Economia

Ristrutturazioni edilizie e agevolazioni fiscali: l’aggiornamento della guida dell'Agenzia
 

Proroga della maggiore detrazione Irpef per i lavori di recupero e anche per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, specificazioni sui beneficiari degli sconti e altro ancora

Nuovo restyling per il vademecum sui bonus fiscali previsti in caso di ristrutturazione edilizia. A innescare l’update, naturalmente, le modifiche normative e, in particolare, le conseguenti precisazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Tra le altre novità, le regole per la cessione del credito (vedi news) relativo alla detrazione (del 75 o dell’85%, a seconda dei risultati conseguiti in termini di riduzione del rischio sismico) delle spese sostenute per interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica effettuate sulle parti comuni di edifici, dettagliate nel provvedimento dell’8 giugno scorso.

Bonus Mobili

Recepiti anche i chiarimenti arrivati in tema di detrazioni “connesse”, come quelle per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici: ad esempio, le modalità di calcolo del tetto massimo di 10mila euro, da determinare considerando le spese sostenute nel corso dell’intero arco temporale che va dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, anche nel caso di successivi e distinti interventi edilizi che abbiano interessato la stessa unità immobiliare.

E, ancora, a proposito di quanto affermato con la risoluzione 64/2016 che, a seguito dell’entrata in vigore della legge 76/2016 sulla regolamentazione delle unioni civili e sulla disciplina delle convivenze, ha riconosciuto la possibilità di fruire del bonus ristrutturazioni per le spese sostenute dal “convivente di fatto” anche se non possessore o non detentore dell’immobile sul quale sono effettuati i lavori (come previsto per i familiari conviventi), la precisazione che tale orientamento vale per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016: una interpretazione supportata dal principio dell’unitarietà del periodo d’imposta (circolare 8/E del 7 aprile 2017).

Lavori agevolati
I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono di due tipi:
a- interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
b- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono quindi ammessi all’agevolazione solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali.
 
Opere serramentistiche agevolate
Sono numerose le opere del settore serramenti che rientrano tra quelle agevolate.
Ad esempio, 
a) gli interventi atti a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi:
-rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie
degli edifici
-apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
-porte blindate o rinforzate
-apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
-installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
– apposizione di saracinesche
– tapparelle metalliche con bloccaggi
– vetri antisfondamento
– casseforti a muro
– fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
– apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
 
b) gli interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico.
 
c) gli interventi di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici:
– il montaggio di vetri anti-infortunio
– l’installazione del corrimano.
 
Altre spese ammesse all’agevolazione
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è
possibile considerare anche:
-le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
-le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento
-le spese per l’acquisto dei materiali
-il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
-le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
-l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le
concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori.
 
Nel caso di sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di
materiale o tipologia di infisso effettuata nelle proprietà private o nelle loro pertinenze si ricade nella manutenzione straordinaria.
 
Se si tratta di pura e semplice sostituzione, effettuata nelle proprietà private,  si è in presenza di manutenzione ordinaria. E quindi non darebbe luogo ad agevolazioni. Tuttavia “se queste opere fanno parte di un intervento più vasto, come la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento dei servizi, l’insieme delle stesse è comunque ammesso al beneficio delle detrazioni fiscali”.

 

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