Economia

Economia Usa: a luglio PIL verso +2% e edilizia in crescita

L'economia USA sta procedendo con una  espansione del PIL attorno al 2% all'anno. Va bene il settore delle costruzioni che sta tornando ai livelli normali del passato. 

L'economia USA sta procedendo con una espansione del PIL attorno al 2% all'anno. Bene il settore edilizia che sta tornando ai livelli normali del passato.

Lo sottolinea lo studio relativo al mese di luglio 2015 effettuato da D. Grosser and Associates (Donato Grosser, www.grosserconsulting.com), società che fornisce consulenza alle aziende che operano negli Stati Uniti.

Questo nonostante il crollo della Borsa negli USA (e non solo) colpa secondo Martin Feldstein, professore di economia a Harvard ed ex consigliere economico del presidente Reagan della Federal Reserve che tenendo eccessivamente bassi i tassi d'interesse ha obbligato i risparmiatori a investire in Borsa i cui valori sono saliti in modo eccessivo e ora al primo sentore di una serie recessione in Cina, sono crollati a livelli più normali.

Tornando all’edilizia, Grosser indica che nel mese di luglio ci sono state compravendite di case esistenti (existing home sales) al livello annuale di 5,59 milioni di unità con un aumento del 2% rispetto a giugno e del 10% rispetto al luglio scorso.

Secondo la National Association of Realtors (NAR) si tratta del livello più alto dal febbraio 2007 quando le vendite erano state al livello annuale di 5,79 milioni di unità. Lawrence Yun, chief economist del NAR, sottolinea che “la creazione di nuovi posti di lavoro e la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse sui mutui stanno incoraggiando gli Americani a comprare casa”.

 

Le spese per le costruzioni negli Stati Uniti nel mese di giugno sono state stimate al livello medio annuo di 1.064 miliardi di dollari, con un aumento dello 0,1% rispetto al mese di maggio di quest’anno e del 12% rispetto al mese di giugno 2014. La spesa per le costruzioni private è il 73% del totale con 767 miliardi di dollari. Di questa, 372 miliardi per progetti residenziali e 395 miliardi per progetti non residenziali. La spesa per le costruzioni pubbliche è stata di 298 miliardi di dollari.

 

Tutto ok, allora? Forse. Ma secondo quanto comunicato da Realty Trac, alla fine di giugno 2015 vi erano negli USA 7,4 milioni di abitazioni per le quali i valori dei mutui da pagare erano superiori del 25% ai valori delle proprietà. Si tratta del 13,3% del totale di tutte le proprietà residenziali con mutui immobiliari. Alla fine di giugno 2014 il numero di queste proprietà (definite in gergo “sott’acqua”) era di 9,07 milioni, pari al 17,2% del totale. La punta massima di abitazioni “sott’acqua” era stata raggiunta nel secondo trimestre del 2012 quando la percentuale aveva raggiunto il 28,6% del totale.