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Foro finestra: tra progettazione e installazione

Nell'inchiesta di maggio di Nuova Finestra si parla di foro finestra: come valorizzare la competenza tecnica, promuovere la sostenibilità e garantire prestazioni durature nel tempo. Le aziende raccontano come sta cambiando il settore e come cresce la consapevolezza che progettazione, materiali e installazione devono dialogare fin dall’inizio

Negli ultimi anni, il foro finestra è passato dall’essere un semplice vano da riempire con un serramento a elemento strategico per l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Se un tempo la sua gestione era spesso lasciata a soluzioni standard, oggi è al centro di un’evoluzione normativa, tecnica e commerciale che ne ridefinisce le funzioni e le priorità.

 

Foro finestra, tra progettazione e posa

Il settore sta attraversando un periodo di cambiamento a seguito della fine degli incentivi fiscali che ha provocato una contrazione della domanda, in particolare nel comparto delle ristrutturazioni. In questo scenario, la competitività torna a essere fondamentale: non basta offrire prodotti performanti, a far la differenza è una posa in opera certificata e conforme alle normative, capace di garantire continuità tra progetto e risultato finale. Garantire tenuta all’aria, all’acqua e isolamento nei nodi di posa richiede un approccio integrato che coniughi progettazione e corretta esecuzione in cantiere. Indispensabile è la sinergia tra progettisti e serramentisti sin dalle fasi iniziali, per massimizzare efficienza e comfort abitativo – un punto su cui tutti gli intervistati concordano.

 

Foro finestra e normativa

L’evoluzione delle normative ha introdotto nuovi standard per la progettazione e l’installazione dei serramenti. La UNI 11673:2017, che disciplina la progettazione e la posa in opera qualificata e la UNI 11818:2023, sui ruoli e i compiti nel processo di fornitura in opera, hanno ridisegnato la filiera, alzando il livello qualitativo sia in fase progettuale sia nella proposta di soluzioni per la posa. Le aziende che scelgono di investire in competenze e cultura tecnica non solo si distinguono, ma di fatto tracciano la rotta per un intero settore.
Il futuro non premierà chi si limita a una posa corretta, ma chi saprà integrare progettazione, norma e responsabilità ambientale in ogni dettaglio costruttivo. Anche, e soprattutto, nel nodo di posa.

 

Le aziende rispondono

Come sta rispondendo il mercato a questo cambiamento? Quali soluzioni si stanno affermando come le più efficaci? Abbiamo raccolto il punto di vista delle aziende specializzate nella posa e nei sistemi di isolamento, facendo emergere visioni comuni e tendenze condivise.

“Oggi il vero valore aggiunto è l’approccio consulenziale fondato sulla sinergia tra progettista e serramentista. Sono loro i veri driver tecnici in grado di trasformare il foro finestra in un elemento strategico dell’involucro edilizio. La sinergia tra progettista e serramentista deve iniziare fin dalle prime fasi” afferma Stefano Zannoni, direttore commerciale Alpac Retail.

“Serve un approccio metodico che comprenda tutte le fasi, dal rilievo all’installazione finale. Poche aziende possono vantare processi strutturati, la progettazione rimane un aspetto sottovalutato e, troppo spesso, le criticità vengono affrontate direttamente in cantiere, delegando al posatore la responsabilità di trovare soluzioni” spiega Nicola Facchinato, responsabile della formazione tecnica di Colfert.

Stefano Zanirato, SEO Finestra4 e co-founder di Dinoxill/Dinox Frame osserva che “Il 2024 è iniziato con una certa lentezza, ma stiamo assistendo a una ripresa nella seconda parte dell’anno”. Le prospettive per il 2025 appaiono incoraggianti, ma l’azienda già da tempo ha scelto di orientare l’attività verso collaborazioni strutturate con professionisti del settore: “Oggi continuiamo a privilegiare questo approccio, puntando su una clientela selezionata, fatta di tecnici e progettisti qualificati” […] Dedichiamo tempo e attenzione alla definizione puntuale delle soluzioni, affinché siano pienamente coerenti con le esigenze del progetto”.

Con la UNI 11673 il mondo degli infissi è cambiato. La norma, pur non essendo obbligatoria, ha dato una forma regolamentata a buone pratiche finora spesso lasciate all’esperienza personale dei professionisti. È la base di lavoro per la risoluzione di controversie: nelle sue quattro parti definisce anche le esigenze di formatori e operatori, in modo da creare personale in grado di applicarla in cantiere” racconta Egon Weithaler, director Italy di Iso-Chemie.

“Nel 2024 il settore edile ha registrato una contrazione del 5% nelle nuove abitazioni e di circa il 20% nelle ristrutturazioni” spiega Alberto Amorini, PQS Division Manager di Mungo Italia, analizzando l’impatto della fine degli incentivi fiscali. Ma non mancano segnali positivi: “Il comparto delle opere pubbliche, grazie ai fondi PNRR, è cresciuto del 20% e continuerà a trainare il settore anche nel 2025”. Pure nel settore dei serramenti si nota un cambio di mentalità: oggi l’efficienza energetica è una priorità anche per la clientela.

“Tutta la filiera sta prestando sempre più attenzione a questo aspetto, Roverplastik si è già attivata per adeguare la propria gamma affinché soddisfi le normative più recenti e i requisiti CAM, al fine di poter supportare il cliente” sottolinea Aldo Guardini, direttore generale di Roverplastik.

La competitività è tornata un fattore chiave e i clienti più preparati stanno mostrando una crescente attenzione alla qualità della posa” […] “Chi investe nella formazione acquisisce una maggiore consapevolezza sull’importanza della progettazione e della scelta dei materiali. Un installatore formato è sinonimo di garanzia e sicurezza per il cliente finale”, affermano Noemi Calliari, product promoter serramento presso Würth e Ester Sinito, product manager Würth.

 

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