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Direttiva Case Green e serramenti in PVC Veka

I profili per serramenti in PVC di VEKA, una scelta ecologica per migliorare le prestazioni dell’edificio e l’efficienza energetica in vista delle scadenze previste dalla Direttiva Case Green.

Aumentare del 16% l’efficienza degli edifici entro il 2030, portando entro il 2035 il risparmio per il settore residenziale a quota 22% e la riduzione dei consumi di energia al 26% per il non residenziale: queste alcune delle scadenze proposte nella Energy Performance of Buildings Directive la cui approvazione presso il Consiglio e il Parlamento UE, dopo l’accordo informale di dicembre, è attesa entro metà marzo 2024. La cosiddetta Direttiva Case Green – che rientra nel pacchetto di riforme promulgate dall’Unione Europea per la lotta al cambiamento climatico, dal nome “Fit for 55%” – è volta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, per poi raggiungere una neutralità climatica entro il 2050.

La sostenibilità è infatti diventata un tema di fondamentale importanza che abbraccia tutti i settori della vita e dell’economia. La costruzione e la ristrutturazione di edifici o abitazioni non fanno eccezione. È centrale, in questo senso, il ruolo dei serramenti all’interno di qualunque immobile – sia esso residenziale, pubblico o commerciale – per garantire un corretto isolamento termico e, quindi, un netto miglioramento delle prestazioni dell’edificio, grazie all’eliminazione dei ponti termici. Nei vecchi fabbricati, attraverso gli infissi – che pur costituivano una piccola parte dell’involucro esterno – si verificava una notevole dispersione di energia termica, mentre le attuali finestre e porte, tecnicamente più evolute e molto più performanti, riducono a una frazione la fuoriuscita di calore o di fresco, consentendo in questo modo un maggiore isolamento, nonché un considerevole risparmio di energia.

Ecco perché è importante considerare che la sostituzione delle vecchie finestre con sistemi di nuova generazione può portare, in aggiunta al miglioramento di 2 classi energetiche, non solo ad un concreto risparmio energetico sui costi in bolletta di riscaldamento e raffrescamento, ma anche ad un incremento del valore di mercato degli immobili stessi. Oltre ad essere decisive per definire il bilancio energetico dell’edificio, le finestre permettono alla luce di entrare nell’abitazione, proteggono dal vento e dalle intemperie, garantiscono un clima interno piacevole e rappresentano, quindi, la chiave di volta del benessere abitativo.

Con sistemi produttivi all’avanguardia per la realizzazione di profili per finestre e porte in PVC, VEKA è in grado di soddisfare un’ampia gamma di requisiti tecnici e normativi e di proporre soluzioni di design nella migliore qualità sempre in Classe A, per garantire decenni di comfort abitativo allinsegna del rispetto per l’ambiente. VEKA è stato infatti uno dei primi produttori di profili per finestre in PVC certificati con il marchio VinylPlus® Product Label, il primo schema di sostenibilità dedicato alle materie plastiche. Per ottenere tale riconoscimento, i prodotti in PVC devono soddisfare una serie di criteri che valutano non soltanto i componenti del prodotto, ma anche la politica e le performance complessive dell’azienda. 

Tra le molteplici scelte dell’azienda che vanno in questa direzione, l’impiego dei nuovi stabilizzanti al calcio-zinco, la costruzione già nel 1993 di 3 impianti di riciclo di scarti di produzione e finestre dismesse, nonché la riduzione del consumo idrico attraverso un biotopo umido appositamente creato nella sede VEKA di Sendenhorst, in Westfalia, da cui viene prelevata l’acqua impiegata per il raffreddamento delle linee di estrusione, con un risparmio di ben 136 milioni di litri d’acqua all’anno. Oltre a tali misure, dal 2005 l’azienda ha dimezzato il consumo di elettricità, impegnandosi nella ricerca di nuovi potenziali di efficienza e nell’installazione su larga scala di impianti fotovoltaici.

Il vero fiore all’occhiello della sostenibilità di VEKA è però il suo più grande stabilimento europeo di riciclaggio PVC, fondato a Behringen in Germania nel 1993, che tratta ogni anno oltre 100mila le tonnellate di materiale derivante da vecchie finestre, porte, tapparelle e scarti in plastica e cui, nel tempo, ha fatto seguito l’apertura di ulteriori stabilimenti in Francia e Inghilterra, generando una rete di snodi cruciali divenuta presto un vero e proprio emblema di economia circolare a sostegno dell’ambiente: riutilizzare le materie prime consente infatti di risparmiare le risorse naturali e, al contempo, generare nuovo valore da ciò che è stato già utilizzato in precedenza.

Grazie a imponenti impianti, i più avanzati dal punto di vista tecnologico per il sorting automatizzato, i materiali conferiti vengono trattati attraverso un processo di selezione e separazione per poi essere successivamente micronizzati e trasformati nuovamente in materia prima, pronta per essere reimmessa nel ciclo produttivo. Grazie a queste tecnologie è possibile ottenere un livello elevatissimo di qualità del polimero, pari a quello vergine.

Tutte le iniziative e le scelte aziendali appena descritte rappresentano, dunque, la dimostrazione concreta e tangibile del radicato interesse di VEKA per le tematiche ambientali e le best practice, e non solo un allineamento alla Direttiva Case Green.

L’impegno dell’azienda è costante verso il futuro del nostro pianeta, con l’obiettivo di preservarlo e valorizzarlo tramite azioni responsabili e innovative. Un cambio di paradigma iniziato da VEKA, con una straordinaria lungimiranza ben prima della Direttiva Case Green, oltre 30 anni fa.