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ESG

ESG è l’acronimo di Environmental, Social and Governance, ossia Ambientale, Sociale e Gestionale. Si tratta di un modello di valutazione che considera questi tre fattori per misurare la sostenibilità di un’azienda, di un’organizzazione, di un servizio o di un investimento.

Entrando nel merito dei tre parametri si osserva che:

  • Ambientale: prevede che l’organizzazione operi in maniera responsabile verso l’ambiente e contempla aspetti ambientali quali il cambiamento climatico, le emissioni di gas serra (GHG), la gestione delle risorse naturali, la biodiversità, le emissioni di CO2, la gestione dei rifiuti, ecc.
  • Sociale: si intendono la responsabilità sociale e il rispetto dei valori aziendali, misurando l’impatto che l’organizzazione ha sulle persone e sulla comunità nel rispetto dei diritti umani e dei criteri di diversità e inclusività
  • Gestionale: considera la gestione aziendale nel suo complesso, l’accuratezza e la trasparenza

Le aziende stanno sempre più inserendo nei loro report periodici gli indicatori ESG corredati da dati qualitativi e quantitativi, utili per misurare i progressi nelle iniziative ESG e per porre in evidenza le differenze rispetto ai loro competitors.

A livello normativo il tema viene trattato nella direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità. E proprio su questo punto la direttiva precisa che “le imprese di grandi dimensioni e le piccole e medie imprese, ad eccezione delle microimprese, includono nella relazione sulla gestione informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sulle questioni di sostenibilità, nonché informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione”.

Tali informazioni comprendono principalmente la descrizione dei modelli e delle strategie aziendali e delle relative modalità di attuazione, anche in relazione ai piani finanziari e di investimento, agli obiettivi prefissati, alle procedure di dovuta diligenza, nonché ai rischi potenziali connessi alle questioni di sostenibilità, al fine di mettere in atto la transizione verso un’economia sostenibile e finalizzata alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con “l’accordo di Parigi” nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.