Produzione Toscana Mauro Sellari, che peraltro è un serramentista di Grosseto, scrive nuovamente alla luce della pubblicazione della bozza di ddl Legge di Bilancio 2018 in cui si porta l’ecobonus dal 65% al 50% (vedi news) per infissi e schermature solari. Cogliamo al volo l’occasione per informare che le associazioni del serramento si stanno parlando in questo momento e a giorni dovrebbe uscire un documento unitario. Lo auspichiamo vivamente. C’è poco tempo da perdere. (eb)


Sono a scrivere quello che non avrei voluto mai fare, ma la notizia che il ministero dell’Economia ha proposto di abbassare l’incentivo fiscale portandolo dal 65% al 50%, concretizza le nostre peggiori preoccupazioni.
Evidentemente i dati mostrati durante la presentazione del Rapporto Cresme sul Mercato dei Serramenti in Italia dello scorso 10 Ottobre presso la CNA (vedi news) a Roma, non hanno portato all’auspicata riflessione in merito. O forse non sono stati compresi al meglio e dunque già da questo punto credo sia opportuno iniziare con una forte opera di informazione verso gli organi di governo da parte delle nostre associazioni.
Come già detto più volte, l’incentivo fiscale è stato per tutti questi anni di crisi un forte volano per l’economia del mercato dei serramenti in Italia, ed ora stiamo iniziando a vedere “la luce in fondo al tunnel” (così parlano i dati ufficiali anche se non è questa la percezione) viene fortemente ridotto e penalizzato uno strumento che può dare ulteriore spinta alla ripresa economica, che – è bene ricordare – non sarà più data dalle nuove costruzioni (di cui il mercato è saturo) ma dalle ristrutturazioni edilizie e dall’efficientamento energetico.

Inoltre, accanto alla riduzione della percentuale di detrazione, non si ha notizia di altri provvedimenti di salvaguardia e tutela di prodotti e manufatti del nostro paese, come avevamo fortemente auspicato, insieme ad una certificazione della posa dei serramenti oggetto della detrazione.

Non possiamo, quindi, certo essere soddisfatti di un provvedimento che aumenta la preoccupazione di doversi magari accorgere – tra alcuni anni – che ad una riduzione del gettito fiscale derivante dal mercato della ristrutturazione si sia affiancata anche una riduzione ulteriore del numero delle imprese.
La riduzione del tetto massimo di spesa ammissibile per le detrazioni fiscali, sicuramente avrebbe avuto un impatto meno gravoso che abbassare l’aliquota, producendo ugualmente un risparmio per le casse dello stato. Il mio auspicio, allora, è che alla riduzione della agevolazione (se sarà approvata) sia affiancata almeno la cessione del credito d’imposta agli istituti di credito. Provvedimento che darebbe nuovamente immediata liquidità alle famiglie e, conseguentemente, nuovo impulso all’economia.

Più in generale va riconosciuto il valore delle incentivazioni alla ristrutturazione energetica del quale il nostro paese ha urgente bisogno per uscire dalle procedure di infrazione in essere con la comunità Europea in materia di emissioni di CO2 in atmosfera.
Come dirigente di CNA mi sono già attivato e messo in prima linea per contrastare questo provvedimento e/o inserire almeno correttivi e compensazioni, adottando tutte le iniziative necessarie per tutelare le imprese che sono a rappresentare.
Auspico fortemente di essere coadiuvato da un unanime coro di protesta di tutte le altre associazioni che sono a difesa delle imprese e dei cittadini, affinché si faccia capire il danno economico che tale provvedimento andrà a produrre.

Mauro Sellari, Presidente Unione Produzione CNA Toscana