Sconto in fattura bis. Girotto, M5S: “Bene chiarimento AdE”

Il presidente della 10.a Commissione Bilancio del Senato: “Rilevante facilitazione per tutte le micro e pmi edili” la risposta n. 1 all’interpello dell’Agenzia delle Entrate

Avanza come un treno lo sconto in fattura bis, cioè quello da cessione del credito da ecobonus e non più ex articolo 10 DL Crescita depotenziato e delimitato dalla Legge di Bilancio 2020. Il via libera ufficiale viene dalla Risposta n. 1 del 2020 (vedi news) a un interpello di una società che si occupa di vendita di energia elettrica e gas naturale e che apre alla compensazione delle accise con il credito di imposta da sconto in fattura. E fa discutere sui social. Pur essendo la Risposta riferita allo sconto in fattura da articolo 10 del DL Crescita, la sua validità va oltre e investe lo stesso meccanismo della cessione del credito che era attivo già in precedenza e che continua a valere.

Primissimo a commentare la Risposta è il senatore Gianni Piero Girotto, M5S, presidente della 10.a Commissione Bilancio del Senato e braccio destro del ministro del Sviluppo economico Patuanelli. Lo fa dalla sua pagina Facebook che qui sotto riportiamo. Ad ognuno la sua opinione. Ci limitiamo a considerare che è urgente trovare una soluzione che convenga a tutti: cittadini, imprese e Stato. Così come auspica a fine messaggio Girotto. E qui Associazioni, Federazioni e Confederazioni tutte hanno dovere di rappresentanza e tutela. Altrimenti corriamo il rischio che gli “animal spirits” del mercato libero distruggano in poco tempo intere filiere industriali e artigianali a favore di multiutilities che sulla cessione del credito stanno guadagnando profitti da cinque stelle. Una volta erano banche e finanziarie a prestare i soldi ai cittadini. Ora sono le multiutilities. Qui di seguito l’intervento del sen. Girotto.


SCONTO IN FATTURA, CONTINUIAMO A LAVORARE, MA INTANTO ARRIVA UNA DELLE MISURE CHE AVEVO PERORATO

Da alcuni mesi vi stavo comunicando come, in materia, una delle migliorie apportabili era quella di allargare la platea dei possibili cessionari, cioè i soggetti che possono comprare il credito d’imposta generato dalla realizzazione di quei lavori che sono agevolati appunto dalle detrazioni fiscali. Ora è arrivato il chiarimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate che appunto stabilisce che le aziende che si occupano di energia, possono acquistare il credito d’imposta di società edili, loro clienti, che hanno fornito la loro opera su interventi di efficientamento energetico. Non solo, potrà anche utilizzarlo in compensazione con i tributi dovuti a titolo di accise sul consumo di energia elettrica e gas naturale.

Si tratta quindi, a mio avviso, di una rilevante facilitazione per tutte le micro e pmi edili, che a questo punto sanno di avere ulteriori soggetti a cui poter proporre la cessione di tale credito, consentendo alle prime quindi di sgravarsi, avere immediatamente il corrispettivo, e quindi acquisire ulteriori commesse lavorative.

Come detto comunque io sto continuando a lavorare con Mise e Mef per trovare una formulazione della norma che sia favorevole per tutti, cittadini ed imprese.

Gianni Pietro Girotto

a cura di Ennio Braicovich