65%. La Camera approva il bilancio di previsione dello Stato. Ora tocca al Senato

Sembra definitivamente svanita la speranza di ottenere l'ecobonus 65% per i serramenti più performanti al pari delle caldaie più efficienti

La Camera, dopo aver approvato la Nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, ha approvato il disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Il provvedimento passa all’esame del Senato.

Quanto all’ecobonus 65%, nonostante molti tentativi per allargarlo anche ai serramenti più performanti, esso varrà solo per le caldaie più efficienti (classe A con termovalvole). Per i serramenti varrà in ogni caso il bonus casa 50%.

Canta vittoria la lobby dei produttori di caldaie. Così iAlberto Montanini, presidente di Assotermica, dichiara che «la discussione sulla Legge di Bilancio è stata complessa e dagli esiti incerti fino all’ultimo. Già da tempo, infatti, si ventilava l’ipotesi di un taglio degli incentivi per le caldaie a condensazione. … Non è stato semplice, ma grazie a numerosi confronti con il Parlamento e con i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, il testo licenziato dalla Camera riporta al 65% l’incentivo per le caldaie a condensazione tecnologicamente più avanzate (di efficienza pari alla classe A con sistemi di termoregolazione evoluti) e per i generatori d’aria calda a condensazione”.

E quindi passa ai ringraziamenti: il Parlamento, il Governo, gli onn. Misiani e Puppato ”che hanno fortemente sostenuto questa proposta, in cui hanno evidenziato l’importanza della misura in termini di fiscalità ecologica e sostegno a soluzioni tecnologiche che premiano l’efficienza energetica, riducono le emissioni inquinanti e migliorano la qualità dell’aria”.

Il riferimento alla qualità dellaria non è indifferente. Tra i sostenitori della misura a favore delle caldaie più performanti c’è, pare, ANCI, l’associazione dei Comuni d’Italia, fortemente preoccupati per la qualità dell’aria: specie da polveri sottili ecc dovute in gran parte ad inquinamento da combustione delle caldaie.

Sicuramente non siamo contro questo provvedimento. Tutt’altro. Certamente ci domandiamo tutti che senso abbia incentivare l’installazione di caldaie più efficienti in case ed edifici che magari hanno finestre che sono buchi energetici. Una situazione che si verifica nell’90% del nostro patrimonio edilizio (dati Cresme).
Resta a consolazione del mondo del serramento il bonus casa del 50% a favore di chi sostituisce i vecchi serramenti con nuovi e più efficienti.

Ora però la parola passa al Senato. Pochissime le speranze che si cambi il testo approvato alla Camera.

(eb)