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Edifici a energia quasi zero. La Casa di Galliate: da rustico ad abitazione a zero consumo

In un edificio a consumo quasi zero le finestre svolgono un ruolo fondamentale per riscaldare gratuitamente gli ambienti con il sole: è il caso del rinnovo di una casa a Galliate (Novara) costruita dentro a un fienile, utilizzando serramenti Fakro per il tetto e serramenti legno/alluminio con triplo vetro e veneziane con Uw 0,84.

Riqualificare un rustico per andarci ad abitare: è il sogno di molti italiani che, per Marco Panebianco, è diventato una realtà a elevata sostenibilità ambientale. Abitata dallo scorso anno, la Casa Attiva, 173,19 m2 utili, a Galliate in provincia di Novara è un edificio risultato dell'Intervento di recupero abitativo, che non ha bisogno di alcun impianto di riscaldamento. Galliate (NO) è comune in Zona Climatica E con gradi giorno: 2.655 con Temperatura esterna di progetto prevista di -5°C.

“In origine il committente voleva realizzare una casa passiva – spiega l'ing. Catello Soccavo, che ha curato gli aspetti energetici e termotecnici dell'intervento – con impianti di climatizzazione quali, ad esempio, i pavimenti radianti.

Oggi, però, è possibile costruire edifici attivi, che producono più energia di quanta ne consumino, e a consumo quasi zero, perciò senza impianti ma comunque capaci di assicurare le corrette condizioni di comfort termico. Basta impiegare metodi di calcolo dinamico che tengano conto, fra l'altro, del guadagno solare attraverso le finestre.

In pratica, utilizzando il metodo di calcolo standard previsto dalle normative europee, il fabbisogno energetico dell'edificio sarebbe risultato pari a circa 7 kW. Nel caso della Casa Attiva di Galliate, al contrario, il fabbisogno calcolato considerando le dispersioni effettive al variare della temperatura esterna è risultato di soli 2,1 kW. È stato così possibile sviluppare un progetto che non prevede altri impianti termici oltre a quello di ventilazione meccanica – con recuperatore del calore – ai tre termoarredi elettrici posti nei servizi igienici, e alla pompa di calore per l'acqua calda sanitaria, tutti alimentati dal campo fotovoltaico posto sulla copertura.”

“Attualmente stiamo completando il sistema di monitoraggio delle prestazioni ma l'edificio mantiene effettivamente le condizioni ottimali di comfort. Ne sono prova i messaggi che il committente pubblica in un social network, riportando le temperature registrate negli ambienti. Fino alla metà di gennaio la temperatura non è mai scesa sotto i 20 °C e i termoarredi non si sono mai accesi. In ogni caso è stata predisposta la verifica delle prestazioni mediante la Firma Energetica, un metodo intuitivo e affidabile che consente a ogni cittadino di verificare se il sistema edificio-impianto rispetta le previsioni di consumo.”

 “Anche i modelli più performanti di porte esterne e finestre costituiscono il punto debole dell'involucro, in quanto i loro valori di trasmittanza sono decisamente più elevati rispetto a quelli delle murature. In compenso, permettono l'ingresso dei raggi solari che riscaldano gratuitamente gli ambienti. Abbiamo perciò previsto ampie superfici trasparenti rivolte a sud (circa 24 metri quadrati), realizzate con serramenti di elevata qualità scelti dal committente, che ha orientato anche la scelta delle finestre da tetto e dei serramenti in genere”.

Le finestre installate sulla copertura della Casa Attiva sono del modello FTT U6 Thermo prodotto da Fakro. Serramento con prestazioni termiche tra le migliori disponibili sul mercato, FTT U6 Thermo ha un coefficiente 0,81 W/ m²K (0,70 W/ m²K se installato con raccordo termoisolante EHV-AT Thermo). Finestra a bilico, con l’asse di rotazione posizionato al di sopra della mezzeria del telaio della finestra, FTT U6 è dotata inoltre di doppio vetrocamera ad alto risparmio energetico, di spessore di 53 mm (6H-18-4HT-18-33.2T con vetro interno antisfondamento basso emissivo, vetro esterno temperato e vetro centrale temperato basso emissivo), e presenta un sistema quadruplo di guarnizioni che implementano l’ermeticità.

Proposta in differenti dimensioni, dalla più piccola di 55×98 cm alla più ampia di 134×140 cm, la finestra FTT U6 Thermo è realizzata in legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sottovuoto (metodologia più efficace di molti altri sistemi d’impregnazione, in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose) e rifinito con due mani di vernice acrilica.

Le finestre sono state inoltre accessoriate con tapparelle elettriche ARZ Z-Wave – per opportuno isolamento invernale – comandate con interruttori ZWK10 o radiocomando ZWP10 integrati con domotica Z-Wave a seconda dei diversi tipi di scenari valutati.

Il Progetto strutturale e architettonico è dell’Ing. Giuseppe Ceffa, Studio A, Galliate (NO) mentre l’Impresa edile è Edil Costruzione F&G di Vincenzo Africano e le finestre da tetto Fakro sono state vendute da Edilizia Grossini Srl, Suno (NO).

La progettazione dell’involucro edilizio è stata concepita in modo da permettere l’assenza sia del generatore di calore, sia di terminali di erogazione del calore in ogni locale (sono presenti 3 scaldasalviette nei bagni e altri sistemi di backup). Con questo obiettivo, grande attenzione è stata dedicata al calcolo ed alla progettazione della correzione di tutti i ponti termici della struttura, impiegando codici di calcolo agli elementi finiti. Nelle pareti, in muratura, è stato previsto un isolante di 12 cm, nel tetto, con struttura lignea, di 28 cm. I serramenti, con triplo vetro, sono caratterizzati da una trasmittanza totale Uw di 0,84 W/m2K. Le pareti esterne hanno un U=0.16 W/m2K (12 cm isolante). La copertura un U=0.09 W/m2K (28 cm isolante) e il pavimento un U=0.16 W/m2K (12 cm isolante). I serramenti hanno un Uw=0.84 W/m2K (infisso legno/alluminio, triplo vetro + veneziana).