Economia

Residenziale. Consistente ripresa delle compravendite

Secondo i dati dell’Osservatorio OMI dell’Agenzia delle Entrate nel terzo trimestre 2021 le compravendite delle abitazioni sono in segnato rialzo, anche rispetto al 2019, anno pre pandemia. Ma una forte crescita è segnalata anche per capannoni e industrie

Come vanno le compravendite nel settore residenziale? La risposta viene dall’OMI-Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Anche nel terzo trimestre 2021 OMI conferma la forte ripresa delle transazioni con 172 mila unità immobiliari compravendute. E ribadisce la tendenza già rilevata sei mesi fa (vedi news). Ma la ripresa è forte, anche rispetto al 2019, l’anno pre pandemia. Rispetto all’analogo periodo del 2020 il rialzo è del 22% ma rispetto al 2019 è del 25.5%.

Il residenziale nelle grandi città

Il mercato del residenziale risulta particolarmente florido nelle grandi città dove, rispetto al 2020, spunta qualche punto in più (+23,5%) rispetto alla media generale. Nettamente in testa, segnala OMI, è Firenze, con un +41,4%; Roma sfiora il 29%. Buoni i dati di Genova e Milano dove il tasso si attesta intorno al 24% in più. A Bologna e Torino, le compravendite aumentano a passi comunque consistenti, +18,7% e +19,1% rispettivamente. Confermata, rispetto al 2019, la tendenza all’acquisto di abitazioni di maggior superficie nelle grandi città. Infatti, a Roma, Milano, Napoli e Palermo gli acquisti di abitazioni di taglio più grande, oltre 145 m2, presentano la crescita più elevata. A Torino e Firenze aumentano di più gli acquisti di abitazione medio-grandi, tra i 115 m2 e i 145 m2, a Bologna di taglio medio e a Genova quelle di taglio più piccolo.

Non residenziale in forte rialzo

Anche l’immobiliare non residenziale appare molto tonico nel terzo trimestre 2021. Il settore terziario-commerciale, fa segnare un incremento del 26,9%, e quello produttivo, dove la crescita supera il 47%. Dati di tutto rispetto rispetto al 2020 quando, causa pandemia, si registrarono i primi due trimestri assolutamente negativi. In particolare, gli scambi di uffici e studi privati crescono del 18% rispetto al 2020, sfiorando il +30% nel nord-est, mentre le transazioni relative a negozi e laboratori registrano un +22,7%, con una distribuzione territoriale abbastanza omogenea. In rialzo le compravendite di depositi commerciali e autorimesse (+30,6%), capannoni e industrie (+47,1%). Segno positivo, infine, anche per il settore produttivo agricolo (+19,3%). Cifre rincuoranti, quindi, a testimonianza del sentiment positivo prevalente tra i ceti produttivi.

a cura di Ennio Braicovich