Attualità

Porte interne: il confine invisibile che arreda

Nell'inchiesta di aprile di Nuova Finestra si parla di porte interne: molto più di un semplice elemento pratico, questo prodotto si afferma come vero e proprio oggetto d’arredo, parte integrante e coerente del progetto architettonico capace di tracciare confini tra intimità e condivisione

L’inchiesta di aprile di Nuova Finestra sulle porte interne parte dalle parole di Andrea Bazzichetto, presidente di EdilegnoArredo, l’associazione di FederlegnoArredo che rappresenta i produttori di manufatti per l’edilizia e l’arredo urbano. All’interno dell’associazione, il Gruppo Porte riunisce le aziende attive nella produzione di porte interne.

“Osserviamo una stratificazione del mercato: da un lato, il settore si rivolge alla grande distribuzione e all’edilizia; dall’altro, punta su un’offerta sempre più mirata per l’interior design, l’arredamento e l’architettura”, afferma Bazzichetto.

Secondo le stime preconsuntive elaborate dal Centro Studi FederlegnoArredo, il 2024 si chiude con un fatturato alla produzione di 3,8 miliardi di euro per le aziende attive nella produzione di porte interne, porte d’ingresso e serramenti in legno e legno/alluminio. Di questo, il 94% è rappresentato dal mercato nazionale, che supera i 3,5 miliardi di euro. Tuttavia, le vendite hanno risentito della contrazione degli investimenti legati agli incentivi fiscali, come lo sconto in fattura e il Bonus Casa, a seguito del loro ridimensionamento. Stabili sia le importazioni sia le esportazioni, destinate principalmente al mercato francese e svizzero, con un valore complessivo che supera di poco i 230 milioni di euro.

“Il comparto è aperto alle opportunità dei mercati esteri, in particolare nel segmento dell’alta gamma, ma il contesto attuale è caratterizzato da forte incertezza economica e politica”, prosegue Bazzichetto. “Le sanzioni alla Russia, le tensioni in Medio Oriente e i dazi verso gli Stati Uniti sono tutte sfide che mettono alla prova il nostro made in Italy. In questo scenario, le aziende sono chiamate a sviluppare strategie innovative, adattandosi a nuove dinamiche commerciali e normative”.

 

Qual è il ruolo delle porte interne oggi?

Nel panorama dell’interior design contemporaneo, la porta ha smesso da tempo di essere un semplice elemento funzionale. Oggi è protagonista degli spazi abitativi, punto di incontro tra estetica, comfort e tecnologia.

“Con umiltà ma con convinzione, affermiamo che la porta è il primo mobile della casa”, dichiara Lara Bertozzi, responsabile commerciale FBP. “Una porta non chiude semplicemente un foro nel muro: valorizza l’intero ambiente”.

Anche Giovanna Barzaghi, della direzione commerciale di Effebiquattro la interpreta come un vero oggetto d’arte funzionale: “La porta è come un quadro, una parete che arreda”, spiega, sottolineando l’importanza della personalizzazione e dell’innovazione nei materiali e nei sistemi d’apertura. “Siamo nati artigiani e siamo diventati un’industria, ma non abbiamo mai smesso di credere nel valore del legno e mai tralasciata la qualità. Unendo esperienza, tecnologia e passione, da oltre cinquant’anni offriamo soluzioni d’arredo funzionali, di design, su misura”.

 

Le tendenze nel design e nei materiali

Nel design d’interni contemporaneo, la porta sta assumendo sempre più il ruolo di elemento d’arredo, superando la sua funzione puramente pratica per diventare parte integrante dello spazio. È quanto emerge dalle parole dei principali operatori del settore, che individuano nel minimalismo la tendenza dominante e sottolineano come le porte siano ormai veri e propri elementi architettonici. Porte rasomuro, a filo parete, scorrevoli e soluzioni invisibili sono tra le più richieste, in un gioco di eleganza e discrezione che punta all’armonia visiva.

Filippo Santambrogio, CEO di Viva Porte, parla di un design sempre più pulito ed essenziale, dove i materiali – legno, vetro e metallo – sono scelti per le loro performance tecniche, ma anche per l’impatto estetico. “La personalizzazione di finiture e l’uso di dettagli raffinati sono tra le peculiarità richieste dalla clientela e rispondono alla crescente domanda di soluzioni personalizzabili, adattabili alle esigenze dell’architetto o del progettista”, spiega.

“Accanto al tradizionale legno, continuano a crescere le richieste di finiture materiche, superfici effetto cemento e soluzioni che combinano estetica e resistenza. I modelli filomuro e scorrevoli, in particolare, rispondono all’esigenza di integrazione armoniosa negli spazi contemporanei, creando continuità tra gli ambienti”, spiega Nello Lucio direttore commerciale Nusco.

 

La qualità al centro

Dietro una porta apparentemente semplice, oggi si cela un universo fatto di tecnologia, materiali d’eccellenza e ricerca costante sulle performance. La qualità diventa un fattore imprescindibile, non solo per garantire la durata nel tempo, ma anche per rispondere a esigenze di sostenibilità, comfort acustico e sicurezza. Così le aziende italiane alzano l’asticella delle performance.

Sul fronte del comfort acustico si concentra Alex Mirto direttore commerciale Italia di Bertolotto Porte: “Il nostro dipartimento R&S ha contribuito allo sviluppo e messa sul mercato di prodotti con alte performance certificate sia in acustica fino a 35 dB sia in termica. Il comfort acustico è oggi un fattore determinante nella scelta da parte del cliente finale, che cerca un prodotto dal forte impatto estetico, ma senza compromessi sulla sua funzionalità primaria, ovvero la divisione degli ambienti”.

 

Tecnologia e porte interne

La tecnologia sta entrando sempre più negli ambienti domestici, ma nel settore delle porte interne il suo impatto non è sempre immediato. Se da un lato avanzano soluzioni smart per l’automazione e la connettività, dall’altro l’innovazione si gioca anche su nuovi materiali, finiture high-tech e processi produttivi digitalizzati.

“La tecnologia sta influenzando molto il nostro settore a partire anzitutto dalla produzione”, spiega Rodolfo Filippetti, direttore commerciale GD Dorigo. “Oggi per gestire un’ampia gamma di prodotti occorrono impianti in cui l’automazione e l’informatizzazione hanno raggiunto livelli impensabili solo pochi anni fa. Essere capaci di rispondere alle esigenze di una rete distributiva che domanda prezzi competitivi, accompagnati da flessibilità e attitudine alla customizzazione, comporta sfide tecnologiche estremamente complesse, che hanno inevitabilmente trasformato radicalmente i nostri impianti negli ultimi anni. Anche la domotica sta iniziando a influenzare l’ambiente domestico e questo comporta l’uso di serrature elettroniche, con aperture e chiusure automatizzate e integrate con il sistema domotico, ma in realtà sono cambiamenti più contenuti rispetto all’ingresso principale delle abitazioni. Più marcata è la presenza di soluzioni smart in ambito contract”.

 

Una produzione sostenibile

Cresce l’impegno delle aziende verso una produzione sempre più attenta all’ambiente: meno sprechi, uso di materiali riciclati o certificati FSC, vernici all’acqua e colle senza solventi nocivi. L’attenzione si sposta anche su soluzioni circolari e riciclabili, per ridurre l’impatto ambientale e tutelare la salute dei consumatori.

“Sostenibilità per Barausse significa innovazione continua”, afferma Elisa Barausse Co-Ceo Barausse Doors. “Lavoriamo quotidianamente per migliorare la sostenibilità complessiva del sistema aziendale. Dal punto di vista ambientale, ci impegniamo a selezionare materiali certificati, privi di sostanze dannose per l’uomo e per l’ambiente. Abbiamo aggiornato i nostri macchinari per ridurre al massimo il consumo di energia, coperta in larga parte dal nostro impianto fotovoltaico e riutilizziamo gli scarti di legno generati in produzione per alimentare il sistema di riscaldamento interno”.

 

Rapporto tra produzione, distribuzione e vendita

Il modo di acquistare le porte interne sta cambiando. Sempre più aziende offrono servizi di personalizzazione online, mentre l’e-commerce – pur crescendo – convive ancora con la necessità di consulenza diretta e assistenza post-vendita. Per un prodotto tecnico e altamente personalizzabile come la porta, restano fondamentali la relazione umana e il supporto qualificato lungo tutto il percorso d’acquisto.

Il nostro modello si fonda su una rete di partner distribuiti su tutto il territorio nazionale – spiega Marco Grussu responsabile marketing AIP -. Li supportiamo fornendo strumenti, materiali informativi e formazione per valorizzare al meglio i nostri prodotti esposti. La nostra porta è un elemento di design che può trasformare un ambiente, e saperla presentare può fare la differenza”. Inoltre, prosegue il responsabile marketing, “collaboriamo attivamente con i nostri partner esterni per rispondere anche a esigenze particolari: dalla posa in cantiere alla personalizzazione del prodotto. E se emergono problemi, siamo sempre presenti per risolverli, offrendo assistenza puntuale e concreta”.

 

Porte interne e le sfide del settore

Il settore delle porte interne si confronta oggi con un contesto economico complesso tra rincari delle materie prime, concorrenza internazionale e trasformazioni nei modelli di consumo. Le aziende rispondono con strategie differenti, ma accomunate dalla necessità di adattarsi e innovare.

Per Flessya, la gestione dei costi è una priorità. “Dopo il Covid i prezzi delle materie prime non sono più tornati ai livelli pre-crisi, mentre il potere d’acquisto delle famiglie è calato”, osserva Paolo Pantaleoni direttore commerciale e marketing Flessya. “Per restare competitivi, stiamo ottimizzando la produzione senza aumentare i prezzi in vendita per non pregiudicare le quote di mercato. Di fatto, dopo la fine degli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico, il mercato ha subito una contrazione: preservare il prezzo di vendita è indispensabile”.

 

Leggi l’inchiesta completa su Nuova Finestra