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Zanetti srl, 50 anni di flessibilità costruttiva

Nata nel 1972 assemblando finestre in un piccolo laboratorio artigianale, oggi Zanetti srl è una realtà industriale che si avvale dei più innovativi strumenti del settore per la progettazione, la produzione e la posa in opera di facciate continue, rivestimenti esterni e serramenti sotto la guida della seconda generazione, con Alberto Zanetti, amministratore delegato.

Specializzata nella progettazione e realizzazione di facciate continue in alluminio e vetro, rivestimenti esterni e serramenti personalizzati, Zanetti srl si distingue per l’approccio dinamico e proattivo sviluppando costantemente nuovi profili e sistemi migliorandone la qualità e l’efficienza.

L’anno scorso avete festeggiato i 50 anni, ci può raccontare le tappe principali della vostra attività?

Zanetti srl, 50 anni di flessibilità costruttiva
Alberto Zanetti, AD Zanetti srl

“L’azienda è stata fondata da mio padre, Alfonso Zanetti, inizialmente come una società individuale, che in seguito si è trasformata in snc e infine, nel 1992, in srl. Nei primi anni realizzavamo serramenti tradizionali per il residenziale soprattutto nel nostro territorio trentino per poi operare anche in altre regioni e per altri settori. A partire dagli anni ‘80, per circa un decennio, abbiamo lavorato anche per gli istituti bancari realizzando serramenti blindati, le bussole di ingresso che prevedevano delle soluzioni tecniche ed elettroniche particolari. Già allora avevamo studiato dei sistemi di profili personalizzati per soddisfare determinate esigenze statiche e di resistenza antiproiettile. Iniziamo così ad adottare un approccio customizzato, proponendo nostri sistemi e accessori, un approccio che è poi diventato parte integrante del nostro DNA. È negli anni ‘90 che iniziamo a realizzare progetti nell’ambito delle facciate continue in tutt’Italia, come i 5mila metri quadrati per la sede della Coca Cola a L’Aquila. Successivamente abbiamo abbinato la produzione di questi sistemi con quella dei rivestimenti esterni, quindi facciate ventilate, spostandoci dal settore residenziale a quello terziario, dove le soluzioni tecniche e progettuali ricoprono una rilevanza maggiore.”

Quale impatto ha avuto questa crescita all’interno dell’azienda?

“L’ufficio tecnico è diventato il fulcro attorno al quale si sono sviluppati gli altri reparti. Ci siamo impegnati per ampliare lo stabilimento e investire nei processi produttivi con l’acquisto di nuovi macchinari. Nel 2003 è stata inaugurata l’attuale sede, che si trova nella zona industriale di Pergine Valsugana (TN). Abbiamo poi cominciato a lavorare con una certa costanza per l’estero, per molti anni in Libia, Nigeria, Iran e a Dubai, e oggi abbiamo acquisito cantieri in Albania e a Malta. Negli ultimi 20 anni abbiamo mantenuto un approccio costante e sempre più attento alla personalizzazione delle soluzioni. Oggi Zanetti ha una serie di propri sistemi certificati, che vanno dalle facciate continue montanti e traversi con cartella e sigillatura esterna, facciate a cellule, sistemi per facciate ventilate e per serramenti di medie e alte prestazioni, fino agli scorrevoli. Disponiamo di quasi 200 matrici per alluminio e altre 50 per le guarnizioni e altri materiali. Nella maggior parte delle realizzazioni vengono usate soluzioni che progettiamo sulla singola commessa, con la possibilità di produrre nuove matrici in funzione dei diversi obiettivi.”

Zanetti srl, 50 anni di flessibilità costruttiva
Il team dell’azienda festeggia il 50° anniversario

In termini di fatturato qual è invece l’andamento di Zanetti srl?

“Il fatturato è sempre aumentato costantemente. Negli ultimi 15 anni la nostra attività è stata contraddistinta da periodi di crescita intervallati da due-tre anni di consolidamento dei risultati. È un periodo di tempo che riteniamo ideale in quanto consente di ristrutturarci, assumere personale, modificare i nostri processi e procedure, e approfondire e correggere eventuali inefficienze. Premesso che noi non abbiamo usufruito degli incentivi come il Superbonus dal momento che il mercato residenziale non rappresenta più il nostro core business, nell’ultimo triennio il nostro fatturato si è consolidato a 9 milioni di euro, il 70% del quale frutto di realizzazioni internazionali. Per il 2023 prevediamo un aumento del 30-40%.”

Riuscite a gestire in maniera ponderata la crescita senza farvi travolgere dal mercato?

“È fondamentale, questo approccio è insito nel nostro DNA. Siamo un’azienda a gestione famigliare e le decisioni di business, come per esempio se acquisire o meno una commessa, non sono demandate a un manager ma alla proprietà, quindi a me e mia sorella. Siamo consapevoli quando l’acquisizione di più progetti possa stressare l’organizzazione e non portare dei benefici. Gli aumenti di fatturato spesso non corrispondono a un incremento di efficienza organizzativa e di produttività, ma possono anche mettere a rischio l’attività dell’intera azienda Zanetti.”

Quanto conta per voi avere personale aggiornato?

“La gestione e l’organizzazione delle risorse umane sono strategici per il successo di un’azienda, senza le persone tutti gli investimenti non possono essere sviluppati. Abbiamo una struttura di 52 persone, 22 impiegati di cui 11 progettisti, 25 operai e 5 montatori tutti elementi fondamentali per la catena del nostro valore. Oggi si parla molto della difficoltà del reperimento del personale, ma il vero problema è piuttosto quello della formazione, della motivazione e del coinvolgimento. Non si tratta di scegliere fra chi è più adatto o migliore a coprire una mansione ma occorre investire molto per formare e affiancare nuove risorse a operatori senior. È determinante un’integrazione trasversale per creare squadra, un ambiente coeso.”

Quali sono stati gli interventi più recenti sul piano dei processi produttivi?

“Negli ultimi cinque anni sono stati in un certo senso rivoluzionari, sono stati oggetto di forte automazione. Nel nostro stabilimento ci sono tre reparti, dedicati rispettivamente alle lamiere e all’acciaio, alle lavorazioni di alluminio e, il terzo, all’assemblaggio di finestre, facciate a cellule e pannelli. Nel primo realizziamo tutta la parte di carpenteria leggera, di staffe e di pannelli di rivestimento. Questo ha avuto un’importante automazione con l’acquisto di un centro laser, il taglio e la lavorazione non vengono quindi più eseguiti manualmente con cesoia, ed è stato inoltre dotato di magazzino di carico e scarico automatico. L’investimento ci ha consentito di incrementare l’efficienza produttiva. Abbiamo acquistato anche una nuova pressopiegatrice connessa sia con il laser sia con l’ufficio tecnico, in una logica CAD/CAM la produzione di questo reparto è collegata all’ufficio tecnico quindi le distinte vengono inoltrate direttamente dall’area distintazione. Nel reparto dell’alluminio abbiamo nuovi centri di lavoro di ultima generazione, ed è in arrivo un’altra troncatrice. Anche qui c’è una perfetta automazione, le lavorazioni non vengono più eseguite e inserite a bordo macchina ma direttamente dall’ufficio progettazione. Infine, abbiamo fatto importanti investimenti per le linee di assemblaggio delle cellule, con delle rulliere sia manuali sia motorizzate per l’avanzamento in continuo dell’elemento cellula. Tutti questi interventi ci permettono di aumentare la quantità producibile e una migliore qualità, con maggiore efficienza, con la possibilità di acquisire più lavori e incrementare il fatturato.”

Su quali sistemi state concentrando maggiormente la vostra attenzione?

“Oggi la nostra attività è indirizzata verso le facciate continue e i rivestimenti esterni. Stiamo spingendo sempre più verso un concetto di prefabbricazione, questo significa puntare sulle facciate a cellule personalizzate. Gli edifici che stiamo realizzando sono anche grattacieli, di conseguenza questa soluzione diventa sempre più vantaggiosa dal punto di vista della rapidità di montaggio, della qualità delle lavorazioni, della semplificazione della logistica e del cantiere. Questo comporta una rivisitazione del concetto di produzione, di conseguenza abbiamo fatto gli investimenti di cui ho parlato prima. Per la personalizzazione possiamo studiare e sviluppare sistemi di facciata unici per ogni progetto realizzando nuove matrici, testando poi le performance in laboratorio o in cantiere con tutte le corrispondenze rispetto alle prescrizioni di contratto. Possono essere anche facciate molto complesse, realizzate con l’utilizzo di materiali particolari, anche di rivestimento, con elementi integrati verticali o orizzontali come i frangisole, che sono molto di tendenza, oppure elementi architettonici decorativi anche in legno e marmo. Per questi progetti occorre realizzare profili e accessori customizzati. I serramenti sono invece prodotti solo come elementi complementari ai progetti.”

Certificazioni: quali sono per voi le principali?

“Innanzitutto, la UNI EN 1090 e per i processi industriali la Iso 9001. Siamo certificati per le opere strutturali in acciaio, per le porte e le vie di fuga. Abbiamo attestazioni SOA per la realizzazione di edifici pubblici nella categoria delle facciate continue e serramenti. Tutti i nostri sistemi sono certificati in laboratorio con le prescrizioni richieste dalla marcatura CE. Effettuiamo inoltre test complementari e facoltativi come quelli sull’urto, sull’acustica e sui cicli di apertura e chiusura dei serramenti.”

Abbiamo parlato di processi produttivi e di prodotti. Come gestite la fase di installazione?

“La posa in opera è parte integrante della nostra attività e dei contratti che seguiamo con squadre interne oppure esterne di fiducia in sub appalto, che selezioniamo in base ai lavori da svolgere e che sono comunque sempre sotto la nostra responsabilità e gestite in loco da un nostro capo cantiere. Impartiamo le istruzioni specifiche, come per esempio le modalità particolari di fissaggio, in alcuni casi con dimostrazioni presso la nostra azienda e in altri fornendo tutti i disegni con le istruzioni operative accompagnati da documenti di accettabilità da parte nostra del risultato di montaggio.”

Vi ponete verso i vostri clienti come unico partner, come vi relazionate nei loro confronti?

“Cerchiamo sempre di consigliarli in tutte le fasi. Lavoriamo in sinergia per la progettazione, il design, la produzione, l’installazione e il post-vendita. Ci confrontiamo anche dal punto di vista del comfort interno, dell’acustica, dell’irraggiamento solare e luminoso, e della funzionalità delle soluzioni. Mio padre ci ha sempre insegnato che il cliente dev’essere sempre affiancato dall’inizio alla fine, così pure l’architetto in modo che non vengano sottostimate determinate problematiche con ricadute su chi poi occuperà l’edificio. Un esempio è l’utilizzo di vetri extra chiari scelti per motivi estetici in quanto garantiscono la massima trasparenza. Un progetto che potrebbe compromettere le performance dei nostri prodotti se privi di schermature solari esterne. Infatti, in determinate zone e fasce orarie, dove i raggi solari sono molto bassi durante il solstizio di inverno, possono creare surriscaldamento negli ambienti interni a scapito del comfort. Se il progetto è pensato male dal punto di vista acustico, termico e di irraggiamento solare può causare dei danni e dei disagi e far perdere anche valore all’immobile.”

Come avviene l’approvvigionamento delle materie prime? C’è ancora difficoltà nel reperimento?

“Nel periodo post covid c’è stato un problema di reperibilità, anche per l’esplosione del 110%. Per esempio, gli estrusori dell’alluminio sono andati in forte difficoltà perché nel giro di pochi mesi tutta l’edilizia e i cantieri sono ripartiti. Dalle 4 settimane necessarie solitamente per l’estrusione siamo passati ai 3-4 mesi. Per far fronte a questa criticità e garantire i tempi di consegna abbiamo dovuto riprogrammare gli ordini anticipandoli. C’è stato poi l’aumento del costo dei metalli ma soprattutto del vetro. Mentre il prezzo dei primi è rientrato negli ultimi sei mesi, dallo scorso anno è invece esploso il secondo. Avevamo un progetto approvato con i prezzi del 2021 e ci siamo trovati ad affrontare un aumento del +20%, che non abbiamo scaricato sul cliente. Per tutti questi motivi l’attività di approvvigionamento rispetto al passato oggi riveste un’importanza molto più significativa, dove l’ufficio acquisti è diventato molto più importante. Anche l’impatto finanziario ha assunto maggiore rilevanza per la gestione dei flussi di cassa, dal momento che si devono anticipare gli acquisti e quindi anche gli esborsi.”

Lavorate molto all’estero, dove in particolare e quali sono i progetti in corso d’opera?

“Realizziamo cantieri in tutto il mondo. Abbiamo trattative in paesi africani e americani così come in Medio Oriente. Siamo sempre attenti e improntati a cogliere al meglio le opportunità che possono presentarsi, senza necessariamente dover investire in accordi di commercializzazione come invece abbiamo fatto in passato. Questo perché abbiamo un’esperienza internazionale pluriennale, abbiamo sviluppato un ottimo know how anche per quanto riguarda le spedizioni, la logistica del cantiere, i pagamenti, le garanzie internazionali e la gestione del personale. Stiamo realizzando un grattacielo a Tirana di 130 metri, 20.000 metri quadrati di facciata e abbiamo anche un nuovo progetto a Malta, una torre di 17 piani. In Italia a breve inizieremo un progetto molto importante a Firenze, che diventerà la sede direzionale di una società in cui opereranno 4.000 persone.”

Quali sono le aspettative per il prossimo futuro?

“Il mercato di riferimento per Zanetti srl è quello delle opere di società private, per esempio nuove sedi o ampliamenti. Se il tessuto economico è in crescita le aziende fanno investimenti in attrezzature, in macchinari e anche in immobili, in questo senso mi aspetto un trend positivo, perché le imprese italiane sono dinamiche e sono state capaci di reagire alle diverse e importanti criticità di quest’ultimi anni, dimostrando di poter competere con le aziende europee. La nuova direttiva Ue 2035 sull’efficientamento energetico degli edifici darà inoltre un ulteriore impulso alla ristrutturazione degli immobili datati. Una fetta del nostro mercato è rappresentata anche dalla riqualificazione degli edifici con grandi superfici vetrate che vengono sostituite con involucri più performanti, coinvolgendo anche una riqualificazione estetico-architettonica.”

Sostenibilità, qual è l’approccio di Zanetti srl?

“Siamo orientati verso il risparmio energetico da molto tempo. Già negli anni ‘90 utilizzavamo dei sistemi in alluminio altamente performanti. Ci troviamo in Trentino e lavoriamo molto in Alto Adige dove è nato il concetto di CasaClima, quindi con una richiesta di sistemi e prodotti performanti dal punto di vista energetico. Di conseguenza abbiamo realizzato prodotti più efficienti rispetto a quanto richiesto a livello nazionale. Utilizziamo il vetro triplo da 25 anni per progetti in alta montagna. In Zanetti abbiamo inoltre appena investito per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 100 kW che verrà installato quest’estate. Per quanto riguarda i materiali ci poniamo l’obiettivo di usare alluminio con una percentuale sempre maggiore di riciclato. Gli scarti delle nostre lavorazioni vengono portati in fonderia per la fusione in billette, per poi essere riutilizzati per l’estrusione di nuovi profili. Per il vetro non abbiamo scarti di lavorazione perché lo acquistiamo già in vetrocamera, però stiamo notando che le aziende del settore spingono sempre di più verso produzioni a basso consumo, per la realizzazione di sistemi sempre più performanti.”

Se dovesse presentare la sua azienda cosa metterebbe in luce?

“La capacità di customizzare e di realizzare progetti ad hoc, grazie a un’ottima combinazione tra know how e innovazione, avendo consolidato nel tempo conoscenza ed esperienza nel settore. Quest’esperienza non deve però dare adito a una staticità. Il valore aggiunto di Zanetti srl è proprio quello di mettere in discussione le nostre conoscenze, i sistemi, i processi, le procedure e i prodotti, con un approccio dinamico per valutare la possibilità di migliorare sia sotto il profilo della qualità sia dell’efficienza. Non solo attraverso la digitalizzazione, il rinnovamento dei processi e l’automazione, ma anche con diverse modalità di approccio ai mercati e spirito commerciale. Questo è il motivo per cui in Zanetti srl preferisco utilizzare non tanto il concetto di innovazione, un termine un po’ abusato, ma di continuo miglioramento per il quale investiamo molte risorse.”

a cura di Adriana Del Longo