
La Circolare 8/E del 19 giugno 2025 chiarisce in modo puntuale il trattamento fiscale per gli interventi di sostituzione degli infissi in ambito condominiale. Le agevolazioni restano accessibili, ma è fondamentale distinguere tra interventi su parti comuni e operazioni svolte su singole unità abitative. Per i serramentisti che lavorano nel settore residenziale collettivo, conoscere i dettagli applicativi diventa essenziale per offrire preventivi corretti e supporto fiscale affidabile a condomini e amministratori.
Quali aliquote fiscali si applicano alla sostituzione infissi in condominio?
Secondo quanto stabilito dalla Circolare 8/E del 19 giugno 2025, gli interventi di sostituzione degli infissi effettuati su edifici condominiali rientrano tra quelli detraibili, purché rispettino i requisiti previsti dal Bonus Ristrutturazioni o, in alternativa, dall’Ecobonus.
Il meccanismo di detrazione funziona su due livelli:
- Interventi su parti comuni: se la sostituzione degli infissi interessa le parti comuni del condominio (es. androni, scale, vani comuni finestrati), ogni condomino può detrarre la quota parte a lui imputata, in base ai millesimi di proprietà.
- Interventi su singole unità immobiliari: nel caso in cui il singolo proprietario sostituisca gli infissi del proprio appartamento, la possibilità di accedere alla detrazione al 50% o al 36% dipende dalla destinazione d’uso dell’unità abitativa (prima casa o altro).
La Circolare specifica inoltre che:
- per fruire della detrazione al 50%, l’unità immobiliare deve costituire abitazione principale;
- negli altri casi (seconde case, immobili a reddito, ecc.), si applica l’aliquota ridotta al 36% nel 2025, e al 30% dal 2026.
La tipologia condominiale non è, di per sé, condizione sufficiente per ottenere il 50%. È la qualifica del singolo immobile e del beneficiario della spesa a determinare l’aliquota applicabile.
Per i serramentisti che operano nel settore condominiale è quindi essenziale:
- coordinarsi con l’amministratore per l’individuazione corretta delle parti comuni;
- predisporre distinte di spesa dettagliate per singolo condomino;
- comunicare in modo chiaro le condizioni di accesso e le percentuali effettive di detrazione, evitando promesse fiscali standardizzate.
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