Focus del mese. Acustica e la nuova UNI 11296

Tante le novità in merito all’isolamento acustico delle facciate alla luce della revisione 2024 della norma UNI 11296. Segue una disamina dei contenuti del testo normativo

La recente revisione della UNI 11296, pubblicata il 3 maggio 2024 (vedi news), ha introdotto alcune importanti novità di particolare interesse per il comparto dei serramenti. Ripercorrendo il processo normativo, si osserva che la norma è stata pubblicata per la prima volta nel 2009 con un titolo piuttosto articolato e di scarsa comprensione immediata (“Acustica – Linee guida per la progettazione, la selezione, l’installazione e il collaudo dei sistemi per la mitigazione ai ricettori del rumore originato da infrastrutture di trasporto”), revisionata nel 2018 con relativo adattamento del titolo che è diventato “Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata dal rumore esterno” e infine revisionata una seconda volta dando origine alla versione attuale intitolata “Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata”.

In questi passaggi sono stati apportati miglioramenti e integrazioni in funzione degli sviluppi delle tecnologie produttive, delle mutate esigenze di mercato e dell’aumentata sensibilità collettiva nei confronti della tematica acustica. Come precisato nello Scopo e campo di applicazione, la norma definisce i criteri per la selezione e la posa in opera degli elementi costitutivi della facciata (serramenti, facciate continue, chiusure oscuranti, dispositivi per il passaggio dell’aria e altri componenti), al fine di ottimizzarne l’isolamento acustico. E qui si evidenzia il primo elemento di novità: la UNI 11296 considera anche le facciate continue che nelle versioni precedenti non erano invece contemplate. Il tema delle facciate continue non è però oggetto del presente articolo, che è dedicato invece a tutto ciò che la normativa definisce serramenti (finestre, portefinestre, porte esterne pedonali – porte d’ingresso comprese – chiusure oscuranti, ecc.) e componenti aggiuntivi (o accessori). Il campo di applicazione precisa, inoltre, che gli interventi si riferiscono sia a edifici esistenti sia di nuova costruzione, solo in riferimento alla propagazione del rumore per via aerea e che i criteri per la posa in opera sono applicabili non solo ai serramenti esterni, ma anche ai serramenti interni qualora sia richiesta una prestazione di isolamento acustico tra gli ambienti. Per quanto riguarda la posa in opera dei serramenti, restano escluse le porte su vie di fuga e altri serramenti in cui, per l’assenza di soglia e di chiusura “a tenuta”, siano presenti significativi ponti acustici.

 

La UNI 11296 e le altre norme

Proseguendo con l’analisi del testo normativo si ritrovano i Termini e le definizioni che sono state implementate e allineate con quanto sancito dalle norme della serie UNI 11673, tutto ciò a favore di chiarezza e di omogeneità interpretativa dei testi. Per quanto riguarda ruoli e compiti dei vari operatori che intervengono nel processo di fornitura in opera dei serramenti vi è poi un preciso collegamento alla UNI 10818 che nella sua pubblicazione più recente prevede due possibilità di interventi: in presenza di Progettista architettonico e Direttore dei lavori e in assenza di queste due figure.

 

Requisiti di facciata

La UNI 11296 considera i requisiti acustici della facciata che possono essere espressi in termini di limite minimo di isolamento acustico della facciata nel suo insieme (per esempio, mediante l’indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato rispetto al tempo di riverberazione) o di livello globale massimo di pressione sonora ammesso nell’ambiente interno e pone in evidenza che ogni componente di facciata concorre, insieme agli altri, a determinare la prestazione acustica globale, così come le modalità di posa in opera possono influire significativamente sui risultati di isolamento acustico. Le modalità di posa, comprensive anche dell’individuazione dei materiali complementari (sigillanti, schiume, nastri, ecc.) più idonei, devono essere preventivamente definite in funzione della prestazione finale richiesta a progetto e con la finalità di preservare in opera le prestazioni acustiche dello specifico componente dichiarate dal fabbricante.

 

Applicazione e progettazione

Il punto 7.2 e seguenti della norma trattano in dettaglio i serramenti, richiamando:

  • la possibilità di utilizzare i criteri di applicazione estesa dei risultati acustici ottenuti in laboratorio in accordo con la UNI EN 14351-1 e la UNI/TR 11469 qualora il serramento reale, oggetto di calcolo previsionale della facciata, abbia dimensioni (e componentistica) differenti rispetto a quelle del serramento standard oggetto di prova;
  • l’importanza di un’accurata progettazione del sistema d’installazione secondo quanto indicato nella UNI 11673-1, che tenga conto sia del giunto primario sia di quello secondario.

A questo secondo aspetto il testo normativo dedica ampio spazio, arricchito anche da una serie di schemi di configurazioni di posa, esemplificativi e non esaustivi, relativi ai serramenti e ai dispositivi di oscuramento e di ventilazione, contenuti nell’Appendice B (informativa).

Tali schemi si riferiscono alla buona pratica per il “potenziale” raggiungimento della prestazione acustica e devono essere considerati come tali; è evidente che occorre prevederne l’integrazione con quanto può essere richiesto per soddisfare altri requisiti in relazione, per esempio, alla prestazione termica, alla resistenza al carico del vento, ecc.

 

Giunti di interfaccia

Come sottolineato dalla norma, ai fini acustici sono fondamentali la progettazione e la corretta realizzazione dei giunti di interfaccia serramento-vano, tenendo presente i vari aspetti che determinano il raggiungimento o il miglioramento delle prestazioni, tra cui:

  • il fatto che la pressione acustica sui bordi del serramento possa essere maggiore di quella al centro;
  • l’importanza di privilegiare, ove possibile, la configurazione con una o più battute sui giunti di installazione piuttosto che con un giunto in luce;
  • l’attenzione al contenimento delle dimensioni dei giunti e al loro completo riempimento con materiali idonei, nonché alla continuità della sigillatura interna del giunto primario e del giunto secondario sull’intero perimetro del vano;
  • l’analisi della compatibilità dei vari materiali al fine di evitare fessurazioni nei punti di raccordo.

 

Progettazione di posa

Le indicazioni per la progettazione del sistema di posa sono ampiamente riprese dalla UNI 11673-1, con relativo collegamento ai piani funzionali esterno, interno e intermedio (rispettivamente di tenuta agli agenti atmosferici, di permeabilità all’aria e di isolamento termo-acustico più fissaggio meccanico) e alle possibili interfacce tra serramento e vano (in presenza o in assenza di controtelaio e in presenza di un telaio preesistente).

Le principali indicazioni riportate nella UNI 11296 comprendono sostanzialmente:

  • l’impiego di materiali di sigillatura/riempimento con prestazione acustica dichiarata dal fabbricante e la correlazione tra questa prestazione e quella del serramento da posare;
  • le dimensioni del giunto di installazione che devono essere tali da non pregiudicare la prestazione acustica finale né generare inconvenienti in fase di installazione del serramento;
  • in caso di utilizzo di sigillanti, l’impiego del fondo giunto in materiali diversi (per esempio, polietilene espanso a cellule chiuse, neoprene, ecc.), al fine di migliorare le caratteristiche del giunto stesso qualora sollecitato a trazione;
  • in caso di posa su telaio preesistente, l’importanza di effettuare indagini visive o acustiche finalizzate a sondare la natura e la prestazione del giunto primario tra telaio esistente e controtelaio, poiché tale circostanza potrebbe presentare elevate criticità non sempre risolvibili;
  • in caso di porte d’ingresso, l’attenzione alla tenuta lungo il lato inferiore della porta, realizzabile, secondo configurazione sottoposta a prova, mediante soluzioni che, laddove previsto, possano rispettare i disposti legislativi sull’abbattimento delle barriere architettoniche (per esempio, impiego di guarnizioni mobili, profili di battuta inferiore, soglie fisse di battuta montate a pavimento, ecc.).

 

Chiusure oscuranti

Un ulteriore punto della UNI 11296 riguarda l’impiego di chiusure oscuranti con un “sistema cassonetto”, per le quali il risultato acustico è condizionato dalla configurazione di posa del cassonetto stesso (rispetto al vano e al serramento), dalla prestazione fonoisolante propria del sistema e dalla presenza di eventuali ponti acustici tra sistema cassonetto e altri elementi (per esempio, in corrispondenza del giunto primario tra vano e cassonetto, del giunto secondario tra cassonetto e telaio fisso del serramento, dell’elemento d’ispezione del cassonetto, dell’apertura per il cintino dell’avvolgibile, ecc.).

 

Sistemi di ventilazione

Il punto 7.5 tratta i sistemi di ventilazione installati in facciata, che possono trovare alloggio in varie posizioni (parete, serramento, cassonetto, sotto il davanzale tra controtelaio e telaio fisso, monoblocco, ecc.) e rappresentare elementi di criticità, se non opportunamente valutati in termini di prestazioni acustiche dichiarate dal fabbricante e correttamente posti in opera secondo le istruzioni fornite sempre dal fabbricante. In caso di elementi per la ventilazione integrati con motori elettrici per attivare lo scambio d’aria, la UNI 11296 raccomanda di valutare il livello di rumorosità generato per evitare disturbo all’interno o all’esterno degli ambienti abitativi e suggerisce di impiegare ventilatori dotati di certificazione acustica della potenza o della pressione sonora emessa.

 

Schermature solari

La norma considera anche i dispositivi di schermatura solare posti all’esterno e il potenziale effetto sull’isolamento acustico di facciata, che può essere trascurabile nel caso di schermature leggere quali tende o veneziane, mentre per schermature pesanti quali frangisole o logge può essere positivo se la schermatura è tale da intercettare il percorso di propagazione sonora oppure negativo se si verificano riflessioni sonore o vibrazioni sulla superficie della schermatura. In generale, la UNI 11296 suggerisce di rivestire la superficie all’intradosso di elementi sporgenti della facciata con materiali fonoassorbenti resistenti agli agenti atmosferici e di considerare come gli elementi esterni di facciata possano diventare anch’essi sorgente di rumore a causa della pioggia battente, della grandine o del vento.

 

Appendici fondamentali

Per concludere l’esame del testo normativo, si ricordano l’Appendice A di carattere normativo che tratta la determinazione dell’isolamento acustico di facciata e la relazione con il massimo livello sonoro ammesso nell’ambiente interno, e l’Appendice B, informativa, già citata in precedenza, con alcuni esempi di configurazione di posa di serramenti, componenti aggiuntivi e accessori.

a cura di Rita D'Alessandro