
Il Decreto Omnibus, approvato dal Consiglio dei ministri, proroga di un anno il Superbonus 110% per le aree terremotate del Centro-Italia
Ultime notizie dal comparto edilizia. Prorogata la detrazione del 110% nelle aree terremotate del Centro-Italia con possibilità di cessione del credito e sconto in fattura. L’Agenzia delle Entrate pubblica la Circolare 8/E e risolve alcuni dubbi. Federica Brancaccio, in occasione dell’assemblea 2025 di ANCE, illustrato le quattro direttrici del settore costruzioni: rigenerazione urbana e accesso alla casa, infrastrutture per l’adattamento, rivoluzione digitale, dignità del lavoro e formazione.
Decreto Omnibus proroga di un anno il 110% per le aree terremotate del Centro-Italia
Il Decreto Omnibus, approvato nel Consiglio dei ministri, proroga di un anno il Superbonus, portandolo fino alla fine del 2026 nella versione 110%, con possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, con dei vincoli finanziari. Beneficiano della proroga solo le zone colpite da terremoti a partire dal 24 agosto 2016. Più nello specifico, lo sconto fiscale resta nei comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Si parla di ricostruzione privata di immobili che risultano essere stati danneggiati dal terremoto: dev’esserci un nesso di causalità diretta, comprovato mediante scheda Aedes (scheda compilata per misurare l’impatto di un sisma e l’agibilità di un immobile) o da un documento equivalente.
Inoltre, le esenzioni della Zfu (Zona franca urbana), scadute nel 2024, si applicheranno anche nel 2025, nel limite di 11,7 milioni di euro. Le imprese e i professionisti che hanno la sede principale o l’unità locale all’interno della Zfu e che nel 2016 hanno subito, a causa del terremoto, una riduzione del fatturato pari almeno al 25%, possono beneficiare di esenzioni sulle imposte sui redditi, sull’Irap, sull’IMU e sui contributi previdenziali e assistenziali.
Bonus edilizi 2025: la circolare 8/E del Fisco risolve alcuni dubbi
Le disposizioni presenti nella Legge di Bilancio 2025 sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, Ecobonus, Sismabonus e Superbonus hanno sollevato alcuni dubbi, che l’Agenzia delle Entrate ha risolto con la Circolare 8/E del 19 giugno.
Tra le istruzioni operative, ad esempio, nel concetto di prima casa la Circolare comprende sia le pertinenze sia le parti comuni dell’edificio. L’obbligo di detenere un diritto reale sull’immobile taglia invece fuori dal 50% chi ha registrato un preliminare d’acquisto e non ha ancora rogitato perché, quando si avvia la ristrutturazione il diritto reale sull’immobile non lo possiede.
Sfide e prospettive del settore delle costruzioni
In occasione dell’assemblea 2025 di ANCE, la presidente Federica Brancaccio ha illustrato le quattro direttrici che il settore delle costruzioni deve percorrere per crescere e consolidarsi nei prossimi anni: rigenerazione urbana e accesso alla casa, infrastrutture per l’adattamento, rivoluzione digitale, dignità del lavoro e formazione. In particolare, per il settore casa l’associazione chiede alle istituzioni “di definire un’agenda per le città con responsabilità chiare e risorse certe”. Significa archiviare la lunga stagione dei tagli e delle misure che “abbiano il fiato corto dell’emergenza”, puntando invece su interventi in grado di offrire una vera prospettiva al paese, nonché realizzare un piano per la riqualificazione energetica e approvare entro un anno la legge per la rigenerazione urbana.
Oltre ad analizzare le principali tematiche che interessano il settore delle costruzioni, durante l’incontro sono stati proiettati anche i risultati di alcune analisi di mercato. A fine febbraio secondo l’Osservatorio PNRR dell’ANCE, il 60% dei cantieri è in corso o concluso. Inoltre, secondo il CRESME i tempi di affidamento di una gara in Italia passano da 14,3 a 4 mesi, e per i lavori finanziati dal PNRR si passa da quasi 17 a 3 mesi.
Tra le criticità invece la burocrazia, che impatta sui tempi di realizzazione con un aumento dei costi delle opere.
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