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CAM Edilizia: ruolo centrale per la posa in opera

Una delle principali novità introdotte dai CAM riguarda la posa in opera dei serramenti, con l’introduzione di criteri obbligatori e premianti che richiamano in modo esplicito la conformità alla serie di norme UNI 11673, l’utilizzo di nodi di posa qualificati e le installazioni conformi ai requisiti del Marchio Posa Qualità Serramenti.

Il Marchio Posa Qualità Serramenti, che include anche il Marchio Progettazione Posa Qualità, entra nei nuovi CAM. Secondo il rapporto Excelsior 2025-2029 di Unioncamere e Ministero del Lavoro mancano diplomati e laureati in grado di rispondere alle esigenze di un comparto edile che sta vivendo una trasformazione profonda, trainata da transizione ecologica, digitalizzazione, rigenerazione urbana ed efficientamento energetico. Le nuove norme antidumping introdotte lo scorso giugno dall’Unione europea sui prodotti in legno provenienti dalla Cina hanno aiutato i produttori di finiture in legno ad arginare la concorrenza.

 

CAM Edilizia: in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato i nuovi CAM Edilizia, i criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori relativi a interventi edilizi.

Il provvedimento, operativo dall’1 febbraio 2026 sostituisce integralmente il precedente decreto CAM edilizia (n. 256 del 23 giugno 2022) e il suo correttivo del 5 agosto 2024, con l’obiettivo di: allineare i criteri ambientali al nuovo quadro europeo sui prodotti da costruzione (regolamento UE 2024/3110); coordinare le prescrizioni con le definizioni del Testo Unico Edilizia (DPR 380/2001) e delle Norme Tecniche per le Costruzioni; rendere più coerente e stabile l’obbligo di utilizzo dei CAM imposto dall’art. 57 del Codice dei contratti.

Una delle principali novità riguarda la posa in opera dei serramenti, che assume un ruolo centrale sia nella fase progettuale sia nell’esecuzione dei lavori.

I nuovi CAM introducono, infatti, criteri obbligatori e premianti che richiamano in modo esplicito la conformità alla serie di norme UNI 11673 e l’utilizzo di nodi di posa qualificati.

Punteggi aggiuntivi premiano gli operatori in grado di realizzare nodi di posa qualificati e le installazioni conformi ai requisiti del Marchio Posa Qualità Serramenti, che include anche il Marchio Progettazione Posa Qualità.

Riconosciuto da tutte le principali associazioni di categoria, il Sistema Posa Qualità mette oggi a disposizione:

Una dotazione che rende il sistema uno strumento immediatamente operativo per garantire alle stazioni appaltanti, ai progettisti e alle imprese il rispetto dei nuovi obblighi introdotti dai CAM.

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Costruzioni e infrastrutture: mancano all’appello 271mila tecnici

Secondo il rapporto Excelsior 2025-2029 di Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel quinquennio serviranno tra 226 mila e 271 mila nuovi tecnici specializzati, con tassi di fabbisogno annuo compresi tra il 2,6% e il 3,1%.

Mancano diplomati e laureati in grado di rispondere alle esigenze di un comparto che sta vivendo una trasformazione profonda, trainata da transizione ecologica, digitalizzazione, rigenerazione urbana ed efficientamento energetico.

Il rapporto Excelsior individua con precisione le competenze su cui si giocherà la competitività del settore: digitalizzazione (BIM, progettazione 3D, AutoCAD, SAP2000); competenze green (efficientamento energetico, rinnovabili, protocolli e normative ambientali); integrazione dei processi territorio-edilizia-ambiente.

 

Investire nella qualità per competere

Le nuove norme antidumping introdotte lo scorso giugno dall’Unione europea sui prodotti in legno provenienti dalla Cina hanno aiutato i produttori di finiture in legno ad arginare la concorrenza. Tuttavia, come dichiarato dal presidente di Edilegno Andrea Bazzichetto, un forte aumento delle importazioni da altri paesi asiatici (Malesia, Thailandia e Vietnam) e dall’Ungheria ha mantenuto quasi inalterata la quota di materiali importati a basso prezzo. Questo andamento insieme al taglio dei bonus ha portato a un ridimensionamento delle vendite in Italia.

La crescita sui mercati esteri (+4,3% nel 2024 e +22,2% tra gennaio e luglio di quest’anno) non è bastata a portare in positivo i dati dello scorso anno (-3,8%), e con una contrazione prevista per il 2025 superiore al 5%, ma secondo Bazzichetto “la situazione è molto fluida”, dove la qualità dell’intero ciclo produttivo, dalla selezione dei materiali ai servizi post-vendita, è un fattore determinante per competere sul mercato.