IN-compatibilità di posa

I prodotti per la posa non sono tutti uguali, non solo in termini di qualità e proprietà ma anche di formulazione. Sono prodotti chimici la cui interazione può determinare pericolose incompatibilità. Come tutelarsi?

I sigillanti per costruzioni sono prodotti chimici utilizzati per diversi tipi di applicazione.

Può capitare che entrino in contatto tra loro e per questo potrebbero presentarsi delle incompatibilità che potrebbero trasformarsi in danni ingenti.

Il caso dei serramenti è emblematico, chi si occupa della posa in opera dovrebbe conoscere nel dettaglio i prodotti che utilizza e, in assenza di informazioni precise, tutelarsi con test di laboratorio specifici.

Nell’applicazione sul vetro come elemento dell’edificio, con funzione principale di incollaggio vetro/vetro oppure vetro/metallo, i sigillanti possono essere distinti per tipo di polimero (in generale: polisolfuro, poliuretano, silicone) e tipologia di sistema (bicomponente o monocomponente). La scelta del tipo di polimero e del sistema dipende dai requisiti cui il prodotto deve rispondere, dal metodo applicativo, dal tempo di indurimento, dalla facilità d’uso e dall’economia di esercizio; una scelta oculata valorizza il reale potere tecnologico che, a volte, viene sottovalutato.

Per quanto riguarda i sigillanti elastici non strutturali, che vengono frequentemente utilizzati nel sistema finestra a volte anche a contatto diretto con i sigillanti strutturali e/o per vetrocamera, data la grande varietà di prodotti disponibili, è opportuno ricordare che non sono tutti uguali tra loro e, pur avendo solitamente la medesima base polimerica (silicone), possono avere differenti meccanismi di reticolazione che determinano il rilascio in aria di differenti sostanze.

Le  funzioni principali dei polimeri nel settore vetro/serramento sono l’adesione alle superfici (che offre stabilità meccanica all’assemblaggio di più materiali) e la sigillatura della zona di contatto tra i materiali (che limita li passaggio di fluidi).

Le prestazioni ottimali di queste funzioni sono raggiungibili se:

  • è stato individuato il prodotto corretto per quella specifica funzione;
  • il giunto è nelle dimensioni corrette;
  • le superfici di contatto sono state pulite e/o trattate correttamente;
  • il polimero bicomponente è miscelato correttamente;
  • la temperatura di applicazione e delle superfici non è estremamente bassa o alta;
  • sono verificate le compatibilità con gli altri prodotti.

Le interazioni chimiche possono portare alla modifica delle proprietà dei sigillanti e alla perdita di funzionalità.

Per limitare i fenomeni di incompatibilità, l’utilizzatore/applicatore dovrà:

  • seguire le indicazioni normative;
  • seguire le indicazioni dei produttori dei sigillanti;
  • attuare le verifiche in produzione;
  • controllare la compatibilità tra i materiali o valutare con i propri fornitori se sia già disponibile una verifica pregressa.

 

Nella foto di apertura sono rappresentate alcune interazioni chimiche che hanno portato alla modifica delle proprietà dei sigillanti e alla perdita di funzionalità.

Partendo dalla prima in alto a sinistra :

-perdita di funzionalità adesiva del sigillante primario e secondario con dislocazione del distanziatore.

-perdita di funzionalità adesiva del sigillante primario e secondario, dislocazione del distanziatore flessibile con penetrazione nel vetrocamera della schiuma autoespandente inserita nella cavità tra vetro e telaio.

-perdita di funzionalità adesiva e di sigillatura del sigillante primario e secondario con penetrazione di umidità nella cavità della vetrata con conseguente insorgenza di muffe

-perdita di funzionalità del sigillante primario che si è sciolto e raccolto in un angolo del vetrocamera.

 

a cura di Andrea Stevanato