Finestra? No è una lampada…

Quella proposta da CoeLux, startup italiana attiva nel campo dell’illuminazione, è una “falsa” finestra ovvero una lampada che assume la forma di una finestra in parte o di una finestra da tetto.

Si tratta infatti di una sorta di finestra tecnologica che si inserisce in un soffitto o anche in una parete senza aperture verso l’esterno e che crea l’impressione che esista davvero una finestra.

E’ un sistema ottico estremamente complesso e costoso basato su nanotecnologie, capace di riprodurre artificialmente l’effetto della luce naturale e l’immagine del cielo e del sole creando all’interno degli ambienti le forme e i volumi dello spazio esterno incorniciandoli in un vano finestra.

La combinazione di tre elementi fondamentali permettono questo “inganno”: un sistema led di ultima generazione che riproduce le caratteristiche spettrali della luce solare, sistemi ottici sofisticati per impartirne la direzionalità dovuta alla distanza tra cielo e sole e materiali nanostrutturati in grado in pochi millimetri di realizzare i processi diffusi di rayleigh che avvengono nell’atmosfera.

Nasce così il sistema CoeLux, ovvero luce artificiale che somiglia alla luce naturale. Sperando che tutto ciò non significhi che si possa fare a meno delle finestre.

Ad averla progettata e realizzata è il professor Paolo Di Trapani, docente di Fisica al Dipartimento di Scienze ed Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria a Como, che per oltre 10 anni ha sperimentato l’idea di creare una tecnologia capace di ricostruire fisicamente i fenomeni ottici atmosferici per dare la sensazione di essere outdoor anche in un luogo indoor.

Il modello CoeLux®45 Square per applicazioni murali ad esempio si ispira direttamente da “Morning Sun” del pittore Edward Hopper. Qui la cornice che ne fa una sorta di finestra è molto evidente.

Il modello Skylight invece serve ad illuminare gli ambienti direttamente dal soffitto.