
Il 24 giugno 2025, il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano ha ospitato il Quarto “Forum dell’Abitare – Un successo senza fine”, organizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co.. Un confronto dedicato al tema della casa, del mercato e delle innovazioni di prodotto, con un focus particolare sui cambiamenti del settore e sulla città di Milano
In un momento in cui il tema dell’abitare è al centro delle trasformazioni sociali, urbane ed economiche, cresce l’interesse per soluzioni abitative più sostenibili, inclusive e coerenti con i nuovi stili di vita. Martedì 24 giugno 2025, il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano ha ospitato il Quarto “Forum dell’Abitare – Un successo senza fine”, organizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co..
Apertura lavori e introduzione
L’evento si è aperto con i saluti di Mario Breglia (Scenari Immobiliari), Giuseppe Crupi (Abitare Co.) e Francesca Zirnstein (Scenari Immobiliari), seguiti dalla presentazione del Terzo Osservatorio sull’Abitare, che ha offerto una lettura aggiornata del mercato residenziale in Italia. Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha sottolineando come oggi il concetto di “abitare” vada ben oltre la semplice casa. Abitare significa attualità della vita quotidiana: riguarda il quartiere, i vicini, la sicurezza, l’accessibilità, il benessere dentro e fuori casa.
Dopo la pandemia, questa consapevolezza si è rafforzata, portando a una maggiore attenzione al contesto urbano e a un incremento della domanda sia di nuove abitazioni sia di soluzioni in affitto. Come si sa bene, tuttavia, l’offerta è ancora insufficiente: il mercato dell’usato è sotto pressione e al centro del dibattito c’è proprio il tema dell’abitare. Bisogna puntare su un mercato più dinamico, anche perché la permanenza media in un’abitazione è di ben 27 anni, un dato che evidenzia quanto sia necessario facilitare il ricambio abitativo.
Giuseppe Crupi di Abitare Co. ha sottolineato le difficoltà del mercato immobiliare italiano, evidenziando come oggi la costruzione di nuove abitazioni comporta tempi più lunghi a causa delle complicazioni burocratiche che variano da Comune a Comune. Ha inoltre ricordato che, nonostante le difficoltà di intervenire con nuove costruzioni, soprattutto fuori da Milano, i prezzi delle case sono cresciuti in modo significativo negli ultimi anni. In questo scenario diventa quindi fondamentale puntare sulla semplificazione dei processi per favorire la creazione di nuove abitazioni e rispondere efficacemente alla domanda crescente, cercando di superare le complicazioni normative e i lunghi tempi di realizzazione che oggi rallentano il mercato.
Una domanda che, come ha sottolineato Francesca Zinstein (Scenari Immobiliari), è strettamente legata alla crescita professionale, che rappresenta il vero motore che spinge le persone a muoversi e a cambiare casa, scegliendo di trasferirsi in luoghi più belli dove costruire relazioni e migliorare la qualità della vita.
Terzo Osservatorio sull’immobiliare
Nel 2024, il mercato immobiliare residenziale europeo ha mostrato segnali di rinnovata vitalità, raggiungendo un fatturato complessivo di 1.140 miliardi di euro, con una previsione di crescita fino a 1.210 miliardi di euro nel 2025. Durante il 2024 si sono registrati i primi segnali di ripresa degli investimenti, con investimenti istituzionali pari a 46 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto al 2023.
I prezzi nominali medi degli immobili residenziali sono aumentati di circa il 4,9% rispetto al 2023, accompagnati da una ripresa del numero di transazioni.
L’andamento dei prezzi nei principali Paesi:
• Spagna: +10% rispetto al 2023
• Italia: +5% rispetto al 2023
• Germania: +5% rispetto al 2023
• Francia: -10% rispetto al 2023
Investimenti in Italia
Nel 2024, il comparto residenziale ha rappresentato il principale polo di attrazione per gli investimenti immobiliari in Italia, con un volume di 10,1 miliardi di euro. Il settore ha consolidato la propria posizione rispetto a uffici, commercio, logistica, alberghi e asset alternativi.
La distribuzione territoriale degli investimenti diretti (675 milioni di euro) conferma l’appeal di Milano (65%) e Roma (16%), seguite da Firenze (6%) e da altre città come Bologna, Torino e altre aree urbane minori. Maggiore attenzione viene data alle opportunità di rigenerazione urbana nelle principali città, in particolare Milano e Roma, con un crescente interesse verso territori con basi strutturali solide.
I dati macroeconomici italiani
L’Osservatorio Immobiliare ha presentato un quadro macroeconomico positivo, con un PIL stimato in crescita dello 0,7% nel 2024, e un’inflazione in forte calo all’1%, grazie alla diminuzione dei prezzi energetici e al rallentamento dell’aumento dei beni alimentari.
Le previsioni per il 2025 indicano una crescita più moderata (+0,5%), influenzata da tensioni geopolitiche e politiche protezionistiche. Sul fronte immobiliare, le compravendite residenziali nel 2024 sono state circa 720.000 (+1,4% rispetto al 2023), di cui 55.000 nuove costruzioni.
Per il 2025 si prevede una crescita significativa fino a 770.000 unità (+7%) (60.000 nuove costruzioni). Il fatturato complessivo del settore ha raggiunto i 123,7 miliardi di euro nel 2024, con un aumento del 49% negli ultimi dieci anni, e si attende un ulteriore incremento a fine 2025 superiore all’8%.
Offerta residenziale e grandi città
È emerso inoltre che l’analisi dell’offerta potenziale di nuove abitazioni non può essere limitata a un solo anno, ma richiede un orizzonte superiore ai 12 mesi. Si registra un forte squilibrio tra le diverse realtà urbane. L’analisi dell’offerta potenziale di nuove abitazioni richiede un orizzonte temporale più ampio: nel 2024 sono state realizzate 23.600 nuove unità abitative nelle principali città italiane. Roma e Milano, da sole, rappresentano il 75% dell’offerta. Firenze supera le 1.000 unità, mentre Catania, Venezia e Palermo restano sotto le 500.
La domanda di nuove abitazioni è elevata nei contesti metropolitani più dinamici, mentre il divario di prezzo con l’usato riflette spesso fattori legati alla qualità, alla localizzazione e alla sostenibilità degli edifici di nuova costruzione.
Il Quarto Forum dell’Abitare ha evidenziato come il mercato residenziale italiano stia attraversando una fase di forte trasformazione. L’interesse crescente per nuove soluzioni abitative, la pressione della domanda nei grandi centri urbani e l’attrattività di città come Milano confermano l’urgenza di politiche abitative strutturate e di una strategia condivisa tra pubblico e privato per rispondere alle esigenze del futuro abitare.
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