Serramenti, infissi, vetri e chiusure alle prese con il Bonus Casa 50%

Benché negli ultimi 10 anni il Bonus Energia alias Ecobonus abbia dominato per tante ragioni la scena delle agevolazioni fiscali, è utile prendere in considerazioni gli interventi sulla base di quest’ultima opzione. Il focus è sulla singola unità abitativa

Sono parecchi gli interventi realizzabili con serramenti, infissi, vetri e chiusure che godono del cosiddetto Bonus Casa  fissato al 50%, quindi con una aliquota pari oramai a quella dell’Ecobonus, o Bonus Energia, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2018. Qui, a partire dalla edizione 2018 (vedi allegato) della Guida fiscale per le ristrutturazioni edilizie  pubblicata da poco (vedi news) dall’Agenzia delle Entrate, prendiamo in considerazione gli interventi realizzabili nel più comune ambito applicativo: la singola unità abitativa.

Non è da dimenticare peraltro i lavori che danno diritto al Bonus Casa fanno godere pure del Bonus Mobili (vedi Guida fiscale). Un vantaggio non indifferente.

Tra gli esempi di interventi agevolati rientranti sotto il cappello di manutenzione straordinaria la Guida fiscale cita la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso. Citata anche la costruzione di scale interne e l’installazione di scale di sicurezza.

Tra gli interventi di restauro e risanamento conservativo si menziona l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali. Come esempio di ristrutturazione edilizia si cita poi l’apertura di nuove porte e finestre.

Tra i lavori agevolati anche gli interventi destinati a eliminare le barriere architettoniche tra cui potremmo inserire le motorizzazioni per porte, portoni, tapparelle finalizzate a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi.

Più corposo è l’elenco degli “Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi” riportato a pag. 7 della Guida fiscale che comprende a titolo esemplificativo:

• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici

• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione

• porte blindate o rinforzate

• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini

• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti

• apposizione di saracinesche

• tapparelle metalliche con bloccaggi

• vetri antisfondamento

• casseforti a muro

• fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati

• apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

 

Tra le misure volte a evitare gli infortuni domestici la Guida dell’Agenzia delle Entrate evidenzia:

• il montaggio di vetri anti-infortunio

• l’installazione del corrimano.

Tra gli interventi agevolabili sono contemplate anche le misure atte al contenimento dell’inquinamento acustico e quelle di risparmio energetico. Ma qui occorre porre attenzione al testo della Guida quando dice: “con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia”. Dimentichiamoci, quindi, la sostituzione delle finestre come intervento di risparmio energetico sotto il Bonus Casa del 50%. Le finestre e i serramenti esterni agevolati ‘sotto l’Ecobonus o Bonus Energia’ saranno infatti oggetto di uno o più Decreti attuativi a cura del Ministero dello Sviluppo economico che è già in ritardo di 17 giorni oggi rispetto al dettato della Legge di Bilancio 2018. Dovevano infatti essere emessi entro il 2 marzo (vedi news)!

Tornando alle opere agevolabili sotto il Bonus Casa 50% è bene segnalare che l’elenco finale degli interventi agevolabili per il Bonus Casa del 50% per le singole unità abitative riportato da pag. 29 a pag. 33 della Guida è ben più ampio di quanto ripreso qui sopra.

Vale la pena di dargli un’occhiata attenta. Non mancheranno le sorprese. Il lettore attento rimarrà sorpreso di rinvenire la voce ‘veranda’  che risulta agevolabile nella singola unità abitativa quando si tratta di “Innovazioni rispetto alla situazione precedente, Nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento, Trasformazione di balcone in veranda”. Tutte opere che richiedono naturalmente permessi comunali e progetto.

Che cosa c’entri una “Nuova costruzione con demolizione del muro …” con le ristrutturazioni edilizie non lo sappiamo. E’ uno dei tanti misteri dell’Agenzia delle Entrate che, a dire il vero, permane da anni. Comunque se questa curiosa interpretazione porta lavoro, portiamo pure… pazienza.

Due note finali. La prima riguarda serramenti, infissi e chiusure che dovranno rispettare le leggi nazionali e rgionali  ed eventualmente i regolamenti comunali qualora più restrittivi. Per le caratteristiche di riparmio energetico il riferimento obbligatorio è al Decreto interministeriale sui requisiti minimi del 26 giugno 2015 e alle sue prescrizioni.

La seconda nota riguarda un aspetto che il Ministero deve ancora chiarire. Ed è la comunicazione ad Enea obbligatoria da inizio anno anche per i lavori agevolabili con il Bonus Casa. Al proposito la Guida afferma che la “legge di bilancio ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. Questa nuova comunicazione è necessaria per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi di recupero edilizio”. Anche qui non ci resta che attendere le decisioni del Ministero e le modalità di implementazione del provvedimento da parte di Enea.

(eb)

Qui sotto la Guida fiscale per le ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate

Documenti Allegati

Guida_Ristrutturazioni_edilizie_2018_Bonus-Casa.pdf