Economia

Così sconto in fattura e cessione del credito secondo l’art. 121

Approvato dalla Commissione Bilancio, l’art. 121 fissa le regole per la cessione del credito e lo sconto in fattura sia per i lavori a Ecobonus 110% che per quelli sotto il Bonus Casa e sotto l’Ecobonus 50%

Sconto in fattura e cessione del credito versione 2020 aa supporto dell’ecobonus 110% avanzano inseriti nell’articolo 121, di cui pubblichiamo in allegato il testo uscito dalla Commissione Bilancio della Camera. Da ieri lunedì il DL Rilancio, di cui fanno parte gli articoli 119 e 121, viene discusso in Aula per poi passare, se approvato con modifiche, al Senato. Difficilmente i deputati modificheranno il testo dei due articoli dell’ecobonus 110pc. Visti tempi molto corti per l’approvazione, pena decadenza, del testo di legge entro il 18 luglio, è molto probabile che il Governo porrà la fiducia sull’intero provvedimento.

Le principali variazioni dell’art. 121

Diverse sono state le variazioni inserite all’art. 121 dalla Commissione Bilancio. Esso ora porta il titolo (Opzione per la cessione o sconto in luogo delle detrazioni fiscali).

Si è precisato che il credito di imposta spettante al fornitore, è pari alla detrazione originariamente spettante al beneficiario indipendentemente dal livello dello sconto applicato. Si tiene conto, in tal modo, del fatto che le detrazioni di cui all’articolo 119, hanno una aliquota pari al 110 per cento della spesa, mentre lo sconto non può essere superiore all’intero importo della spesa sostenuta.
Sulla base della nuova formulazione si evince con maggiore chiarezza che lo sconto in fattura può essere operato anche da una pluralità di fornitori che abbiano concorso all’effettuazione degli interventi che danno titolo alla detrazione.
Alla lettera b) del comma 1 precisando che la trasformazione della detrazione in credito di imposta opera solo nel caso della sua cessione ad altri soggetti.
Si è stabilita la possibilità di optare per la cessione e lo sconto ad ogni SAL-stato avanzamento lavori in relazione alla singola fattura emessa, precisando che anche in tali ipotesi è possibile optare per lo sconto o la cessione in luogo della detrazione spettante.
Per gli interventi di cui all’articolo 119, nel caso di opzione per la cessione o per lo sconto gli stati di avanzamento dei lavori rilevanti ai fini dell’applicazione della misura in questione non possono essere più di due per ciascun intervento e, in ogni caso, che ciascuno stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30 per cento del medesimo intervento.
Si è precisato che entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, va pubblicato il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate contenente le disposizioni attuative dell’articolo 121 in argomento.
Infine, il contribuente ha il diritto di avvalersi, per la comunicazione in via telematica dei dati relativi all’opzione:
– dei soggetti che rilasciano il visto di conformità;
– degli intermediari abilitati (CAF…).

In attesa delle decisioni dei parlamentari, incassati, ahinoi, il mancato aumento delle detrazioni per serramenti e schermature e la riduzione del periodo di detrazione a 5 anni, l’attenzione degli operatori del settore serramenti si concentra su diversi fattori

Sconto verso cessione

-lo sconto in fattura e la cessione del credito, con ridda di ipotesi sul provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che oramai dovrà essere emesso entro il 18 agosto (speriamo molto prima) e turbinio di voci. Tra le fantasie più gettonate quella secondo cui lo sconto in fattura è in vigore dal 1° luglio. Se ne sono fatti portavoce siti molto seri e autorevoli dimenticando che il DL Rilancio è in vigore dal 19 maggio. Quindi, pur in assenza del già citato provvedimento delle Entrate, chi voleva poteva già applicare l’ambito sconto in fattura, immediato o no.

Sconto immediato
Sconto immediato da LeRoy Merlin dal 1° gennaio 2020

Del resto, LeRoy Merlin pratica dal 1° gennaio di quest’anno lo sconto immediato e lo pubblicizza ampiamente e nessuno gli ha fatto causa. Segno questo che ci si è arresi di fronte all’evidenza che lo sconto in fattura dipende dalla cessione del credito, come spesso sottolineato su queste pagine.

Molti operatori si stanno spostando sullo sconto in fattura. Del resto sul modulo di comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate dell’opzione relativa agli interventi di efficienza energetica (ecobonus) e riduzione del rischio sismico (sismabonus) effettuati su singole unità immobiliari alle Entrate si ritrova la casellina da barrare Sconto in fattura come pure quella della Cessione del credito. Mancano alcuni importanti dettagli per la completa operatività dell’operazione come i codici tributo che si dovranno utilizzare per procedere alla compensazione.

Ovviamente la differenza tra sconto e credito è notevolissima perché lo sconto, come da provvedimento delle Entrate del 31 luglio 2019, matura il mese successivo all’operazione mentre il credito matura a marzo dell’anno successivo. Il che fa una bella differenza per le casse dell’azienda che compie l’operazione. L’altra notevolissima differenza, evidenzia l’esperto ing. Giovanni Tisi, è che “con la cessione del credito che matura il 20 marzo il cliente furbetto potrebbe anche ritirare la cessione lasciando l’azienda con il cerino in mano. Ci riesce difficile pensare che qualcuno voglia far causa per un importo medio di 3-4 mila euro. Vuoi andare in tribunale per una sommetta del genere?”.

Prezzi delle opere

-i prezzi delle opere al mq per l’ecobonus 110%. Gli estensori dell’articolo 119 sono stati di manica larga avendo scritto al comma 13 bis  che “…la congruità delle spese è determinata facendo riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi”.  Questo se il Ministero dello Sviluppo non dovesse riuscire ad emanare il decreto previsto al comma 13 lettera a) che dovrebbe uscire pure esso entro il 18 del mese di agosto. Anzi molti stanno sperando che il MISE non emetta nulla in merito ai prezzi: qualunque cosa facesse in merito, farebbe solo danni. Tanti stanno consultando i prezzari delle opere pubbliche delle varie regioni per vedere se ci con i prezzi ci stanno dentro. Il problema è che qualche prezzario è vecchio nonché datato anche nelle formulazioni di capitolato. Ma su questo punto torneremo presto.

 

a cura di Ennio Braicovich

Documenti Allegati

Art. 121 approvato da Commissione Bilancio