News

Raccontare i cantieri: cantieri a distanza

Gestire un cantiere è di per sé già un lavoro complesso. Ma gestire un cantiere a distanza, aumenta in maniera significativa la complessità proprio perché ogni errore, anche il più piccolo, può costare molto caro. È necessario sapere coordinare questa situazione al meglio, non solo con gli strumenti che abbiamo a disposizione ma anche unendo una corretta pianificazione e processi ben definiti

Continua la rubrica dedicata ai cantieri, che lascia la parola a chi li vive ogni giorno da anni ed è riuscito a farsi un nome nel settore!

L’autore è William Bisacchi (serramentista con oltre 30 anni di esperienza) ed è il protagonista di una nuova rubrica sulla rivista Nuova Finestra in cui scrive di cantieri particolarmente difficili che ha avuto modo di seguire e di come siano stati ottenuti brillanti risultati grazie anche alla scelta dei giusti serramenti. E qui sul sito guidafinestra.it li racconta attraverso video dedicati, corredati di foto e dettagli interessanti che potrebbero essere particolarmente utili per i colleghi. Ogni mese un cantiere, ogni cantiere una storia, ogni storia una problematica da risolvere, ogni problematica risolta un risultato eccellente.

 

Gestire un cantiere a distanza ha come difficoltà primaria la comunicazione. Oggi siamo abituati a recarci sul campo per ogni piccola cosa, ma sappiamo che con distanze di centinaia di chilometri non sarebbe né veloce né conveniente. È vero che la tecnologia può essere molto utile per chiarire le questioni più difficili, per esempio grazie a un’e-mail, una chiamata o addirittura una videochiamata riusciamo a comunicare in tempo reale, ma purtroppo tutto questo non sempre basta. Per poter lavorare al meglio è necessario pianificare il processo dell’intero lavoro, dall’inizio alla fine. Va ricordato, infatti, che un errore a distanza può costare migliaia di euro e, come sappiamo, è sempre dietro l’angolo se non si prendono le giuste precauzioni.

 

Un cantiere a Milano

“In questo articolo vi parlerò della gestione dei cantieri a distanza, analizzando un lavoro che abbiamo eseguito a Milano. Questa città dista circa 300 km dalla nostra sede e per arrivare occorrono più di 3 ore (se si è fortunati con il traffico), questo comporta a investire un’intera giornata per ogni sopralluogo” inizia a raccontare William. È importante fare una premessa: iniziare un cantiere a distanza con un cliente che ha semplicemente visionato un preventivo inviato via e-mail non è la scelta più saggia da intraprendere. È infatti necessario che il cliente sia già stato in showroom per visionare i prodotti e abbiamo manifestato interesse verso di essi. Infatti, se questo non succede, oltre al rischio di fare dei giri a vuoto ci potrebbe essere la possibilità di sentirsi dire “questi serramenti non sono quelli che volevo” e non avendoli mai visti potrebbe iniziare una spiacevolissima e onerosissima odissea. Quindi, prima di salire in macchine e allacciare le cinture, fatelo fare ai vostri potenziali clienti. Non solo per voi ma anche per loro, perché possano vedere, capire e apprezzare tutto quello che potete offrirgli.

 

I processi di lavoro

I processi aziendali sono fondamentali in ogni azienda per risultare efficienti, e lo sono ancor di più quando ci si assume la responsabilità di un lavoro a distanza. È necessario, infatti, identificare tutte le macrofasi della gestione del cantiere che potrebbe essere strutturate in questo modo:

  • inizio lavori
  • progettazione controtelai
  • misure controtelai (occorre sopralluogo)
  • produzione controtelai
  • posa controtelai
  • misure definitive
  • produzione/ordine infissi
  • posa infissi
  • fine lavori.

 

È ovvio che in alcune di queste fasi sarà obbligatorio eseguire un sopralluogo, ma vi assicuro che in altre è superfluo e non necessario. Per esempio, in una nuova costruzione si potrebbe iniziare la progettazione dei controtelai a distanza, discutere con la D.L. le soluzioni proposte tramite e-mail/telefono e recarsi in cantiere con le tavole di posa realizzate per verificare le stesse e le quote grezze. Nell’occasione si potrebbe iniziare a istruire l’impresa sulle quote da rispettare per i fori grezzi e via di seguito. All’interno dei processi va individuata una fase in cui si definiscono tutte le caratteristiche che dovranno avere i serramenti come il colore, le maniglie ed eventuali opzioni. Spesso è difficile poter scegliere tutto in fase di preventivo, soprattutto in una nuova costruzione dove ancora occorre definire la tinteggiatura, i pavimenti e molto altro.

 

Le scelte del cliente

“In questo cantiere di Milano avevamo stabilito in fase di preventivo la scelta di serramenti con classe di resistenza RC2, vetri tripli e guide affogate a pavimento per gli elementi scorrevoli. Durante lo svolgimento dei lavori il committente ha voluto inserire i contatti di allarme, ha successivamente scelto i colori, le maniglie, le finiture della porta blindata e tanti altri piccoli dettagli. Per aiutarci nella fase delle scelte definitive abbiamo delle check-list sia per infissi che per tutti gli altri componenti (per esempio tapparelle, persiane, zanzariere e porte) in cui occorre definire tutto. Avere delle check-list da compilare semplifica molto, abbassando la possibilità di errore e rendendoci più efficienti. Questa fase è da fare presso la vostra sede dove avete a disposizione tutti i campioni e i materiali da fare visionare al cliente. Inoltre, tutto questo, va fatto entro e non oltre la presa delle misure definitive perché dopo quella fase occorre mettere in produzione o ordinare gli infissi” prosegue William.

 

Sopralluoghi indispensabili

Il primo sopralluogo indispensabile è quello preliminare dove si fanno le prime verifiche utili per poter mettere in produzione i controtelai. In questa fase si inizia ad istruire l’impresa edile e si verifica il cantiere a livello logistico (se per esempio occorrono mezzi pesanti, gru o altro). Il secondo sopralluogo indispensabile è la presa delle misure esecutive da effettuarsi dopo la posa dei controtelai. In questa fase occorre verificare che i controtelai siano stati posati secondo il progetto. Se il cantiere è particolarmente complesso e/o si percepisce una difficoltà dell’impresa edile per la posa dei controtelai si può prospettare alla D.L. di eseguire noi stessi la posa dei controtelai o se questo non è possibile è consigliabile fare posare un controtelaio tipico per ogni soluzione e verificarne la corretta posa. A volte è preferibile fare un sopralluogo in più che ritrovarsi con tutti i controtelai posati in modo errato.

 

Le procedure

In azienda occorre avere delle procedure per tutte le attività che dobbiamo fare e tra quelle più delicate ci sono quelle relative alla posa in opera.

Innanzitutto, occorre mettere la squadra di posa nelle migliori condizioni possibili per non avere sorprese successive e per non ritrovarsi, per esempio, nella situazione in cui manca qualcosa e non è possibile completare il cantiere. Infatti, dover tornare il loco per una dimenticanza può costare molto caro, un giorno di lavoro, centinaia di chilometri, benzina e autostrada. Per non correre questi rischi le procedure aziendali ci possono aiutare tanto perché ci ricordano cosa dobbiamo fare, chi lo deve fare e quando deve essere fatto. È necessario tenerle sempre aggiornate, anche quando si verifica un problema, una mancanza o una possibile miglioria. Bisogna tenere nota di tutte le fasi che accompagnano un cliente, dalla gestione della prima telefonata (quando ancora non è neppure un nostro cliente) alla fase di assistenza (quando abbiamo già finito il lavoro). “Sono consapevole sia un grosso lavoro ma una volta create ci aiutano ogni giorno a gestire al meglio i cantieri, ci danno chiarezza e rendono più semplice inserire nuovi collaboratori perché quando dovranno eseguire un compito avranno la procedura che li guiderà esattamente e soprattutto nella maniera che noi vogliamo” conclude William.