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Nuova legislazione energetica. Boschi, Saint-Gobain: “Darà una potente spinta all’innnovazione”

Creerà un po’ di problemi all’inizio ma costringerà a cambiare numerosi prodotti e condizionerà le tendenze progettuali, afferma il presidente della Commissione Vetro per edilizia di UNI

I decreti ministeriali del 26 giugno che entrano in vigore il 1° ottobre 2015 (vedi news) e che Regione Lombardia ha recepito anticipando al 1° gennaio 2016 (vedi news) l’entrata in vigore dei requisiti minimi per gli edifici a energia quasi zero continuano a suscitare dibattito. Dopo gli interventi dei giorni scorsi, ora è la volta di Mario Boschi di Saint-Gobain e presidente della Commissione Vetro per edilizia di UNI. Ecco il suo intervento.

I DM del 26 giugno scorso che impongono una edilizia energeticamente più efficiente di quella attuale erano attesi e certamente necessari ma costringeranno a cambiare numerosi prodotti e condizioneranno le tendenze progettuali.

Per quanto attiene alle vetrate isolanti appare scontato un’ampia diffusione nell’impiego delle triple vetrate, dei bordi caldi, del gas argon come riempimento delle camere e questo non mancherà di innescare anche considerevoli adeguamenti delle strutture produttive. Non dimentichiamo però che siamo vicini ai limiti tecnologici attuali e quindi dovremo attenderci una spinta alla innovazione anche da questo punto di vista.

Anche le tendenze progettuali saranno ben influenzate: orientamento degli edifici, numero e dimensione delle finestre, numero e dimensione delle facciate trasparenti. Il valore del coefficiente di forma S/V (vedi tabella qui sotto), che serve a determinare il valore di trasmittanza termica  H’t, nelle zone fredde e per edifici interamente vetrati crea seri problemi. Esso ci costringe ai limiti del realizzabile con i criteri consueti e le tendenze progettuali di moda. Anche a questo riguardo si dovrà innovare. Sarà davvero uno spintone al cambiamento ed all’evoluzione che creerà un bel po’ di problemi nell’immediato.

In ogni caso ci stiamo muovendo per cercare una possibile soluzione al problema creato dai valori di U del coefficiente di forma anche se è dubbio che cosa si possa riuscire a ottenere.