Progetti

Bagni salisburghesi, nuova vita di un edificio abbandonato

Salisburgo: da casa di cura a centro benessere. La trasformazione di un edificio abbandonato nei nuovi bagni salisburghesi. Un progetto che ha ottenuto il livello GOLD della certificazione Klimaaktiv.

I bagni salisburghesi nascono nel centro storico della cittadina austriaca, al posto di una casa di cura della seconda metà del ‘900. L’inaugurazione un centro per il benessere e per l’idroterapia con vista della città impreziosisce un gioiellino di cultura europea, ricco di storia e suggestioni turistiche. Negli ultimi anni spesso ha avuto modo di atteggiarsi a punto di riferimento per lo studio su progetti e facciate, attraverso iniziative e simposi basati sull’architettura

Il progetto ha ottenuto il livello GOLD della certificazione Klimaaktiv, ed è stato firmato da Berger+Parkkinen Architekten, studio fondato nel 1995 da Alfred Berger e Tiina Parkkinen con sedi a Vienna e Helsinki. Il fulcro dell’idea ha tenuto conto dell’ubicazione del sito, nel cuore della Città Vecchia, con affaccio diretto sul parco del Kurgarten.

L’edificio sorge in un punto di snodo con preesistenze di varie epoche: ottocentesche, barocche e a sviluppo lineare. Il paesaggio ha un ruolo importante per la conformazione del progetto; infatti diventa architettura con volumi e superfici che riprendono i caratteri del luogo. Nei nuovi bagni salisburghesi i servizi terapeutici e spa si sviluppano su 62,500 mq, mentre la copertura ospita le saune con lounge bar, piscina all’aperto e belvedere. Una sorta di grande terrazza panoramica.

Qui un grande oculo permette di diffondere la luce zenitale all’interno del terzo piano occupato da ben quattro vasche per il nuoto: sportiva, per le immersioni, per bambini e per il relax. Il terzo piano presenta un controsoffitto sinuoso tridimensionale, che lo conforma come una scenografica subacquea. Geometrie, materiali e tecnologie sono stati scelti in relazione con l’esterno e il tessuto urbano. Planimetria e facciate sono state impostate sulla semplicità e su una serie di prospettive che dialogano con il contesto. I prospetti moderni e articolari si relazionano con i giardini di fine ‘800. Il progetto è caratterizzato dall’alternanza tra linee morbide e rigide, trasparenza e opacità, intimità e dimensione pubblica.

Elemento di forte impatto visivo è l’onda ritagliata nel brise soleil, che interrompe la scansione verticale dei prospetti suggerendo l’idea del nuoto e insieme richiamando l’orizzonte montuoso della zona di Salisburgo.

a cura di Margherita Toffolon