Sconto in fattura dell’ecobonus. Idrotermosanitari contro

Anche l’associazione Angaisa contraria allo “sconto in fattura” previsto dall’articolo 10 del DL Crescita. E’ un provvedimento che non tiene conto delle dinamiche del mercato e che penalizza gli operatori della filiera ITS

Contro lo sconto in fattura dell’ecobonus previsto dall’articolo 10 del DL Crescita si erge anche Angaisa, la radicata associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia. In sintesi: è un provvedimento che non tiene conto delle dinamiche del mercato e che penalizza fortemente gli operatori della filiera ITS-IdroTermoSanitario. Del resto i lettori di questo sito hanno potuto cogliere la dimensione del problema per il settore idrotermosanitario osservando, all’interno della news dell’altro ieri, la pubblicità stradale di Enel X che pubblicizzava lo sconto in fattura del 65% per un impianto di climatizzazione estiva.

“E’ un provvedimento che non tiene conto delle dinamiche del mercato in cui operano le nostre imprese e delle loro dimensioni” – osserva Enrico Celin, presidente di Angaisa – “il meccanismo previsto dal decreto crescita rischia di produrre, e di fatto sta già producendo, gravi effetti distorsivi che penalizzano soprattutto installatori e distributori. E’ evidente che la cessione del credito di imposta potrà essere gestita solamente da pochi operatori, in grado di sopportare gli oneri che inevitabilmente andranno a gravare su tutti gli attori del comparto, a partire dalle migliaia di piccole e medie imprese che non potranno fare da “ammortizzatore finanziario”. Per questo
auspichiamo un’azione congiunta delle principali organizzazioni di settore, volta ad ottenere l’abolizione dell’articolo 10, al fine di salvaguardare il ruolo e le funzioni di tante aziende e tanti professionisti qualificati”.

Va sottolineato, mette in luce Angaisa, che, fino all’emanazione del provvedimento attuativo da parte dell’Agenzia delle Entrate, questa nuova misura è di fatto inapplicabile: un altro elemento che contribuisce a rendere particolarmente confusa e potenzialmente conflittuale la gestione dei rapporti commerciali con la clientela privata.

“Mi auguro che questa nuova sinergia con altre associazioni di categoria” – conclude Enrico Celin – “possa rappresentare anche una nuova opportunità per sollecitare insieme il Governo, affinché vengano rese strutturali le detrazioni fiscali che hanno sostenuto il settore in questi anni, mantenendo inalterate le attuali aliquote e le relative modalità applicative”.

Foto. Da doc Daikin