Economia

Il mercato italiano delle finestre da tetto visto da Fakro

In linea con le tendenze europee e mondiali, anche in Italia il mercato delle finestre da tetto si evolve e – come dichiara Bruno Pernpruner, alla guida di Fakro in Italia – si distingue per un aumento della richiesta di prodotti d’alta gamma o con prestazioni elevate in termini di efficienza energetica.

Divenuto il secondo player a livello mondiale nelle finestre da tetto, oggi Fakro detiene il 15% del mercato globale ed è presente in 47 Paesi nel mondo. Il mercato delle finestre da tetto e in sensibile crescita, come ha dichiarato Jacek Kulpa, Direttore Export del Gruppo Fakro in una recente intervista. “Si è osservato un concreto aumento di richieste e, soprattutto, di ben determinate tipologie di prodotto: soluzioni fuori standard in primis, ma anche finestre ad alta efficienza energetica in grado di ridurre le perdite di calore, e più genericamente prodotti di fascia alta. Un’ulteriore, diffusa tendenza è stata inoltre il rafforzamento della crescita delle finestre per tetti piatti, richieste non solo nelle aree in cui storicamente il loro utilizzo è avvenuto di frequente ma anche in quelle zone che non erano prima solite farne uso, in linea con l’affermarsi dei nuovi concept progettuali. Un ultimo importante trend del quale è necessario trattare è l’incidenza in alcuni paesi del mercato relativo alle ristrutturazioni: mentre nella “nuova Europa”, nonché nei paesi emergenti, si sta affermando sempre maggiormente il segmento delle nuove costruzioni, nella “vecchia Europa”, dove si è edificato massicciamente in passato, a farla da padrone sono le riqualificazioni”.

Anche l’Italia rispecchia abbastanza questa tendenza, dichiara Bruno Pernpruner alla guida di Fakro in Italia. Le richieste sono in aumento, soprattutto per prodotti d’alta gamma e ad elevate prestazioni in termini di efficienza energetica, un po’ meno per prodotti con caratteristiche di isolamento, ancora troppo associati al tema del riscaldamento invece che del risparmio energetico. “Certamente invece l’Italia fa parte di quella “vecchia Europa” di cui parlava prima Mr Kulpa, trainata non più dal nuovo bensì dalle ristrutturazioni. A sostenere il settore delle riqualificazioni è innanzitutto l’età matura di un numero significativo di costruzioni che necessitano di interventi importanti, anche per quanto concerne le finiture. Non è inoltre da dimenticare, a riguardo, il ruolo degli incentivi fiscali che hanno sicuramente contribuito ad offrire al segmento uno slancio in più”.
Il tutto favorito anche dalla presenza di un consumatore evoluto – sottolinea Mr. Pernpruner – abituato a informarsi richiedere preventivi via web.
In questo momento il mercato italiano resta comunque sviluppato a macchie di leopardo, precisa Pempruner. “Nel primo semestre in ogni caso, la nostra azienda ha riconfermato il trend di crescita delineatosi dal nostro ingresso sul mercato italiano ad oggi. Per quanto riguarda il 2014, ci aspettiamo che Fakro possa essere protagonista di un’ulteriore ascesa. In Italia ancora non abbiamo raggiunto la quota media di mercato del Gruppo e, per questo, anche se siamo in costante evoluzione dal nostro ingresso sulla penisola, dobbiamo continuare a crescere e ad essere sempre più presenti e incisivi sul mercato”.