Finstral F_04: innovazione, sostenibilità e design nella visione dell’azienda

Finstral presenta F_04 – Frame Reframe, il nuovo magazine che racconta la visione dell’azienda tra innovazione, sostenibilità, modularità e cultura del progetto, attraverso architettura, design e grandi realizzazioni

Si è svolta martedì 16, nel suggestivo scenario dell’Hotel Carlton di Milano, recentemente riaperto in via Senato dopo una grande ristrutturazione, la conferenza stampa di presentazione di F_04 – “Frame Reframe”, il nuovo magazine dell’azienda Finstral. Un luogo simbolico, esempio virtuoso di riqualificazione architettonica, scelto non a caso per raccontare la visione di un’azienda che da oltre cinquant’anni interpreta la finestra come elemento centrale del progetto contemporaneo.

L’incontro, riservato alla stampa, ha offerto l’occasione per approfondire strategie, valori e direzioni future dell’azienda altoatesina, mettendo in dialogo architettura, sostenibilità, innovazione e cultura del costruire.

 

Una storia di famiglia, una visione condivisa

Ad aprire la conferenza è stata Verena Oberrauch, membro della famiglia fondatrice, che ha accolto i presenti con un tono diretto e autentico, sottolineando l’importanza di un confronto aperto con i media. La stessa ha ripercorso brevemente la storia di Finstral. Fondata nel 1969, Finstral è oggi guidata dalla seconda e terza generazione e conta circa 1.600 collaboratori, molti dei quali parte del gruppo da decenni.

“Diventare famiglia anche con i nostri collaboratori è uno dei valori che ci contraddistingue, uno degli asset aziendali”, ha spiegato Oberrauch.

 

La finestra come prodotto premium e modulare

Finstral propone una gamma completa di finestre in pvc, alluminio, legno, legno-alluminio e vetro, con oltre un miliardo di configurazioni possibili grazie a un sistema fortemente modulare. I serramenti sono pensati per contesti molto diversi – dagli edifici storici a scuole, ospedali, hotel e grandi complessi residenziali – e vengono testati fino a 60.000 cicli di apertura e chiusura, tre volte gli standard europei.

«La nostra sfida è rendere il prodotto accessibile, fluido e veloce da installare, senza rinunciare alla qualità premium», ha spiegato Oberrauch. Finstral controlla internamente l’intera filiera produttiva, dall’estrusione dei profili in pvc alla verniciatura dell’alluminio, dalla produzione della vetrocamera alla lavorazione del legno.

L’azienda è presente in quasi tutti i Paesi europei con 14 stabilimenti tra Italia e Germania; è inoltre in apertura un nuovo impianto a Saragozza, primo passo fuori dai mercati storici. Da inizio anno Finstral è attiva anche nel Regno Unito, con base a Londra. L’export rappresenta oggi circa il 30% del fatturato.

Nel 2024 il fatturato ha raggiunto i 290 milioni di euro. La crescita è sostenuta da investimenti industriali come il sito di Oppeano (VR), oggetto di un investimento di oltre 20 milioni di euro e tra i più avanzati in Europa per la produzione di vetrocamera, grazie a un alto livello di automazione e robotizzazione.

Per Finstral, la sostenibilità parte dalla durata del prodotto: in collaborazione con l’ift Rosenheim, i serramenti vengono testati oltre i tradizionali 20.000 cicli (circa 20 anni di vita utile), fino a rottura, per estenderne il ciclo di vita e ridurne l’impatto complessivo.

 

F_04 – FRAME REFRAME: il magazine come strumento di dialogo

Fulcro della conferenza è stato il lancio di F_04, il quarto numero del magazine Finstral, non concepito come semplice house organ ma come un vero e proprio coffee table book e una piattaforma culturale e progettuale. Ogni copia presenta una copertina unica, generata da un algoritmo sviluppato dall’artista digitale Anna Lucia, a simboleggiare l’unicità di ogni progetto architettonico.

Il titolo “Frame Reframe” sintetizza la filosofia Finstral: incorniciare, ripensare, reinventare (il mondo). Un processo che l’azienda applica da oltre 50 anni allo sviluppo di finestre e porte, anticipando le trasformazioni dell’abitare. Distribuito in 9 Paesi con una tiratura di 100.000 copie, si rivolge principalmente ai progettisti.

 

Architettura, design e sostenibilità

Nel magazine trovano spazio alcuni tra i più interessanti protagonisti della scena architettonica europea e internazionale. Tra i contributi:

  • Il designer statunitense Jonathan Olivares, che riflette sulla finestra come oggetto d’arredo;
  • Le fotografie di Johannes Bauer, che mettono in scena serramenti come veri elementi architettonici;
  • Il dialogo tra Arno Ritter e Nathalie de Vries (MVRDV) sul valore del “su misura” nella produzione industriale;
  • Il confronto con lo studio Arquitectura-G di Barcellona sul controllo climatico e il risparmio energetico;
  • L’esplorazione di Villa Girasole, casa rotante intorno al sole progettata da Angelo Invernizzi;
  • Il progetto di Kersten Geers per l’artista Rinus Van de Velde, un edificio con una sola finestra.

Non mancano riflessioni sulla durabilità dell’architettura, con contributi di Christine Lemaitre, Vittorio Magnago Lampugnani e Nicholas Duxbury Ransome, e una rappresentazione illustrata dei sistemi di posa Finstral firmata da Marcial Rodrigo Paulete.

 

Il mercato premium e la sostenibilità come leva strategica

Lucas von Winner, responsabile marketing, ha poi raccontato l’evoluzione del brand: “Dieci anni fa Finstral era un’azienda di montagna con prodotti eccellenti, ma senza una vera identità. Oggi abbiamo contribuito ad aprire il mercato premium delle finestre”.

La sostenibilità è un pilastro concreto: utilizzo di pvc prodotto con energia verde, alluminio riciclato, vetri a basso impatto e processi produttivi ottimizzati. Centrale anche la posa: «Velocizzare la sostituzione degli infissi può ridurre fino al 20% l’impatto CO₂ del settore edilizio», ha spiegato von Winner.

 

Contract e grandi progetti: dalla progettazione alla posa

Irene Wagner, responsabile della divisione contract, ha illustrato l’approccio integrato di Finstral nei grandi cantieri, seguendo ogni fase del progetto (consulenza, progettazione, posa in opera, assistenza). Il Project Point di Milano si configura come hub per architetti e progettisti, favorendo un dialogo diretto su soluzioni tecniche e personalizzazioni.

Tra gli interventi presentati:

  • Residenze San Siro a Milano (studio Marco Piva);
  • Hotel Mac in Corso Buenos Aires.
  • Romeo Palazzo Capponi a Roma (Zaha Hadid);
  • Policlinico San Donato, con sostituzione dei serramenti durante la pandemia senza interrompere le attività.

Ed ovviamente l’Hotel Carlton in cui sono state installate tre tipologie diverse di finestre. Al piano inferiore è stata adottata la linea FIN-Window in alluminio e pvc dal design contemporaneo; ai piani superiori, lungo la corte interna e via Senato 5, sono stati installati serramenti interamente in legno con estetica tradizionale. Su via Senato 7 e su gran parte di via Spiga è stata invece scelta la linea FIN-Project Ferroline, in alluminio e legno, dal carattere più industriale. Completano l’intervento 320 serramenti e 110 persiane modello storico.

 

La posa come innovazione silenziosa

Il project manager Alberto Nervi ha approfondito gli aspetti operativi, raccontando la complessità dei cantieri urbani e il valore della posa minimamente invasiva: il vecchio telaio viene riutilizzato come controtelaio, migliorando isolamento e luminosità senza interferire con le attività quotidiane di hotel, scuole e ospedali.

 

Una strategia chiara, una visione culturale

La conferenza ha confermato la direzione di Finstral: “Oggi, la nostra sfida principale e quella di tutto il settore è aumentare il tasso di ristrutturazione in Europa” ha concluso Verena Oberrauch.

Il nuovo magazine Finstral F_04 è disponibile in sette lingue e può essere richiesto gratuitamente su f04.finstral.com/it