
Nel 2024, nonostante le sfide legate ai costi energetici e alla transizione ecologica, l'industria del vetro italiana conquista la leadership produttiva in Europa. Crescono occupazione, capacità produttiva e investimenti nei forni per il packaging. L'ok dell'UE all'energy release apre nuovi scenari per la competitività.
L’industria italiana del vetro chiude il 2024 con un risultato storico: diventa la prima manifattura europea del settore, superando anche la Germania. A renderlo possibile sono l’attivazione di nuovi forni dedicati al packaging e un aumento della capacità produttiva. Nonostante un calo complessivo della produzione, il comparto ha saputo rilanciarsi, confermando il suo ruolo strategico per le filiere alimentari, automotive, edilizia e farmaceutica.
Vetro: occupazione in crescita e filiera robusta
Secondo i dati presentati durante l’Assemblea generale di Assovetro, nel 2024 il settore ha registrato un incremento occupazionale del 3,2% rispetto all’anno precedente. Le 73 aziende aderenti, con 111 siti produttivi e 16.526 dipendenti diretti, generano un valore aggiunto complessivo pari a 3,2 miliardi di euro.
Energia: tra criticità e soluzioni europee
Il prezzo dell’energia elettrica resta uno dei nodi principali per un settore energivoro. Nel 2024, in Italia, il costo medio è stato di 109 €/MWh, ben superiore rispetto ad altri Paesi UE come Francia (58 €) e Spagna (63 €). Tuttavia, il via libera dell’Unione Europea all’energy release rappresenta una svolta positiva, permettendo l’acquisto di energia a prezzi calmierati per le industrie energivore.
Vetro italiano: trend commerciali e bilancia positiva
Nel 2024 l’interscambio commerciale del vetro ha registrato un saldo attivo di 75 milioni di euro, segnando un +100% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni sono leggermente diminuite (-3%), ma le importazioni sono cresciute dell’1,3%, mantenendo stabile l’equilibrio con i partner principali: Francia, Germania e Spagna.
Dati di produzione vetro: luci e ombre
- Vetro piano: produzione in calo dell’8% (982 ktons), ma export in crescita (+3,2%)
- Vetro cavo: produzione a -3,4% (4,367 mln tons), esportazioni a -6%
- Filati di vetro: produzione -10,6%, ma export +3%
Nonostante le flessioni, il settore si conferma solido e capace di reagire con tempestività.
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