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Lettere alla Redazione. Mauro Sellari, CNA Toscana: “Difendere il 65% per i serramenti”

Un intervento a tutto tondo del serramentista Sellari a difesa dell’ecobonus del 65% che affronta anche i temi correlati della riqualificazione dei condomini, della promozione del Made in Italy, della posa in opera qualificata e del credito di imposta

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di Mauro Sellari, imprenditore grossetano nel settore dei serramenti, Presidente Regionale di CNA Produzione Toscana. Che dire? Siamo fondamentalmente d’accordo su quanto scrive Sellari a difesa del 65%, pur essendo tutti aperti a modifiche migliorative e premianti la qualità. Soprattutto in queste ore in cui si parla di riduzione delle aliquote delle detrazioni fiscali dal 65% al 50% contenuta nella Legge di Bilancio 2018 (che al momento attuale nessuno ha ancora in mano salvo il Governo). Difendere a spada tratta l’ecobonus del 65% per le finestre è il minimo che possiamo fare in queste ore e nelle prossime settimane. (eb)

La foto di Sellari è tratta da MaremmaNews


Egregio Direttore,

Come lei, anch’io ero presente lo scorso 10 ottobre a Roma presso la sede di CNA dov’è stato presentato il “1° Rapporto Congiunturale Previsionale 2017 sul Mercato dei Serramenti in Italia”, commissionato dalla stessa CNA a Cresme, il quale a mio parere ha fatto un ottimo lavoro da cui possiamo prendere molti spunti di riflessione.

La presentazione del rapporto è stata anche l’occasione per fare il punto con gli Onorevoli Sara Moretto e Andrea Vallascas, componenti rispettivamente della Commissione Finanze e della Commissione Attività Produttive della Camera, sul futuro dell’ecobonus del 65% per le ristrutturazioni energetiche.

Proprio sull’ ecobonus, ritengo opportuno fare una riflessione in merito. Lo faccio alla luce dai dati presentati dal Rapporto Cresme-CNA dove si è evidenziato che negli ultimi 5 anni, a causa della crisi nel settore serramenti, la quasi la totalità delle imprese che producono infissi in Italia sono ditte individuali o società di persone che non hanno più di 9 dipendenti e dove c’è stato un forte incremento dell’importazione dei serramenti in PVC dall’estero in particolare da stati dell’Est Europa, in primis  Romania e Polonia.

Forti sono, infatti, le perplessità da parte del Governo sul mantenimento anche per il 2018 del 65% come sgravio fiscale, il quale dovrebbe essere riportato al 36%, iniziativa che di colpo fermerebbe il mercato delle ristrutturazioni energetiche che, è bene ricordare – dati alla mano – è stata la salvezza del mercato dei serramenti in questi anni di crisi.

Il problema dei condomini

Comprendo anche la difficoltà nel trovare la copertura economica per questa manovra ed è per questo che come imprenditori siamo aperti anche a eventuali modifiche alla legge, che però non dovrebbero essere come quella presentata dall’ On. Vallascas su suggerimento del M5S di legare il rilascio dell’incentivo solamente ad opere che vadano ad efficientare l’intero involucro edilizio. Utopisticamente sarebbe un’ottima iniziativa. Peccato che concretamente non produrrebbe il beneficio sperato anzi, secondo me, bloccherebbe il mercato per i seguenti motivi:

1-               Come nel suo intervento ha rilevato, sarebbe impossibile nei condomini trovare un accordo affinché tutti sostituiscano i propri serramenti oltre che coibentare tutta il palazzo.

2-               La maggior parte dei serramentisti in Italia sono ditte individuali con una media di tre dipendenti, che sicuramente non hanno né la capacità produttiva né quella economica di affrontare grandi forniture come condomini completi.

3-               Alla luce di quanto sopra molti produttori, per non perdere il lavoro, potrebbero preferire forniture di serramenti da conto terzi, andando a incrementare l’importazione da paesi dell’Est Europa (notoriamente assai più economici come fornitori) a discapito della produzione interna e di posti di lavoro, cosa quest’ultima che ormai non possiamo più permetterci.

Promuovere il “Made in Italy”

Credo che dovremmo, invece, impegnarci per una promozione e rilancio dei nostri prodotti che notoriamente sono qualitativamente ed esteticamente tra i migliori al mondo. Affermo questo anche grazie ai dati del rapporto sopra citato, dove si riporta che negli anni passati, a fronte di un calo di esportazione, come numero di serramenti abbiamo avuto un forte incremento di fatturato, a riprova di quanto appena scritto. E qui il Governo dovrebbe osare con una norma che vada a salvaguardare e promuovere il “Made in Italy” così come già alcuni paesi con forme e modi differenti hanno già fatto, come per esempio la Francia che concede le agevolazioni fiscali solamente se le aziende hanno lì la sede e con un tecnico lì residente.

Posa qualificata premiante

Anche la posa in opera dovrebbe entrare come elemento determinante per ottenere la detrazione, che dovrebbe essere effettuata da posatori certificati e inserire un meccanismo premiante se interni all’azienda produttrice. Per la formazione dei posatori dovrebbero essere approntati dei corsi eseguiti da centri di formazione accreditati che però tengano conto anche dell’esperienza data dagli anni di lavoro i quali andrebbero fortemente valutati, utilizzando per esempio la metodologia dei crediti formativi per le scuole, dove più anni hai di esperienza come installatore, minori o nulle saranno le ore di formazione da fare.

Credito di imposta

Parlando con colleghi e altri operatori del settore trovo accordo e consenso su queste proposte. Se poi queste venissero legate anche alla proposta avanzata dall’ On. Sara Moretto di cessione agli istituti di credito del credito d’imposta derivante dalla detrazione fiscale del 65%, porterebbero un forte incremento nel mercato delle ristrutturazioni, andando così a concretizzare ancor più quanto auspicato dal Governo con l’attuale normativa, atta a raggiungere quei valori di emissioni in atmosfera di CO2. È bene ricordare che l’Italia è già in procedura d’infrazione presso la Comunità Europea per il mancato raggiungimento dell’obiettivo.

Osservatorio permanente

Ora come mai credo sia necessario costituire un Osservatorio tecnico permanente composto da tecnici, imprenditori ed artigiani del settore delle varie associazioni di categoria dove elaborare proposte e idee da sottoporre con un’attenta e puntuale opera di lobby agli organi di governo affinché tutti si concorra ad ottenere i migliori risultati possibili.

Potrei continuare ancora per molto andando a toccare altri argomenti, sempre prendendo spunto dalla quantità e varietà di dati messi a disposizione nel Rapporto sul Mercato dei Serramenti in Italia, ma per ora termino qui questa mia riflessione, nella speranza che possano esserci ancora, in futuro, occasioni di fruttuoso confronto.

La ringrazio per l’attenzione e cordialmente la saluto.

Mauro Sellari, Presidente Unione Produzione CNA Toscana