
Via libera all’aggiornamento del DM 26/06/2015 con il nuovo Decreto Requisiti minimi; si introducono novità che influenzeranno il calcolo dell’APE, la classificazione energetica degli edifici e le politiche relative alla riqualificazione energetica
Novità nel settore edilizia. Arriva il nuovo decreto dei requisiti minimi con l’obiettivo di accelerare l’adeguamento del patrimonio edilizio italiano agli standard europei di efficienza e sostenibilità. Il ministero dell’Ambiente si prepara a inviare alla Commissione UE il Piano sociale per il clima da 9,3 miliardi per accompagnare famiglie e imprese nella transazione ecologica. Presentato il report sulle “Tendenze del legno-arredo nell’estate 2025” alla riunione dei Consigli nazionali congiunti di Confartigianato Arredo e Confartigianato Legno.
Decreto Requisiti minimi: nuovo calcolo delle prestazioni energetiche
Dalla Conferenza Unificata via libera all’aggiornamento del DM 26/06/2015 con il nuovo Decreto Requisiti minimi si introducono novità che influenzeranno il calcolo dell’APE, la classificazione energetica degli edifici e le politiche relative alla riqualificazione energetica.
Con il Decreto, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dà attuazione alla direttiva (UE) 2018/844 con l’obiettivo di accelerare l’adeguamento del patrimonio edilizio italiano agli standard europei di efficienza e sostenibilità.
Il Decreto Requisiti minimi, che entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si applica a tutti gli edifici, pubblici e privati, di nuova costruzione o soggetti a interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica.
Pronto il piano sociale per il clima
Il ministero dell’Ambiente si prepara a inviare alla Commissione UE il Piano sociale per il clima da 9,3 miliardi per accompagnare famiglie e imprese nella transazione ecologica.
Tra le misure, firmate dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, previsti interventi a sostegno della riqualificazione energetica di edifici pubblici e delle micro-imprese vulnerabili.
“La transizione ecologica non può lasciare indietro nessuno. Con questo piano lo dimostriamo nei fatti, investendo risorse senza precedenti per aiutare famiglie e imprese a reggere l’impatto dei cambiamenti e cogliere le opportunità di un’Italia più moderna, giusta e sostenibile”, ha dichiarato il ministro.
Focus serramenti nelle “Tendenze del legno-arredo nell’estate 2025”
Alla riunione dei Consigli nazionali congiunti di Confartigianato Arredo e Confartigianato Legno, tenutasi a fine luglio, è stato presentato il report sulle “Tendenze del legno-arredo nell’estate 2025”.
Dall’analisi emerge un’elevata incertezza dovuta alla guerra dei dazi, con impulsi recessivi su crescita, export e manifattura. Si osserva una decelerazione degli investimenti in edilizia, che mantiene però un tono ancora positivo, mentre prosegue il sostegno agli investimenti da parte del PNRR.
Oltre ai numeri chiave e le tendenze del settore legno-arredo in Italia, il report dedica anche un focus ai serramenti. In questo comparto la produzione nei primi cinque mesi del 2025 nei settori di benchmark per i serramenti rivela una crescita per il cluster di riferimento serramenti in legno, mentre diminuiscono quelli dei serramenti in metallo e plastica. Stesso andamento registra il fatturato nei primi quattro mesi del 2025. Vengono inoltre proposte le evidenze sugli incentivi collegati a serramenti e infissi con un approfondimento regionale per il Superbonus 110%.
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