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Posa in opera: la norma ÖNORM B 5320

La posa di un serramento richiede competenze di alto livello, requisiti tecnici dei materiali e un’importante collaborazione tra le figure coinvolte. In Austria la norma ÖNORM B 5320 regola e definisce in maniera chiara i requisiti e i limiti d’intervento dei vari operatori ce ne parla Peter Schober di Holzforschung

La posa delle finestre non è un passaggio banale, ma richiede competenze di alto livello e volontà di collaborazione tra tutti i diversi operatori coinvolti. Inoltre, in presenza di geometrie complesse sono da soddisfare elevati requisiti tecnici vi è quindi la necessità di una lavorazione accurata dei materiali di posa. Tutto ciò evidenzia il bisogno di regole chiare per definire con precisione i requisiti tecnici e i limiti d’intervento dei vari operatori.

In Austria, questi requisiti sono definiti dalla norma ÖNORM B 5320 “Einbau von Fenstern und Türen in Wände – Planung und Ausführung des Bau – und des Fenster/Türanschlusses (Posa in opera di serramenti – progettazione ed esecuzione dei giunti di posa tra serramento e vano di posa)”.

Dal 2015 in Austria è stato adottato un nuovo approccio con l’obiettivo di tenere conto delle diverse competenze delle figure professionali coinvolte nella posa di serramenti, per esempio muratori, carpentieri, produttori di infissi, posatori, produttori di facciate continue e sistemi di cappotto, intonacatori/stuccatori, posatori di cartongesso, lattonieri e l’intera filiera dei rispettivi fornitori. In particolare, è stato introdotto un “giunto di posa standard” (Fig. 1) che consente allo stesso tempo una chiara separazione degli interventi dei singoli operatori e permette di completare la fase di posa permettendo un collaudo (verbale di posa) di questa fase (posa del controtelaio). Dall’altra parte si introduce anche un modello di applicazione specifica che, a differenza del giunto di posa standard, consente ampie possibilità tecniche (per esempio termica, acustica, sicurezza), sempre a condizione che il progettista chiarisca, determini e supervisioni i dettagli tecnici. La ÖNORM già menzionata si applica alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni, nonché agli interventi di sostituzione delle finestre.

ÖNORM B 5320
Esempio di giunto di posa standard
LEGENDA:
1 = controtelaio / telaio
2 = vano di posa/costruzione portante
3 = Isolamento termico-acustico
4 = tenuta all’aria interna
5 = tenuta agli agenti atmosferici

 

Giunto di posa standard

Il giunto di posa standard fissa i requisiti minimi per il giunto primario (controtelaio/finestra) al vano di posa rispetto alla costruzione portante o in caso di sostituzione delle finestre alla parete esistente, senza apportare modifiche. Questo giunto di posa standard comprende il fissaggio del controtelaio o telaio della finestra al vano di posa, il riempimento del giunto e la sigillatura interna ed esterna. Questo giunto di posa standard deve soddisfare i requisiti in termini di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza meccanica al carico del vento.
Per il giunto di posa standard è possibile utilizzare applicazioni standardizzate a regola d’arte o specifiche dai serramentisti. Per il giunto di posa standard che non rappresenta un’installazione completa (per esempio senza intonaco) non sono necessarie le verifiche dell’isolamento acustico, le analisi delle isoterme, del ponte termico lineare Ψ, del fattore di temperatura fRsi ecc…

Ai sensi della ÖNORM citata, il bancale della finestra (esterno e interno) non fa parte del giunto di posa standard, ma può essere inserito nell’applicazione se previsto.

Separazione degli interventi dei vari operatori

Alla luce di questa definizione di giunto di posa standard, diventa anche possibile ottenere una chiara separazione dei ruoli e competenze. Ciò significa che, per la prima volta, il posatore o serramentista ha la possibilità di consegnare l’opera dopo aver completato il suo lavoro di posa del controtelaio/telaio e di ottenere un collaudo o verbale di posa preliminare al direttore dei lavori.

ÖNORM B 5320
Esempio di giunto di posa specifico
LEGENDA:
1 = controtelaio / telaio
2 = vano di posa/costruzione portante
3 = Isolamento termico-acustico
4 = tenuta all’aria interna
5 = tenuta agli agenti atmosferici
6 = facciata (p.es. cappotto)
7 = intonaco

 

Giunto di posa specifico

Il giunto di posa specifico rappresenta requisiti tecnici alla progettazione della posa a seguito del cantiere specifico con requisiti alla posa progettata specificamente per una determinata struttura, che può discostarsi dal modello standard. Questo giunto di posa specifico comprende i possibili collegamenti a tutti gli strati della costruzione della struttura muraria e viene solitamente eseguito da più professionisti. I compiti assegnati dei singoli operatori e le interfacce tra di essi devono essere pianificati, o quanto meno definiti. Il giunto di posa specifico deve soddisfare tutti i requisiti statici, l’isolamento termico e acustico, tenuta, comportamento igrometrico, resistenza meccanica, la destinazione d’uso e l’idoneità funzionale.

 

Altre particolarità della norma ÖNORM B 5320

La ÖNORM citata contiene volutamente “solo” i requisiti e nessun dettaglio costruttivo. Ciò allo scopo di non limitare la varietà delle possibili possibilità di esecuzione e quindi di potere adattarsi nel miglior modo possibile alle esigenze locali. Ciò significa che possono essere utilizzati anche nuovi prodotti, a patto naturalmente che soddisfino tutti i requisiti previsti. La prova dell’idoneità di nuovi prodotti o esecuzioni è possibile ottenere in conformità alla norma ÖNORM B 5321 “Einbau von Fenstern und Türen in Wände – Prüfverfahren (Posa in opera di serramenti – metodi di prova)”. Un effetto collaterale positivo è dato dal fatto che la descrizione dell’ambito tecnico della norma è stato possibile ridurla a meno di venti pagine. Dal punto di vista tecnico, sono state inserite alcune novità, come per esempio:
Il giunto di posa del controtelaio o della finestra deve essere idoneo a prevenire la formazione della condensa secondo ÖNORM B 8110-2. Anche il comportamento all’umidità dei materiali da costruzione adiacenti è decisivo per la diffusione del vapore. Nel caso di pareti ben ventilate, il rischio di formazione di condensa da diffusione del vapore è basso. In presenza di queste condizioni, all’interno del locale non sono necessari collegamenti a tenuta di diffusione del vapore. È comunque richiesta la tenuta all’aria.
Il “blower door test” (analisi della tenuta all’aria degli edifici) non è adatto per la valutazione qualitativa e quantitativa della tenuta all’aria della finestra e del giunto di posa, poiché questo test non consente di trarre conclusioni definitive sulla permeabilità all’aria in relazione alla lunghezza dei giunti della finestra e giunti di posa, inoltre le pressioni di prova vengono impostate su valori molto più bassi.

 

L’autore

Peter Schober

Peter Schober è laureato in ingegneria presso il Dipartimento di Tecnologia del legno. Dal 1982 è stato responsabile e firmatario dei reparti “Finestre” e “Tecnica edilizia” di Holzforschung Austria, attualmente in pensione da settembre 2023. Nel 1998 è diventato docente presso l’Università di Tecnologia di Vienna. Presidente del gruppo di lavoro 011.03 su “Posa in opera di serramenti” presso la Austrian Standards. Da oltre 30 anni si occupa di test e sviluppo di finestre e porte e della loro installazione.

a cura di Peter Schober, Holzforschung - Austria