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Articolo 10. Di nuovo l’Antitrust lo boccia: distorce il mercato

Su istanza di Italia Solare l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato boccia per la seconda volta l’articolo 10 del Decreto Crescita: favorisce solo i grandi operatori e distorce il mercato

L’ articolo 10 viene bocciato per la seconda volta dall’Antitrust ovvero l’AGCM- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Intervenendo su istanza di Italia Solare, l’AGCM giudica che il provvedimento e il relativo decreto attuativo dell’Agenzia delle Entrate portano a delle “criticità concorrenziali”.

L’AGCM ha infatti inviato una segnalazione agli organi competenti in merito alle distorsioni della concorrenza insite nell’ articolo 10 comma 3 ter del Decreto Crescita e nel provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate del 31 luglio 2019 relativo alla vendita e installazione di impianti fotovoltaici. I testi, secondo l’Agenzia favoriscono i soli operatori economici di grandi dimensioni, a danno delle piccole e medie imprese.

Ovviamente la presa di posizione di AGCM può estendersi tranquillamente oltre il campo del fotovoltaico. Del resto questa è la seconda volta che l’Antitrust interviene in merito alle conseguenze dell’  articolo 10. Lo aveva già fatto il 17 giugno con una presa di posizione inviata a Governo e Parlamento nel momento più delicato della discussione del testo finale di quello che sarebbe diventato il Decreto Crescita. L’aggiustamento di tiro delle legge che ne era seguito non era bastato a modificare le conseguenze sul mercato come più volte abbiamo segnalato in questi mesi.

Italia Solare contro l’ articolo 10

A promuovere con successo la causa contro l’articolo 10 presso l’Antitrust è stata l’Associazione Italia Solare che si pone “come riferimento nazionale e internazionale per lo sviluppo sostenibile e l’indipendenza energetica basata sull’utilizzo di fonti energetiche pulite con particolare riferimento al solare fotovoltaico”.

Lo scorso mese di settembre Italia Solare, con una lettera all’AGCM e per conoscenza all’Agenzia delle Entrate, ha chiesto di intervenire sugli elementi distorsivi di mercato contenuti nell’ articolo 10, comma 3 ter, del Decreto Crescita. Il testo ha infatti introdotto per gli interventi di vendita e installazione di impianti fotovoltaici residenziali la possibilità della cessione ai fornitori del credito IRPEF. In questo modo i fornitori, a seguito di acquisizione del credito di imposta, possono portare in compensazione il credito acquisito con le proprie imposte in 10 quote annuali o ricederlo ai fornitori indiretti. Un provvedimento che, nei fatti, favorisce solo quei grandi operatori con notevole capacità finanziaria e profili fiscali tali da poter utilizzare i crediti acquistati, situazione preclusa a quelle imprese, esperte nel fotovoltaico perché attive nel settore da anni, che rappresentano la vera ossatura della filiera nazionale.

Esattamente quello che succede in edilizia e nella serramentistica. La presa di posizione dell’AGCM contro l’ articolo 10 avviene in un momento importantissimo visto che nei prossimi giorni la prenderà forma definitiva la Legge di Bilancio 2020 con le discussioni nelle diverse Commissioni di Camera e Senato.

a cura di Ennio Braicovich