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Fisica degli edifici: nuova camera climatica, “hot box” a Bolzano

Nel laboratorio di “Termofisica dell’edificio” nel realizzando Parco Tecnologico di Bolzano una camera climatica o “hot box” che serve per osservare e misurare le risposte alle sollecitazioni variabili delle pareti dell’involucro dell’edificio

Un primo passo in direzione della creazione del futuro Parco tecnologico a Bolzano. Sono stati inaugurati i nuovi locali dei laboratori per la ricerca su “Tecnologie alimentari” e “Produzione energetica”. La strumentazione acquistata per questi ultimi e per i laboratori di “Ingegneria per le Innovazioni Agro-Forestali” e di “Termofisica dell’edificio” (tra cui la nuova camera climatica) vi verrà trasferita non appena il Parco sarà completato nella zona industriale di Bolzano.

Una ricerca all’avanguardia e che favorisca la crescita della competitività territoriale puntando sulla valorizzazione delle specificità locali. Questo l’orizzonte degli obiettivi della Libera Università di Bolzano che oggi ha inaugurato quattro nuovi laboratori e ha rinnovato la strumentazione di altri due già esistenti.

Dalla fine dei lavori, in maggio, ad oggi, i ricercatori hanno potuto cominciare a lavorare con i nuovi strumenti acquistati per i quattro nuovi laboratori di “Tecnologie alimentari” (suddivisi in Food E-Sense Lab e Food Pilot Lab), “Produzione energetica” (suddiviso in Bioenergy Lab e Biofuels Lab) – inaugurati oggi – e per quelli di “Ingegneria per le Innovazioni Agro-Forestali” e “Termofisica dell’edificio”. Sono questi anche i quattro ambiti di ricerca su cui si concentrerà l’università altoatesina negli anni a venire. Il comune denominatore tra tutte le ricerche svolte nei quattro laboratori sarà la sostenibilità ambientale. L’Alto Adige è una regione che deve gran parte della sua fortuna alla bellezza dell’ambiente e all’efficacia con cui gestisce le sue risorse naturali. La ricerca ha quindi, tra le altre cose, il fine ultimo di permettere un migliore e minore utilizzo delle risorse ambientali.

In particolare il laboratorio di “Termofisica dell’edificio”, diretto dal prof. Andrea Gasparella, docente di Fisica tecnica ambientale presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie, nel futuro Parco tecnologico si occuperà di effettuare ricerche e test sulle prestazioni dei componenti dell’involucro dell’edificio e sugli impianti di riscaldamento e di raffrescamento, in particolare sui sistemi di distribuzione, emissione e regolazione.

Si tratta di un laboratorio le cui attività erano già state avviate ma la cui strumentazione è stata ora ampliata grazie al sostegno della Provincia Autonoma e alla spinta dell'iniziativa per il nuovo Parco Tecnologico. In particolare è stata potenziata la dotazione di una camera climatica o “hot box” che serve per osservare e misurare le risposte alle sollecitazioni variabili delle componenti opache – ovvero le pareti – dell’involucro dell’edificio. Solo alcuni altri laboratori al mondo hanno sviluppato proprie tecnologie di misura delle proprietà dinamiche e dispongono di apparecchiature analoghe, ma la ricerca è ancora in corso e necessità di ulteriori sforzi. Altre camere climatiche con diverse potenzialità e alcuni moduli costruttivi per test all'esterno si aggiungeranno non appena gli spazi saranno disponibili presso il Parco Tecnologico, e consentiranno di valutare il comportamento degli edifici, in particolare di quelli esistenti, nelle condizioni più critiche quali quelle estive.

Qui a Bolzano, nell'ambito del Parco Tecnologico, porteremo avanti due linee di ricerca relative alla termofisica dell'edificio”, afferma il prof. Gasparella, “una che studia le caratteristiche delle componenti opache, singolarmente ma soprattutto nella loro interazione con le altre componenti dell'involucro, opache e finestrate. La seconda linea di ricerca invece riguarderà la risposta dinamica degli impianti, con particolare riguardo a quelli di ventilazione degli edifici”. Si tratta, in entrambi i casi, di ricerche che verranno svolte con la collaborazione di imprese interessate a testare le qualità di nuovi materiali o impianti. L’obiettivo di tali attività si integra inoltre con le attività sviluppate presso la Libera Università di Bolzano che mirano a studiare e ottimizzare la percezione dell'ambiente costruito da parte degli occupanti, in modo da contestualizzare la prestazione energetica in funzione del comfort termico, visivo ed acustico garantito. “L'efficienza energetica non può essere perseguita a scapito della qualità dell'ambiente interno. La ricerca in questo ambito ha ancora molto da esprimere per consentire la progettazione e la gestione ottimale di edifici ad elevate prestazioni”.