Economia

Schermature solari. Una storia di tecnologia, creatività e design

Il commento del prof. Carmine Garzia su un settore che pare tirare a gonfie vele avendo saputo innovare in tecnologia ma soprattutto in design e creatività. Il caso emblematico delle pergotende, concentrato di tecnologia, creatività e design

Schermature solari sotto la lente grazie alla ricerca “Analisi delle performance dei produttori di schermature solari 2010-2017” frutto dell’attività di ricerca del prof. Carmine Garzia sulla base di dati elaborati dall’Ufficio Studi Economici di Unicmi – Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei Serramenti (vedi news). Garzia insegna all’Università di Lugano ed è responsabile dell’Ufficio studi economici di Unicmi.

La ricerca analizza le performance aggregate delle aziende operanti nel settore della produzione di schermature solari. Sono stati presi in esame quattro profili: crescita, redditività, produttività e struttura finanziaria. Sono stati, inoltre, elaborati dei confronti tra le imprese produttrici di schermature solari e i costruttori di serramenti.

Carmine Garzia
Carmine Garzia

Il settore delle schermature solari era già mappato da Unicmi da diversi anni. “Ora, precisa il prof. Carmine Garzia, abbiamo deciso di dare continuità a questo impegno in maniera sistematica. Questo settore è notoriamente un grande consumatore di profili di alluminio e quindi ciò interessa molto i produttori soci di Unicmi. Quindi, c’è piena convergenza di interessi con il nostro settore di base”.

Guidafinestra: Dalla vostra ricerca emerge un quadro pieno di positività per il settore delle schermature solari. Quindi, tutto bene?
Garzia: Il settore va a gonfie vele. E’ un settore che qualche anno fa ha fatto pulizia di prodotti a minor valore che sono stati rivisitati all’insegna del design, della domotica (ovvero anzitutto motorizzazioni). Poi, hanno saputo posizionarsi bene sia nel segmento del retail (ristoranti, negozi…) sia nel segmento residenziale, a contatto con il cliente finale. Per di più hanno saputo costruirsi dei formidabili network di installatori…

Schermature solari. Tasso di variazione dei ricavi (2010-2017)

Guidafinestra: Dalle nostre analisi pare che le schermature e tende come pure altri prodotti crescono anche nel mix merceologico dei rivenditori di porte e finestre e dei produttori di serramenti (on o senza showroom), mentre le finestre sembrano contare di meno. Insomma, meno finestre e più altri prodotti complementari alla finestra come le tende, le schermature solari…
Garzia: Sì, c’è questo fenomeno anche se le due reti distributive restano molto diverse e separate. Un punto comune di convergenza è rappresentato dalla pergotenda o pergola bioclimatica, la struttura metallica sormontata da schermature solari. Sostanzialmente sono oggetti di carpenteria metallica ben arredati e ben protetti dal sole. Di fatto, in molti casi, per i consumatori finali le pergotende rappresentano un grande valore in quanto possono essere una stanza in più all’aperto per di più spesso costruite in edilizia libera, ovvero senza permessi. I produttori di schermature solari sono riusciti a produrre, partendo da profili di alluminio, accessori, tessuti per tende, motorizzazioni e controlli domotici, un prodotto che ha sfondato nel cuore degli italiani.

Guidafinestra: Ma forse il successo dei produttori di schermature solari è ascrivibile agli incentivi fiscali per tende e affini, ivi comprese le pergotende?
Garzia: No, i produttori hanno intrapreso un percorso di sviluppo a prescindere dagli incentivi. Anzi, sono stati più veloci degli incentivi.

Guidafinestra: Insomma, il loro successo è merito dell’innovazione in termini di tecnologia ma soprattutto di tanto design e creatività
Garzia: In effetti sì, i produttori di schermature sono riusciti a creare un nuovo settore di sviluppo partendo da tecnologie come quelle dei profili in alluminio, delle motorizzazioni che sono da sempre in mano ai serramentisti. Tuttavia, gammisti e serramentisti non sono mai riusciti a entrare in questo settore forse perché troppo intenti al dettaglio, agli aspetti costruttivi. Insomma, sono vittime della propria tecnicità…

Guidafinestra: …mentre i produttori di pergotende sono “vittime” (in senso positivo) del design. Quali altri fattori ti hanno colpito in questo settore?
Garzia: È un settore abbastanza concentrato dove però vi è un buon numero di aziende robuste che possono fare innovazione, investimenti, comunicazione, marketing. E fanno soprattutto tanto marketing verso i loro target: clienti finali, rivenditori, posatori, architetti…e investono continuamente in design, il che porta ulteriore valore e differenziazione.

(eb)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Schermature solari sotto la lente grazie alla ricerca “Analisi delle performance dei produttori di schermature solari 2010-2017” frutto dell’attività di ricerca del prof. Carmine Garzia sulla base di dati elaborati dall’Ufficio Studi Economici di UNICMI – Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei Serramenti (vedi news).

Garzia insegna all’Università di Lugano ed è responsabile dell’Ufficio studi economici di Unicmi.

La ricerca analizza le performance aggregate delle aziende operanti nel settore della produzione di schermature solari. Sono stati presi in esame quattro profili: crescita, redditività, produttività e struttura finanziaria. Sono stati, inoltre, elaborati dei confronti tra le imprese produttrici di schermature solari e i costruttori di serramenti.

Il settore delle schermature solari era già mappato da Unicmi da diversi anni. “Ora, precisa il prof. Carmine Garzia, abbiamo deciso di dare continuità a questo impegno in maniera sistematica. Questo settore è notoriamente un grande consumatore di profili di alluminio e quindi ciò interessa molto i produttori soci di Unicmi. Quindi, c’è piena convergenza di interessi con il nostro settore di base”.

Guidafinestra: Dalla vostra ricerca emerge un quadro pieno di positività per il settore delle schermature solari. Quindi, tutto bene?
Garzia: Il settore va a gonfie vele. E’ un settore che qualche anno fa ha fatto pulizia di prodotti a minor valore che sono stati rivisitati all’insegna del design, della domotica (ovvero anzitutto motorizzazioni). Poi hanno saputo posizionarsi bene sia nel segmento del retail (ristoranti, negozi…) sia nel segmento residenziale, a contatto con il cliente finale. Per di più hanno saputo costruirsi dei formidabili network di installatori

Guidafinestra: Dalle nostre analisi pare che le schermature e tende come pure altri prodotti crescono anche nel mix merceologico dei rivenditori di porte e finestre e dei produttori di serramenti (on o senza showroom), mentre le finestre sembrano contare di meno. Insomma, meno finestre e più altri prodotti complementari alla finestra come le tende, le schermature solari…
Garzia: Sì, c’è questo fenomeno anche se le due reti distributive restano molto diverse e separate. Un punto comune di convergenza è rappresentato dalla pergotenda o pergola bioclimatica, la struttura metallica sormontata da schermature solari. Sostanzialmente sono oggetti di carpenteria metallica ben arredati e ben protetti dal sole. Di fatto, in molti casi, per i consumatori finali le pergotende rappresentano un grande valore in quanto possono essere una stanza in più all’aperto per di più spesso costruite in edilizia libera, ovvero senza permessi. I produttori di schermature solari sono riusciti a produrre, partendo da profili di alluminio, accessori, tessuti per tende, motorizzazioni e controlli domotici, un prodotto che ha sfondato nel cuore degli italiani.

Guidafinestra: Ma forse il successo dei produttori di schermature solari è ascrivibile agli incentivi fiscali per tende e affini, ivi comprese le pergotende?
Garzia: No, hanno intrapreso un percorso di sviluppo a prescindere dagli incentivi. Anzi, sono stati più veloci degli incentivi.

Guidafinestra: Insomma, il loro successo è merito dell’innovazione in termini di tecnologia ma soprattutto di tanto design e creatività
Garzia: In effetti sì, i produttori di schermature sono riusciti a creare un nuovo settore di sviluppo partendo da tecnologie come quelle dei profili in alluminio, delle motorizzazioni che sono da sempre in mano ai serramentisti. Tuttavia, gammisti e serramentisti non sono mai riusciti a entrare in questo settore forse perché troppo intenti al dettaglio, agli aspetti costruttivi. Insomma, sono vittime della propria tecnicità.

Guidafinestra: …mentre i produttori di pergotende sono vittime (in senso positivo) del design.
Garzia: Sì, è proprio così. I gammisti dell’alluminio spesso cercano di fare delle cose complicate, con profili pesanti, accessori iper-robusti perché ci guadagnano di più. O così pensano.

Guidafinestra: Quali altri fattori ti hanno colpito in questo settore?
Garzia: È un settore abbastanza concentrato dove però vi è un buon numero di aziende robuste che possono fare innovazione, investimenti, comunicazione, marketing. E fanno soprattutto tanto marketing verso i loro target: clienti finali, rivenditori, posatori, architetti…e investono continuamente in design, il che porta ulteriore valore e differenziazione.

Guidafinestra: Infine, domanda imprescindibile a metà anno, come vedi il settore dell’edilizia da cui tutti dipendiamo?
Garzia: Io sarei positivo. Anzi, tutti i dati dell’economia sono positivi. Tuttavia, le previsioni del Fondo Monetario Internazionale parlano di una crescita 2018 del PIL per l’Italia a 1,3 anziché a 1,5 %. Se fosse così dovremmo preoccuparci. Ma ne parleremo con maggior precisione a settembre.
(eb)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guidafinestra: Infine, domanda imprescindibile a metà anno, come vedi il settore dell’edilizia da cui tutti dipendiamo?
Garzia: Io sarei positivo. Anzi, tutti i dati dell’economia sono positivi. Tuttavia, le previsioni del Fondo Monetario Internazionale parlano di una crescita 2018 del PIL per l’Italia a 1,3 anziché a 1,5 %. Se fosse così dovremmo preoccuparci. Ma ne parleremo con maggior precisione a settembre.