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Highlights attualità. Approvata la direttiva Case Green

Sempre più alta l’attenzione agli edifici green: l’Europa approva la direttiva EPBD in vista degli obiettivi del Green Deal e secondo i dati dell’Osservatorio Immobiliare Fiaip aumentano gli acquisti di edifici con elevate prestazioni energetiche

Il Parlamento Europeo approva la direttiva Case Green, l’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip pubblica i dati 2023 mentre l’Agenzia delle Entrate chiarisce le condizioni per fruire della detrazione per l’acquisto di case antisismiche. Cosa vi siete persi in questa settimana

 

Case Green, l’Europarlamento approva la direttiva

Il Parlamento europeo ha approvato la cosiddetta direttiva Case Green (EPBD), uno dei pilastri del Green Deal, che stabilisce i vari step per arrivare a un parco immobiliare europeo a emissioni zero entro il 2050.

Gli edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero dal 2028, e almeno il 16% con le peggiori prestazioni andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero, mentre l’obiettivo di riduzione dei consumi energetici è del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.

Il complesso negoziato tra i Paesi membri dell’UE e le istituzioni comunitarie ha portato a una versione più soft rispetto a quella iniziale. I requisiti per le ristrutturazioni sono meno rigidi e si riconosce agli Stati UE una certa flessibilità che tiene conto delle specificità del parco immobiliare di ciascun paese. Non si parla più di classe energetica del singolo edificio, ma si prende come riferimento il consumo energetico medio del parco immobiliare residenziale, che significa interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, installazione di nuove caldaie a condensazione e di pannelli solari.

Le misure di ristrutturazione adottate dal 2020 saranno inoltre conteggiate ai fini del target e gli Stati potranno scegliere di applicare esenzioni per gli edifici storici, agricoli, per scopi militari e utilizzati solo temporaneamente.

Per capire quali immobili dovranno essere ristrutturati bisognerà quindi attendere la definizione delle strategie nazionali. Secondo le prime stime, dei circa 12 milioni di edifici residenziali presenti in Italia quelli a cui andrà data priorità sono circa 5 milioni.

La direttiva non prevede però fondi appositi, occorre quindi individuare strumenti e modi per declinarla in Italia come sottolineato da Federica Brancaccio (presidente dell’Ance), “ma soprattutto sarà necessario che l’Europa strutturi un fondo per la transizione energetica, indispensabile soprattutto per paesi come l’Italia dove gli immobili sono vetusti e nelle mani dei privati. Dopodiché, ora che il Superbonus è finito in soffitta, si dovranno prevedere anche strumenti ad hoc, dai mutui green ai finanziamenti agevolati o anche ripristino della cessione del credito”.

Per Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, “la direttiva rimane un testo dagli obiettivi finali ben difficilmente realizzabili, che la nuova legislatura europea farebbe bene a ripensare”.

Ultimo via libera formale spetta al Consiglio UE che è atteso entro la prima metà di aprile. La direttiva EPBD entrerà poi in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, da quel momento gli Stati avranno due anni per recepire le disposizioni nelle rispettive legislazioni e presentare a Bruxelles la tabella di marcia che intendono seguire per raggiungere gli obiettivi.

 

La crescita del Superbonus continua

Nonostante la riduzione della percentuale di detrazione adottata con l’arrivo del nuovo anno (dal 110% al 70% per quasi tutti i soggetti beneficiari), il Superbonus avanza.

I nuovi cantieri aperti sono 9mila per 4,5 miliardi di euro di detrazioni ammesse alla procedura. Le detrazioni maturate sono invece 7 miliardi e portano il conto complessivo a quota 114 miliardi. A fare da traino al nuovo boom sono ancora i condomìni, che valgono 4,4 miliardi di euro di nuovi lavori.

Queste le cifre aggiornate al 29 febbraio 2024 nell’ultimo report di Enea.

 

Aumentano gli acquisti degli immobili più performanti

Secondo i dati dell’XI Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip elaborati con Enea e I-Com sull’andamento del mercato immobiliare del 2023 calano le compravendite residenziali (del 10% rispetto al 2022) ma aumentano gli acquisti per investimenti (raddoppiate), in particolare di immobili con elevate prestazioni energetiche.

L’efficientamento energetico ha un ruolo chiave nella valutazione, aumenta infatti per il terzo anno consecutivo la percentuale di vendite di immobili ristrutturati con elevate prestazioni energetiche, il 62% degli acquirenti (+8% rispetto al 2022) le considera un parametro essenziale nelle valutazioni dell’acquisto, dove l’APE e la classe energetica assumono un ruolo sempre più importante.

Per il 52% degli agenti immobiliari lo strumento del Superbonus ha avuto un’influenza significativa sulle dinamiche del mercato immobiliare, con un aumento sensibile di coloro che giudicano tale impatto molto rilevante: 35% nel 2023 contro un 20% del 2022.

In molte tipologie di immobili si apprezza l’incremento degli immobili in classe D, per i quali le compravendite hanno raggiunto quasi il 38% del totale.

 

Precisazioni sul Sismabonus e Bonus Casa

Con la risoluzione 14/E/2024 dell’8 marzo l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le condizioni per fruire della detrazione per l’acquisto di case antisismiche.

Il 31 dicembre 2024 è l’ultimo giorno per sottoscrivere contratti di compravendita immobiliare usufruendo del Sismabonus Acquisti. I tempi sono quindi stretti, ma l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che per beneficiare del Sismabonus Acquisti non è necessario che l’immobile sia finito al 31 dicembre 2024, ma invece sufficienti l’esecuzione dei lavori strutturali, anche se al rogito non sono stati completati quelli di finitura, purché si raggiunga la riduzione di una o due classi di rischio sismico.

La tardiva asseverazione del Sismabonus può inoltre essere sanata con l’istituto della remissione in bonis, ma soltanto se l’ultimo cessionario non ha accettato la cessione.

Per quanto riguarda invece il Bonus Casa, il Fisco precisa che è possibile utilizzarlo più volte, però il un nuovo plafond di spesa è usufruibile se l’intervento eseguito è totalmente autonomo rispetto a quelli precedenti.

 

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