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Liguria. Aperti i piccoli cantieri, ok per i serramenti metallici

In Regione Liguria i piccoli cantieri sono aperti dal 14 aprile, ma c’è una piccola apertura anche per le produzioni di serramenti in alluminio e acciaio - indipendentemente dal Codice ATECO. Le FAQ della Regione

La Regione Liguria sta facendo da capofila nel processo di riapertura dei piccoli cantieri. E apre anche ai serramenti metallici, le cui produzioni non sono autorizzate nel resto del territorio nazionale. Come forse noto, nella regione, i piccoli cantieri sono le attività prevalenti nell’edilizia sia privata che pubblica. L’urgenza della loro riapertura è dettata anche dall’approssimarsi della stagione turistica che è alle porte, pur non sapendo come essa sarà.

La riapertura è stata stabilita dall’Ordinanza 19/2929 del presidente Giovanni Toti quale “Atto di indirizzo, chiarimenti e disposizioni attuative nel territorio della Regione Liguria” del DPCM 10 aprile (vedi allegato).

Sempre nel rispetto del quadro normativo vigente e delle disposizioni in materia di distanziamento sociale, l’Ordinanza autorizza – indipendentemente dal Codice ATECO -:
– le installazioni e gli allestimenti stagionali necessari per l’apertura degli stabilimenti balneari oltre che di piccoli chioschi già autorizzati
– le opere minori di cui al d.P.R. 6 giugno 2001 n° 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” come di seguito indicate:
a) attività edilizia libera, di cui all’art. 6 del d.P.R. 380/2001;
b) opere edilizie per le quali è sufficiente la CILA, di cui all’art. 6bis del d.P.R. 380/2001.

Sono autorizzate anche altre opere di minore interesse per i lettori (vedi in allegato il testo dell’Ordinanza).

Tra le attività di edilizia libera sono comprese oggi dopo un lungo processo di “ampliamento”:

-serramenti e infissi interni ed esterni, le inferriate e altri sistemi anti-intrusione, i parapetti e ringhiere, gli elementi di rifinitura delle scale, i controsoffitti, gli impianti di protezione antincendio
nonché
-le serre, i pannelli solari e fotovoltaici, i gazebo, i pergolati, le tende, le tende a pergola, le pergotende, fino agli elementi divisori verticali non in muratura, agli stand fieristici, alle tensostrutture e agli elementi espositivi vari.

L’ampliamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì 7 aprile come Decreto del 2 marzo 2018 “Approvazione del glossario contenente l’elenco non esaustivo delle principali opere edilizie realizzabili in regime di attività edilizia libera, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222”. (vedi news)

L’Ordinanza di Regione Liguria è molto interessante perché dice quattro cose di rilievo, anche a livello nazionale:
1-c’è urgenza e necessità di approntare per bene la stagione turistica (i piccoli cantieri servono anche a questo);
2- “la classificazione ATECO rappresenta la classificazione delle attività economiche sviluppata e utilizzata dall’Istat esclusivamente per finalità statistiche e non sempre univocamente rappresentativa delle attività produttive”. Quindi essa non riflette la complessità delle nostre realtà produttive e io, Regione Liguria, autorizzo chi ritengo utile e indispensabile all’economia del territorio, pur salvaguardando le misure igienico-sanitarie;
3- le attività autorizzate comprendono “gli interventi di norma eseguiti all’aperto ovvero in presenza di poche unità di personale – precipuamente artigiani o piccole aziende o addirittura direttamente concessionari – e che, soprattutto, in genere non richiedono particolari allestimenti per spazi comuni di cantiere (spogliatoi, servizi igienici, magazzini e mense) e pertanto di per sé escluse dalle attività “industriali“”;
4-gli interventi citati in precedenza possono ricondursi ad attività che non necessitino di permessi a costruire ovvero di SCIA.

Tutta questa premessa giuridica per aprire i piccoli cantieri e anche per autorizzare de facto tramite alcune FAQ anche le produzioni di serramenti in alluminio e in acciaio, ingiustamente escluse dal DPCM 10 aprile e precedenti, come vedremo nelle news qui e qui.

a cura di Ennio Braicovich

Documenti Allegati

Ordinanza n. 19/2020