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Sconto in fattura articolo 10. Cresce il NO di CNA

Rinnovata a viva voce la richiesta dell’abrogazione dell’articolo 10 da operatori dell’edilizia e da politici in vista della discussione della Legge di Bilancio. Anche alla luce della seconda pronuncia dell’Antitrust

L’ articolo 10 e lo sconto in fattura? Sono molti di più i danni che esso procura soprattutto alle piccole e medie aziende (prosciugamento di liquidità, destabilizzazione dei bilanci…) che i risibili benefici che esso arreca sotto forma di sconto in fattura che molto spesso è uno specchietto per le allodole, ovvero i clienti finali, visto che questa pratica provoca un aumento tra il 25 e il 40% dei prezzi dei prodotti, in genere, a copertura dei costi di gestione e di oneri finanziari. Per di più essa genera un aumento della spesa pubblica visto che lo Stato dovrà ritornare al contribuente e in soli 5 anni, sotto forma di detrazioni fiscali, somme ben superiori rispetto al tradizionale ecobonus spalmato su 10 anni. L’articolo 10 favorisce di fatto solo i grandi operatori, le multiutility dell’energia e della distribuzione edilizia. Non a caso è stato bocciato due volte dall’Antitrust.

Da destra: i parlamentari Alberto Pagani e Stefano Collina, Piepaolo Burioli, Massimo Mazzavillani, Ennio Braicovich e Alessandro Battaglia

E’ questa in grande sintesi l’analisi che sta dietro il No secco che viene continuamente ribadito da CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato in notizie web e stampa, newsletter e incontri a livello nazionale e sul territorio.  In questa azione CNA lotta assieme alle altre associazioni del settore che tutte hanno ribadito il proprio no al Tavolo tecnico voluto dal ministro Patuanelli.  Il No all’ articolo 10 e allo sconto in fattura che esso contempla ha fatto da filo conduttore all’incontro organizzato sabato 16 da CNA Ravenna presso la propria sede e che ha visto una sala affollata di operatori dell’edilizia e del serramento molto attenti al tema specifico ma anche al quadro in cui esso si cala, ovvero la legge di Bilancio 2020, in discussione in questi giorni in Parlamento fino, probabilmente, a fine anno. A discuterne i vertici dell’associazione ravennate Pierpaolo Burioli, presidente, e il suo direttore Massimo Mazzavillani affiancati da Alessandro Battaglia, referente di CNA Produzione territoriale e nazionale, e due noti politici locali, del PD, da sempre vicini al mondo CNA, il sen. Stefano Collina e l’on. Alberto Pagani. Trattenuto a Roma in Commissione Bilancio invece il sen. Vasco Errani. Moderatore dell’incontro Ennio Braicovich, direttore di Nuova Finestra e Guida Finestra.

L’ articolo 10 è stato dissezionato in profondità da Battaglia. Favorendo solo i grandi operatori dotati di molta liquidità e capienza fiscale, esso produce “sciagurati effetti” sulle PMI e lo sconto immediato in fattura è un inganno che subisce il consumatore. Battaglia ha ripercorso puntualmente le vicende del provvedimento fino alle due “condanne” da parte dell’Antitrust (l’ultima di pochi giorni fa, vedi news) e alle opposizioni di CNA manifestatasi con il ricorso alla Commissione europea e al TAR del Lazio che a giorni dovrebbe pronunciarsi. Di grande rilievo la seconda denuncia dell’Antitrust che demolisce l’intero articolo 10 accusandolo di favorire solo i grandi operatori e penalizzare i piccoli.

Tuttavia l’articolo 10, ha sottolineato il presidente Burioli nel suo intervento a tutto campo, è solo uno dei tanti episodi che vedono contrapposti Stato e fisco e le piccole aziende con sottrazione di preziosa liquidità (ad es. la ritenuta dell’8%), le compensazioni fiscali che si allontanano nel tempo (così in legge di Bilancio 2020), con cambiamenti continui di leggi e regolamenti mentre abusivismo e contraffazione avanzano e il credito bancario latita. Mentre noi piccoli creiamo occupazione e ne vorremmo creare di più, anche per favorire l’ascensore sociale.
Alla proposta di legge di Bilancio ha fatto riferimento il direttore Mazzavillani giudicando ridicolo il dibattito sulle bibite gassate mentre si sta discutendo di una legge che, imperniata sulla sterilizzazione dell’IVA, impatta su meno dell’1% del bilancio dello Stato.

Il che è il vero problema per noi cittadini e le imprese del paese, il 97% delle quali ha meno di 9 dipendenti. E poi, si fa un gran parlare di evasione ma c’è soprattutto l’elusione operata dai grandi gruppi a cominciare dalle multinazionali dell’‘high-tech e del fin-tech. E, poi, occorre agire sulla crescita mentre bisognerebbe avere il coraggio di abolire reddito di cittadinanza e pensioni quota 100.

Su questo terreno minato, tra articolo 10 e legge di bilancio 2020, si sono dovuti muovere i due politici che hanno avuto il buon gusto di non promettere la luna ma segnalando ugualmente il loro impegno a favore della cancellazione dell’articolo 10. Così l’on. Pagani: “occorre fare le cose con senso di responsabilità e assicurare la serietà dei conti pubblici. E le associazioni devono chiedere non mance ma serietà”. Analogo tono da parte del sen. Collina. “Siamo sul crinale stretto tra il baratro del debito pubblico e la mancata crescita. E quindi occorre maggiore attenzione per le PMI che sono l’architrave del paese e che vanno di conseguenza rafforzate. Una delle maggiori occasioni che ha di fronte il paese per assicurare sviluppo è la transizione energetica che avrà un impatto fortissimo sull’economia del paese. Basti pensare all’auto elettrica e all’edilizia”.

Un’edilizia che è pronta a fare la sua parte se i provvedimenti che riguardano questo mondo fossero solo più pensati e magari concordati con le parti sociali: vedi l’articolo 10, il bonus facciate 90%, positivo sì ma lanciato in maniera affrettata, oppure il versamento delle ritenute fiscali per i lavoratori impiegati in un appalto che dovrà essere effettuato direttamente dal committente stesso, con somme anticipate (sic!) dall’appaltatore o subappaltatore. Insomma, anche qui instabilità e misure che vanno contro le imprese. Che si cambi decisamente passo, è stato l’invito venuto dagli operatori in platea ma anche dai relatori e dal moderatore.

a cura di Ennio Braicovich