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SERRA BIOCLIMATICA

La Serra bioclimatica (detta anche “serra solare” o “captante”) è uno spazio realizzato in vetro oppure con materiali plastici trasparenti integrata o addossata a un edificio, utile a raccogliere e conservare la luce e il calore del sole. La sua realizzazione permette di aumentare lo spazio abitabile di un immobile che non viene computato nel calcolo dei volumi abitativi, purché rispetti le normative comunali e/o regionali. Una serra bioclimatica, dunque, è uno spazio che servirà per convogliare il calore del sole e trasformarlo in riscaldamento per la casa. Un riscaldamento a impatto zero sull’ambiente, non inquinante e dunque proiettato verso un futuro sempre più attento al pianeta. Come struttura può essere “frequentata” o meno e, in ogni caso, funge da sistema solare passivo. In pratica le serre bioclimatiche funzionano come riscaldamento ad accumulo perché l’ambiente adiacente alla serra riceve il calore. Le radiazioni solari, quindi, vengono assorbite dal muro della serra captante e poi convertite in calore che verrà trasferito all’edificio.

 

Serra bioclimatica: le tipologie

Esistono tre tipologie di serre bioclimatiche e a seconda del loro funzionamento si dividono in:

  • Serra a guadagno diretto, questo tipo di serra è perfettamente integrata nella struttura abitativa ed è formata da finestre, porte, serramenti che, essendo rimovibili, consentono lo scambio di calore
  • Serra a scambio radiante, in questo caso il calore del sole è convogliato verso un unico sistema di raccolta che poi disperderà, gradualmente, il calore scaldando l’ambiente
  • Serra a scambio convettivo, basano il loro funzionamento su un sistema di intercapedini e ventole di aerazione, collegato a un termostato interno, che fa in modo che la temperatura all’interno dello spazio sia sempre la stessa.

 

Serre bioclimatiche: caratteristiche e normativa 

Affinché la struttura sia considerata come serra bioclimatica occorre che non siano presenti impianti di condizionamento e riscaldamento al suo interno. Inoltre, non ci devono essere elementi oscuranti e non devono mancare aperture per la ventilazione.

Le superfici vetrate della serra solare normativa devono coprire almeno il 70% dell’intera struttura per consentire l’irraggiamento solare ed il volume della serra non deve superare il 15% del totale della superficie dell’abitazione.

Il guadagno energetico deve migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione tra il 5% ed il 25% e deve essere dimostrato attraverso un termo-tecnico. Infine, nel progetto architettonico occorre rispettare le distanze minime dagli altri edifici. I valori di efficienza, di ampiezza e di proporzioni di grandezza variano da regione a regione. A livello nazionale bisogna considerare la normativa UNI EN 15316:2018 che stabilisce i calcoli su consumi ed efficienza energetica per avere accesso agli incentivi statali.

 

I vantaggi di una serra bioclimatica

benefici di questa struttura sono innumerevoli, tra cui il ridotto impatto ambientale che consente di risparmiare energia riducendo le emissioni di CO2. Inoltre, esse contribuiscono a migliorare il comfort abitativo offrendo una termoregolazione ottimale durante tutte le stagioni.

C’è da considerare che la serra bioclimatica aumenta il valore di mercato dell’immobile senza influire sulla cubatura e, quindi, sulla relativa tassazione. Essendo una soluzione di bio-edilizia la serra termica viene annoverata tra i volumi fruibili gratuitamente e che non vanno a incrementare il volume dell’immobile. Essendo un lavoro che consente di ottimizzare il risparmio energetico è anche sottoposta a vantaggiose detrazioni fiscali che arrivano a coprire fino il 65% delle spese di costruzione.