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Cosa resterà di questi bonus?

Fine d’anno tribolate per il nostro settore ormai da tempo … tutti in attesa di scoprire cosa riservano le varie finanziarie e i decreti aiuta o salva qualcosa. E fino all’ultimo tutti con il fiato sospeso, polemiche, lettere al Governo, notizie incomplete e preoccupazioni per il futuro

Il superbonus 110 % già abbassato al 90% si ridurrà ancora al 70% a partire dall’1 gennaio 2024, ma questa non è una novità. Tutti però si aspettavano una proroga o qualche dilazione che di fatto non avverrà.

Aspettiamo il testo definitivo del decreto ad hoc sul 110%  ma ciò che si prospetta è che non vi saranno più proroghe ma un aiuto specifico solo per i cittadini con un reddito basso e che si trovano con cantieri aperti e un avanzamento lavori almeno al 60%. Solo a questi sarà garantito un contributo sulle spese che sosterranno per compensare il taglio del bonus.

 

Il decreto però contiene anche altre misure in tema di cessione del credito, sisma bonus e barriere architettoniche.

 

Una minima tutela per chi ha usufruito di cessioni del credito e sconto in fattura e che possa attestare i Sal entro fine 2023; anche se i lavori non sono terminati non dovrà restituire il credito ma dovrà terminare i lavori rispettando le condizioni iniziali.

 

Aumentano i controlli e le limitazioni anche per le aree terremotate: niente cessione in caso di demolizione e ricostruzione e verifiche più stringenti.

 

Ciò che però sta maggiormente accendendo gli animi in queste ore è la possibile esclusione dei serramenti dal Bonus Barriere Architettoniche 75%.

Un’agevolazione che da qualcuno è stata cavalcata immediatamente o dopo qualche tempo, da altri eticamente contestata da altri ancora timidamente presa in considerazione solo in determinate circostanze e che con questa possibile rimodulazione rischia di bloccare cantieri o lavori già iniziati.

Almeno questa la paura di molti e il grido lanciato anche dalle Associazioni di settore preoccupate per le aziende che non hanno mai la possibilità di prendere decisioni a lungo termine ma sempre in corsa e con il rischio di cambi repentini.

 

Nell’attesa della versione definitiva del decreto 110% e contestualmente dell’approvazione della Legge di Bilancio che dovrebbero arrivare nelle prossime ore invitiamo i lettori alla calma, a prendere distanza dalle polemiche e informarsi solo da fonti autorevoli.

a cura di Olga Munini