Normativa

Allegato I e Infissi ecobonus. Il commercialista: “Tante domande”

L’Allegato I, pensato per porre un tetto ai limiti di spesa degli interventi ecobonus, sta complicando in maniera incredibile, per non dire drammatica, la vita di clienti, serramentisti e dei loro commercialisti. Qui le testimonianze di un commercialista e di un consulente aziendale che seguono molti rivenditori e serramentisti.

L’ Allegato I, i massimali di spesa al mq, le spese detraibili e non detraibili, gli oneri di posa, le spese complementari, sono un rompicapo che denunciano da tempo i consulenti tecnici. E noi con essi. Eppure, l’ Allegato I da sei mesi governa il mondo dell’edilizia e la serramentistica ed è sempre lì. Ci sono stati interpelli all’Agenzia delle Entrate e richieste di chiarimenti al Ministero dell’Economia e Finanze e al MISE. Nulla da fare. Nessun chiarimento alle decine di interpelli che sono stati rivolti da serramentisti, consulenti tecnici e commercialisti.

Viste le permanenti grandi perplessità in materia di Allegato I e di spese detraibili qualche giorno fa abbiamo pubblicato l’articolo “Quali le spese detraibili per gli infissi ecobonus?” assumendoci un ruolo più da commercialisti che da giornalisti. Mettendoci la faccia abbiamo proposto una nostra interpretazione in materia sulla base di una Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 1998, che non è mai stata né cancellata né smentita. Anzi, essa è stata la base delle Circolari successive dell’Agenzia.

Lo ammetto: è un ruolo non nostro. D’altra parte, il vuoto informativo in materia è enorme. Il caos pure. Occorreva dare risposta ai tanti operatori del mondo del serramento incerti sul da farsi, loro e i loro commercialisti.
L’articolo ha suscitato molto interesse tra i serramentisti, i rivenditori e i loro consulenti. Tra le reazione ne ho scelte un paio che ritengo particolarmente significative. La prima è di Simone Infantino, dottore commercialista e revisore legale che segue una quindicina di aziende che producono e rivendono infissi. La seconda è del dottor Gianni Ricci di Mikaline, società di consulenza direzionale che analizza le dinamiche relazionali in atto tra una Azienda e la propria clientela e propone azioni di intervento finalizzate alla crescita del busines. Mikaline segue una cinquantina di rivenditori e serramentisti.

Il dottor Infantino ci scrive:
Articolo molto ben fatto e assolutamente di estrema attualità; mi sarà utile. In questi ultimi mesi come studio ci siamo dedicati molto al Superbonus e all’Ecobonus (e specialmente su quest’ultimo la collaborazione con Gianni Ricci di Mikaline è estremamente preziosa).

Il mio intervento dovrebbe “limitarsi” a quello che attiene alla cessione del credito, ma ho potuto constatare che invece i dubbi riguardano tanti altri aspetti. Segno evidente che molti serramentisti non solo non riescono ad orientarsi nella palude normativa, ma che forse non hanno risposte adeguate neanche dai propri “consulenti”. Ma in tal senso non posso certo colpevolizzare la mia categoria, che non è fatta da tuttologi. Noi dovremmo pensare a presidiare bene l’aspetto contabile e fiscale, e assicuro che non è poco.

Da qui una serie infinita di domande che in realtà non riguardano lo sconto, ma attengono alla spettanza della detrazione. Una delle domande che va per la maggiore è proprio sui massimali del decreto prezzi: si applicano o no anche al bonus casa? Di fronte alla mia incertezza (che credo non sia solo mia) si passa al piano B: cosa posso “aggiungere” in fattura che sfugge ai massimali?
Potrei citare tanti altri dubbi: i residenti all’estero, gli incapienti, la dichiarazione del fornitore, serve ancora o no il bonifico parlante, ecc. ecc.
La sensazione è che il serramentista (a torto o a ragione, spesso a torto) ora con lo sconto in fattura si stia facendo una infinità di domande che prima con la detrazione non si faceva.
Ma del resto il serramentista che chiama per avere delle certezze è a sua volta il punto di riferimento del cliente, che (pur essendo il vero beneficiario dell’agevolazione) ne sa meno di tutti. Nel 99% dei casi non ha assolutamente gli strumenti per avventurarsi nel caos delle nostre infinite leggi dai mille richiami incrociati ad altre leggi e leggine. Quindi, il serramentista suo malgrado alla fine non può non permettersi di non sapere”.

Dal canto suo il dottor Gianni Ricci di Mikaline mette in evidenza due passi dell’articolo che ritiene di assoluta importanza
Il mio giudizio sull’articolo è direi ottimo. Semplice e può essere seguito dal piccolo serramentista evitandogli problemi.
In particolare ho evidenziato due cose importantissime nell’elenco delle spese detraibilial di fuori dei massimali di spesa al mq dell’ Allegato I :
redazione di documenti commerciali e tecnici (dichiarazione del fornitore, pratiche Enea…);
-Infine, un consiglio: prudenza con le spese extra. L’Agenzia delle Entrate ha in mano più due anni di fatture elettroniche di serramentisti e rivenditori. Si prega di non esagerare con le spese extra serramento.

Sono due aspetti che, a mia esperienza, non vengono seguiti. Soprattutto la dichiarazione del fornitore che ora deve essere formalizzata bene e va ben letta ed interpretata: quella che arriva dal produttore e semmai integrata/sostituita con quella di chi ha effettuato la posa in opera ed i lavori di fornitura finali”.

a cura di Ennio Braicovich