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Accessori e serramenti. Colfertexpo coglie nel segno

Dal 29 settembre al 1 ottobre al PalaExpo di Venezia si è tenuta l’ottava edizione della fiera dedicata ai professionisti del serramento organizzata dal distributore di accessori e componenti Colfert

 

“Un bilancio ampiamente positivo con oltre 2000 “partite Iva” presenti come visitatori e 4400 ingressi nei tre giorni di Colfertexpo, il nostro evento per gli operatori del serramento”. Così, in grande sintesi, tira le somme Mirco Zanato, alla testa, assieme al fratello Daniele e a papà Luigi, dell’azienda che si è assunta l’onere, il rischio e il merito della tre giorni tenutasi nello splendido Palaexpo di Venezia firmato Michele De Lucchi.

Una fiera per gli operatori del serramento
Bella la sede, intenso il movimento di tanti operatori in visita: serramentisti, falegnami, fabbri, automatisti e commercianti di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna. E non mancavano quelli di Lombardia, Piemonte, Toscana, Marche, Lazio e perfino dalla Sicilia.

Una manifestazione ariosa ed elegante “capace con le sue tante proposte di evocare in molti il mai dimenticato Saiedue”, riflette Zanato, ma senza troppe nostalgie perché “chi è venuto qui è perché non guarda al passato quanto piuttosto al futuro cercando qui quanto non trova altrove”.

E in effetti a guardarsi bene attorno non si trova una fiera nella penisola in grado di presentare le merceologie qui esposte e di catalizzare l’attenzione degli operatori del settore. In effetti l’ottava edizione di Colfertexpo sembra preliminare a una vera e propria fiera del serramento e del suo accessorio, anche se alla Colfert di questo sviluppo proprio non vogliono sentir parlare. Parlano invece forte i 140 stand degli espositori.

Ampia varietà di prodotti
Tanti accessori per alluminio, ferro, legno e pvc. Tanti sistemi di fissaggio e di utensileria. Ottima la presenza del prodotto finito: dalle porte blindate ai serramenti, dalle zanzariere agli schermi oscuranti fino alle pergotende.

Ma sarebbe ingeneroso parlare di evento unicamente merceologico perché la manifestazione è stata continuamente costellata di convegni e momenti di riflessione su un’ampia varietà di temi: dall’Industria 4.0 all’antieffrazione, dalla posa in opera alla ventilazione, alla preventivazione efficace e all’evergreen tema del passaggio generazionale e altri ancora.

Tendenze di spicco
Tra le tendenze notate: il tema dell’efficienza energetica appare ‘in declino’ ma è solo apparenza. L’argomento rimane vivo ma il più sembra esser stato fatto. Chi era in ritardo sulle tecnologie si è messo a posto (così appare). Chi conosceva poco le leggi s’è messo il cuore in pace. Chi non sapeva che cosa erano le isoterme s’è messo a studiare e così pure chi non conosceva le tecniche di posa avanzata s’è messo fare i corsi.
E, tuttavia, palpabilmente molto resta da fare come ha testimoniato la Tavola rotonda su “Patologie e e difetti nella posa in opera” con gli interventi molto puntuali di Samuele Broglio (Confartigianato), Piero Mariotto (Anfit) e Stefano Mora (Legnolegno) e moderato da chi scrive.

Forte l’interesse per il tema della connettività in azienda come ha mostrato il seguitissimo Convegno Industria 4.0. in cui Valter Caiumi di Cifin/EmmegiGroup ha potuto dar conto dello stato dell’arte nel settore dei serramenti e delle proiezioni prossime venture. Un tema che, ha sottolineato Mirco Zanato chiudendo l’incontro, va assolutamente declinato in funzione delle esigenze delle piccole e medie aziende.

Sicurezza sopra tutto
Emerge invece di prepotenza il tema della sicurezza: serrature sofisticate, dispositivi antieffrazione, raffinati controllo accessi, porte e finestre a prova di malvivente, serenity rooms (che hanno sostituito le panic rooms). Oramai si dà per scontato l’efficienza termica che onestamente, detto fra di noi, ha minor presa emotiva della sicurezza. Non che la sostenibilità ambientale non sia importante. Non che i reati contro le persone, le cose e le case siano aumentati (in effetti le statistiche dicono che non c’è aumento). Tuttavia, per varie ragioni, è aumentato considerevolmente l’allarme sociale.

Da qui le maggiori richieste di dispositivi di protezione da parte dei clienti finali fino a giungere all’ampia offerta di sicurezza colta a Colfertexpo. Non a caso anticipa Mirco Zanato “presto scenderemo in campo per offrire ai serramentisti dei programmi di qualificazione con corsi e prove sui serramenti in classe RC2 in collaborazione con Legnolegno”. Come dire, dalla teoria alla pratica. Insomma, anche qui Colfertexpo ha lasciato il segno.
(eb)