Progetti

Archi Depot Tokyo. Alla Triennale di Milano, i modelli architettonici dei progettisti giapponesi

In mostra dal 10 al 19 luglio 2015 alla Triennale di Milano, i modelli architettonici di 41 grandi progettisti giapponesi rappresentano lo spirito più profondo di una cultura architettonica viva tra avanguardia e memoria. La Fondazione Archi Depot (Organizzazione per la preservazione della cultura dell’architettura) è stata istituita nel 2015, dalle aziende Terrada Warehouse e Tokyo Design Center, per preservare modelli e disegni della cultura architettonica giapponese.

Lo scopo principale della fondazione è quello di conservare e mostrare al pubblico i modelli architettonici che, ancora oggi, svolgono un ruolo importante nel trasmettere a un vasto pubblico la visione e il pensiero degli architetti.

Negli studi di architettura, i modelli realizzati a mano rappresentano preziosi strumenti di elaborazione del pensiero, divenendo la concreta e personalissima testimonianza del processo compositivo di ogni progettista.
Il progetto dell’esposizione – curato da Setsu & Shinobu ITO di Studio ITO Design – rispecchia compiutamente i principi e le caratteristiche del museo archivio Archi Depot di prossima apertura a Shinagawa a Tokyo.

Attraverso i modelli di una grande varietà di architetti giapponesi, tra cui Kengo Kuma, Arata Isozaki, Tetsuo Furuichi, Shigeru Ban, Koh Kitayama, Rike Yamamoto e ponendo al centro della mostra le opere delle giovani generazioni, Archi Depot Tokyo esplora le visioni degli architetti e la magia dell’architettura, aspirando a trasmettere il valore della memoria e della cultura architetturale.

Nelle immagini in gallery i modelli architettonici dei progetti di Arata Isozaki – Allianz Tower, Eijiro Kosugi+Aya Utsumi – Shimouma Apartment, Koh Kitayama – House in Tsujido, Kengo Kuma – Asakusa Culture and Tourist Information Center, Riken Yamamoto – The Circle at Zürich Airport e Shigeru Ban – Nepal project.

Il 9 luglio la presentazione alla stampa con Luca Molinari, curatore e critico di architettura, Marco Imperadori, delegato del Rettore del Politecnico di Milano per l’Estremo Oriente, Donatella Bollani, vicedirettore di Domus, Coco Funabiki, presidente Tokyo Design Center, Haruo Iwasaki, ad Wharehouse Terrada e Setsu Ito, partner Studio ITO design e visiting professor Università di Tsukuba.