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Legge di Bilancio: Ance chiede continuità

La presidente ANCE Federica Brancaccio si dichiara preoccupata per le decurtazioni alle infrastrutture, ma anche su casa e caro materiali. Nella legge di Bilancio occorrerà garantire continuità agli investimenti e ristori per il caro materiali

L’associazione dei costruttori Ance chiede al Governo grande attenzione al settore edile nella prossima Legge di Bilancio. Come stabilito dalla direttiva Case Green entro fine anno tutti i paesi membri dell’UE dovranno presentare la prima bozza del programma di ristrutturazione del proprio parco immobiliare, ma all’appello mancherebbero 15mila professionisti specializzati in edilizia green. Secondo l’Osservatorio sull’Habitat e l’Abitare 2025 non cala l’interesse degli italiani riguardo i lavori in casa

 

Le osservazioni dei costruttori sulla Legge di Bilancio

“Preoccupati per le decurtazioni alle infrastrutture, ma anche su casa e caro materiali”, dichiara la presidente di ANCE Federica Brancaccio. Considerata la Legge di Bilancio in via di definizione, per l’associazione dei costruttori edili occorre garantire continuità agli investimenti e ristori per il caro materiali.

Per ANCE il rischio è di un vuoto di investimenti nel primo anno del triennio, quando si esauriranno i fondi del PNRR e il sistema produttivo avrà bisogno di continuità per evitare un nuovo stop. La riduzione della spesa in conto capitale, pur formalmente temporanea, potrebbe produrre effetti permanenti, impattando sulle risorse proprio mentre si moltiplicano le emergenze abitative e ambientali.

Preoccupazione anche per i lavori in corso in merito al caro materiali. Per saldare i ristori del 2025 e prorogare la compensazione prezzi al 2026 servono almeno 3 miliardi aggiuntivi sui quali il MIT sta interloquendo con il MEF per avere almeno una parziale copertura. Che però potrebbe arrivare in parte nel decreto anticipi.

 

Mancano all’appello 15mila professionisti specializzati in edilizia green

Si registrano difficoltà nel reperimento di figure professionali specializzate in edilizia sostenibile. Green Building Council Italia (GBC Italia), Società italiana di medicina ambientale (SIMA) e Accademia italiana di biofilia (AIB) lanciano l’allarme.

Come stabilito dalla direttiva Case Green entro fine anno tutti i paesi membri dell’UE dovranno presentare la prima bozza del programma di ristrutturazione del proprio parco immobiliare. Poi, entro il 29 maggio 2026, l’Italia dovrà adottare tutti i decreti legislativi per dare attuazione pratica alla direttiva e consentiranno di rispettare tutte le scadenze previste dal piano.

Ma la roadmap rischia di subire rallentamenti e ritardi a causa della carenza di circa 15mila professionisti altamente specializzati in edilizia sostenibile.

 

Trend e dinamiche del mercato abitativo

Il 42% degli italiani ha almeno un problema legato alla propria casa, come scarso isolamento termico, impianti obsoleti e spazi insufficienti. Per quanto riguarda i lavori previsti nel 2024-2025, il 74% degli italiani prevede di effettuare interventi in casa, con la maggior parte delle opere dedicate a manutenzione, seguite da abbellimenti e ristrutturazioni. Sul fronte estetico, il colore più scelto per le abitazioni è il bianco (62%), seguito da legno naturale (22%) e beige (21%).

Nel 2024, il 69% degli italiani continua a preferire l’acquisto in negozio, ma cresce l’interesse per gli acquisti online, in particolare per prodotti di domotica e illuminazione intelligente. Cresce l’attenzione per i temi come la salute e l’ambiente, con il 74% che preferisce case più salubri e il 64% più sostenibili.

Questi sono alcuni dei dati emersi dalla 14ª edizione dell’Osservatorio sull’Habitat e l’Abitare 2025, promosso da Business Intelligence Group, indagine per conoscere i trend e le dinamiche del mercato immobiliare e abitativo, che si basa su 1000 interviste CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing), rappresentative dell’intero contesto italiano.